Capitolo 15

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Ore 06:00, 27 Settembre

Pov's Santana
Mi alzo e vado a lavoro. Mentre sto camminando il mio cercapersone impazzisce. Leggo e vedo che c'è un emergenza. Inizio a correre come una matta. Arrivo con il fiatone e vedo il Capo. "Capo ma che succede?" "Un autobus scolastico è finito fuori rotta ed è caduto in un precipizio, arriveranno molti feriti." "OK, vuole che anche oggi gli specializzandi debbano aiutare?" "No, i novellini combinano solo guai nell' emergenze." poi si rivolge agli specializzandi e dice: " Per oggi andate a casa." la prima ambulanza arriva al pronto soccorso e noi iniziamo a curare i casi più gravi. "Molti erano intrappolati sotto l'autobus ma stiamo facendo il possibile per salvarli." ci informa il medico dell'ambulanza. Molti casi gravi soprattutto riguardanti neurologia, cardiochirurgia e chirurgia generale. Arrivano altre persone, molte. Dopo aver finito 3 interventi corro in pronto soccorso per dare una mano anche ai feriti meno gravi. Mentre faccio una sutura da un'ambulanza esce una barella, un uomo con una ferita alla gamba. Continuo la sutura sul mio paziente. "Penny?!" Oh mio Dio, non sentivo quel soprannome dalle superiori. Mi giro e vedo Jack, Jack diventato uomo. "Jack?!" dico sconvolta. "Potresti occuparti tu di questa sutura?" dico a Beca andando da Jack. "Hey, che ci fai qui?" "Io ci lavoro." "Wow..." guardo la sua gamba e la ferita non è tanto grave ma neanche una cosa da niente. "Dai che a te ci penso io." "Devo preoccuparmi?" "Ahah, no!" dico sarcasticamente.

Pov's Jack
Non ci credo, l'ho ritrovata! Dopo tutto questo tempo è di nuovo qui, a Los Angeles. "Allora, come mai sei qui e non a Seattle?" le chiedo. "Beh, sono stata trasferita." E che diamine aspettavano per trasferirla? "Tu, che ci facevi sull'autobus... Per caso guidi autobus?" "Veramente io sono un professore di chimica." "Davvero? Non ci credo. Jack Gilinsky, il ragazzo stronzo, diventa professore di chimica!" "Beh, neanche io ci credevo che tu, Santana Dallas, la ragazza più stronza mai conosciuta, fossi diventata un chirurgo." "Beh, ma io sono una genia." "Sì, certo! Genia vedi che devi stare attenta alla sutura non a me."

Pov's Santana
È sempre lui, sempre lo stesso Jack Gilinsky di 6 anni fa con solo un po' di barba. "Ai, così mi fai male." mi dice. "Jack... La tua gamba è anestetizzata." "Lo stesso." mi dice, che buffo. "Bene, abbiamo finito." dico mentre sto per mettere la garza. "Aspetta! Quanti punti sono?" "18." dico infasciando la sua gamba. "Abbiamo finito!" dico sorridendo. "Grazie." mi dice sorridendo. "Ci si vede in giro Jack." dico. "Beh, visto che ormai sei ritornata qualche volta ti andrebbe di venire a cena con me?" "Certo, dipenda dalla mia disponibilità." "Già. Vabbene, allora grazie di tutto." "Di niente, è solo il mio lavoro." dico imbarazzata. "Ciao Penny." "Ciao Jack." dico ridendo e poi vado da Beca. "Hey, chi era?" "Oh, un mio compagno del liceo." "Solo compagni?" mi dice facendo l'occhiolino. "Beh, una volta c'è stato qualcosa di più ma abbiamo chiuso..." "Capisco, andiamo a pranzare?" "OK." dico avviandomi verso la mensa dove incontriamo Isy e Alex. "Hey ragazzi, cos'è?" dico indicando il giornale che hanno in mano. "Degli annunci su case in affitto, siamo stati sfrattati." "Oh, mi dispiace." "Già." "Se volete, per questo periodo potreste abitare a casa mia, ci sono due camere disponibili." "Davvero?" dice Isy. "Certo!" "Grazie, grazie, grazie. Prometto che ti farò trovare dei muffin ogni mattina." dice la ragazza dai capelli biondo platino. Ritorno a casa, mi di una rinfrescata e sistemo la casa, questa sera vengono Isy e Alex. Suonano il campanello. "Arrivo!" urlo dalla cucina. Corro ad aprire la porta e Alex è sconvolto mentre Isy si precipita in cucina e osserva il forno ed i fornelli. Poco appassionata di cucina, eh? Alex sceglie la stanza in fondo al corridoio mentre Isy prende quella vicino la mia. Dopo che sistemano tutta la loro roba Isy va in cucina ed inizia a preparare la cena. Bello, una piccola cuoca in casa! "La cena è pronta!" urla Isy dopo dieci minuti. Ci sediamo a tavola e ceniamo. "Vi va di fare una passeggiata?" chiedo e loro accettano. Mi preparo e chiamo anche Beca, Christina e Derek. Quando siamo pronti andiamo, con la macchina di Alex, a prendere gli altri tre. Andiamo in un bar ' Da Norman' entriamo e ci sediamo in alcuni sgabelli che si trovano davanti il bancone. Il barista sembra conoscere gli altri. È alto, capelli biondi e occhi azzurri e molti tatuaggi sul braccio."Ciao, tu sei con loro?" mi chiede. "Oh, sì, lei si è appena trasferita da Seattle." dice Beca entusiasta al posto mio. "Piacere Santana." "Piacere Norman. Allora, che ti porto?" "Una birra grazie." "Di nulla piccola." Ma che cazz... No, piccola no. "Ecco a te." mi dice porgendomi la birra fredda e intanto facendomi l'occhiolino. Dopo essere stati in compagnia di Norman usciamo da quel bar e facciamo una passeggiata. Le strade non sono molto affollate, sono le 23:00 e credo che la gente normale a quest'ora dorma. "Bene ragazzi, andiamo a casa?" dice Alex salendo in macchina e noi lo seguiamo. Lasciamo Christina, Beca e Derek e ci avviamo verso casa mia. Appena arriviamo andiamo nelle nostre stanze ed io vado a fare un bel bagno caldo mentre sento Isy parlare a telefono con non so chi. Metto un po' di musica non troppo forte per non sentire i discorsi di Isy e dopo quasi 4 minuti, minuti contati con la canzone, mi asciugo e mi metto il mio morbidissimo e caldo pigiama. Scendo giù assicurandomi che il gas non è acceso e vado di nuovo in camera dove chiamo Cameron. "Cameron? Che fai?" "Santana non posso parlare, sto correndo verso l'ospedale di Seattle." "Che è successo?" "Sta per nascere!" "Oddio, va bene... Fammi sapere." chiudo la chiamata e inizio a passeggiare per la mia stanza. Scendo in cucina e vedo la luce accesa. "Isy, che fai?" "Muffin, ne vuoi uno?" "Perché fai muffin e perché proprio ora?" "Quando non riesco a dormire cucino e questo è uno di quei momenti." "Capito." dico afferrando un muffin. " Grazie e buonanotte." dico andandomene stranizzata nella mia camera, ma chi diavolo ho ospitato? Una psicopatica dipendente dalla gastronomia? 

Too Much Alike || Jack Gilinsky {#Wattys2016}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora