Capitolo 18

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Ore 06:00, 10 Novembre

Pov's Santana

Mi alzo e vado a prepararmi. Il mio cercapersone squilla come un matto, lo guardo e vedo che c'è stata di nuovo un emergenza. Corro verso l'ospedale e lì vedo tutti fuori. "Capo, che è successo?" "Il liceo ha preso fuoco." Oddio, Jack!! Vedo Johnson e gli chiedo se ieri o questa mattina lo ha visto ma lui ha detto no. "Tranquilla, lui sa cavarsela..." Mi dice. "Jack, ti ricordi dove si trova l'aula di chimica?" "Emh... No" "Vicino la caldaia, la prima cosa che di solito prende fuoco durante un incendio!" Dico quasi sclerando. "Come ho detto prima, non dobbiamo preoccuparci! Pensiamo a salvare i feriti che verranno fra pochissimo." Se ne va mentre io chiamo Jack ma non risponde. Sono ancora più preoccupata. Gli telefono di nuovo ma niente. "Santana ho bisogno di te." Dice Beca. Corro verso di lei e verso la barella. Un ragazzo ustionato e rimasto sotto alcune macerie. Caos totale, chi corre a destra e chi va a sinistra ed io non ci capisco più nulla. Oggi sarà davvero una giornata frenetica! Poso il cellulare nella stanza del medico di guardia e corro in sala operatoria.

Pov's Jack 

Mi sveglio, oggi non sono andato a scuola perché ho un terribile raffreddore. Apro lentamente gli occhi, vado a darmi una rinfrescata al viso e poi scendo in cucina. Mi preparo una tazza di tè e mi rilasso davanti alla TV.

Pov's Santana

Sarà già la quindicesima volta che gli telefono e che non risponde. Ho davvero paura che sia rimasto coinvolto nell'incidente. Mi metto a pensare. Una lacrima riga la mia guancia. "Hey, che hai?" Dice Johnson avvicinandosi a me. "Non è qui e in questo ospedale sono stati portati tutti i feriti..." "Anche io adesso sono preoccupato però non dobbiamo scoraggiarci." "Come fai ad essere così positivo?" "Mi do forza, secondo te non sono preoccupato per il mio migliore amico?" "Beh, certo ma lui non si è fatto sentire!" "Facciamo così... Quando finisco vado a casa sua mentre tu vai al liceo per vedere se è lì,ok?" "Mm...Ok" Se ne va verso una sala operatoria mentre io entro in un'altra. Spero che non stia male e che per ora non senta il cellulare squillare.

Pov's Jack 

Sono sul divano che guardo la Tv coperto da uno scialle di lana e con ancora il pigiama addosso. Cambio canale e mi soffermo sulle notizie del momento. "Il liceo di Los Angeles è stato colpito da un terribile incendio, molti sono i feriti e altrettanto tanti i morti..." Sento dire alla giornalista. Mi viene un colpo al cuore, rifletto... Dov'è il mio cellulare??? Corro di sopra ed il telefono e scarico, tanto da non accendersi. Maledetto vizio di non caricare il cellulare durante la notte! Metto una tuta e corro verso il liceo, anche se è molto distante.

Pov's Santana

Finisco l'intervento e Johnson è fuori che sembra aspettarmi. "Senti io ho finito, tu?" "Sì, Beca se la cava senza di me." "Perfetto allora va al liceo ed io vado a casa sua... Ti chiamo se ho notizie." "Ok." Se ne va ed io, salendo sulla prima ambulanza diretta verso il liceo, mi dirigo al luogo del disastro. Arrivata lì vedo molti ragazzi spaesati, che piangono e molto confusi. "Hey, vieni qui... Abbiamo bisogno di una mano." Mi dice un medico d'urgenza. Annuisco e lo seguo dentro l'edificio. Prima di entrare do un'occhiata fuori e vedo che molte persone sono poggiate a terra e coperte. Spero solo che lui non sia fra quelle. Entro e vedo una ragazza incastrata sotto un pilastro. È ustionata in volto e anche sulle braccia. Aiuto con ciò che posso fare e poi esco. Quando vado fuori vedo un ragazzo continuare a dire:" Io ero in aula di chimica, io ero in aula di chimica e non sono morto!" Sembra scioccato... Aspetta! Aula di chimica? Mi avvicino a lui e gli chiedo:" Tu eri in aula di chimica, oggi avevate il professore Gilinsky?" Annuisce con la testa. "Sai cosa gli è successo?" Non dice nulla e guarda il vuoto. "Sai dirmi se lo hai visto da qualche parte qui in torno?" Annuisce. "Dove??" Di mio, non indicare quella pila di cadaveri, per favore! E invece indica proprio lì. Inizio a piangere. Mi squilla il cellulare, è Johnson. "Pronto?" Dico singhiozzando. "Qui non c'è... Dio, dimmi che non è successo ciò che penso sia successo." "Invece è proprio così." Inizia a piangere anche lui, poi intravedo qualcosa, qualcuno... Non riesco bene a vedere a causa delle lacrime.

Pov's Jack

Arrivo al liceo e vedo il caos più totale! Persone che urlano e molti medici e vigili del fuoco. Faccio il segno della croce passando affianco a molte persone morte. Vedo qualcuno, un viso familiare. Dio mio, ma che ci fa qui Santana? Inizio a correre verso di lei mentre questa piange.

Pov's Santana

Arriva qualcuno e mi abbraccia. "Hey, basta piangere..." La sua voce... Com'è possibile? "Ma tu sei morto..." Dico singhiozzando. Ma lui è lì, si fronte a me. "No no, io sono qui... Sono di fronte a te e sto bene." "Perché non hai risposto alle mie chiamate?" "Chiamate? Ho il telefono scarico." "Cazzo Jack, mi hai fatto prendere un colpo!" Dico dandogli pugni sul petto che sembrano non fargli nulla. "Non ti azzardare più a fare una cosa del genere..." Mi abbraccia e non dice nulla. Johnson sarà quasi morto dopo la notizia che gli ho dato. Mi stacco anche se mi dispiace e chiamo Johnson. "Pronto?" Dice piangendo. "Jack sono Santana, lui è qui... È vivo!" "Che?!" Sembra essersi un po' ripreso. "Si, te lo passo." Do il telefono a Jack che chiede continuamente scusa a Jack che continua a ripetere:" Jack se non sei morto lì ti uccido io, mi hai fatto prendere un colpo!" Riattacca e mi da il cellulare. Lo riabbraccio. Dopo la fine del caos ritorno, con Jack, a casa mia. "Devo farmi un bagno." Dico salendo di sopra, entro in stanza e poi in bagno. Sento dei passi nella mia stanza. Quando finisco il bagno esco e lo vedo seduto sul mio letto. Non posso credere che questa mattina pensavo fosse morto! Corro ad abbracciarlo. "Dio Jack quanto ti amo." Dico senza neanche accorgermene. Sorride e poi mi dice. "Anche io ti amo" si avvicina e mi bacia. Senza lui io sono persa. Davvero, a volte mi chiedo... Come ho fatto a stare tutto quel tempo ad odiarlo? Beh, sì avevamo le nostre ragioni per odiarci e per capire che due persone uguali non si completano. Ma a me non serve essere completa perché lui non mi completa, lui mi rafforza. Mi da quel coraggio e quella forza di andare avanti che solo lui da. E per questo motivo che lo amo, perché è uguale a me.

Spazio Autrice

Salve a tutti...Con questo capitolo ho finito la mia storia, spero vi piaccia. Se vi è piaciuta non esitate a mettere una stellina e sd volete darmi qualche consiglio sarò più che felice di leggerli.
Baci a tutti
-Trilly






Too Much Alike || Jack Gilinsky {#Wattys2016}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora