parte tre

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"Le persone giudicano sempre gli altri avendo come modello i propri limiti – e a volte l'opinione della comunità è piena di preconcetti e timori."(Paulo Coelho)

*

Liam tiene ferma la porta della caffetteria mentre un assonnato Louis lo sorpassa sbadigliando. Indossa una tuta nera e sul capo ha un cappello di lana grigia che gli lascia scoperta la fronte facendogli ricadere però due ciocche sul lato destro. Si dirige verso il bancone e con un balzo si siede in uno degli sgabelli più appartati e "Due caffè" ordina prima che Liam lo raggiunga.

"Oggi non è giornata" protesta appoggiando la testa sul marmo freddo del bancone e guardando Liam di sottecchi "Come fai ad essere sempre perennemente attivo?" sbuffa "Ti odio" aggiunge quando l'amico in risposta scrolla le spalle e butta giù il suo caffè rigorosamente zuccherato. Si guardano accigliati, è lunedì mattina e devono iniziare una nuova settimana di corsi senza la minima voglia o almeno Louis non ne ha affatto. Liam è costretto a trascinarselo dietro mentre il più basso tra i due gli punzecchia un fianco per dispetto ma che in realtà vuol dire "Grazie per essere qui" perché Louis è così, dietro i suoi scherzi ci nasconde l'amore.

Il cielo è nuvoloso ma per il momento non minaccia pioggia così camminano tranquilli verso l'ingresso della scuola e si fermano accanto al grande vaso in pietra che riempie lo spazio dinnanzi all'entrata. Louis pensa che sarà bello a primavera quando lo riempiranno di fiori, per ora è solo terra bagnata.

"Dove si sarà cacciato Niall?" sbuffa sistemando la tracolla sulla spalla destra.

"Non ne ho la più pallida idea, ha detto che sarebbe arrivato con una sorpresa" ribatte Liam guardandosi attorno. Indossa una misera felpa nera e sta congelando, non può credere di essersi dimenticato il giaccone a casa perché troppo impegnato a chiamare Louis, dovrebbe pensare a se stesso qualche volta. Saltella sui piedi per tenersi in movimento e riscaldarsi e sta per mollare tutto ed entrare quando "Ehi ragazzi!" sente dire. Si volta scorgendo l'amico biondo avanzare verso di loro seguito da una ragazza castana che si guarda attorno stralunata.

"Eccomi, scusate il ritardo" si giustifica fermandosi accanto a loro.

"Tranquillo Nì, possiamo andare ora?" chiede scorbutico Louis alzandosi.

"Non ci far caso, si è svegliato dal lato sbagliato del letto" borbotta Liam e "Idiota mi alzo sempre dallo stesso lato!" ribatte Louis e "E' un modo di dire, sei insopportabile quando non dormi abbastanza!"

"Ragazzi, basta ok? Vi devo presentare una persona" li distrae Niall sfiorando poi delicatamente un braccio della ragazze e "Lei è Daisy" la presenta. I due ragazzi si guardano confusi prima di tendere la mano per presentarsi "Piacere" dicono all'unisono.

"E' tutto mio, Niall mi ha parlato tanto di voi" risponde pacata e Louis sta per dirle che no, a loro Niall non ha parlato affatto di lei ma Liam gli tira una gomitata sul fianco e preferisce rimanere in silenzio. Si guardano per qualche secondo in imbarazzo poi semplicemente entrano a scuola, Niall ride e Liam osserva il sorriso tirato sul viso di Daisy e conferma il suo pensiero, il biondo è un tipo strano.

"In che classe sei?" chiede Liam alla ragazza cercando di essere amichevole.

"Ora ho lezione di pianoforte, sono nella classe di musica non in quella di danza" ribatte lei allegra e stanno per prendere ognuno la propria strada quando "Daisy, pronta per la lezione?" sentono dire e Liam quella voce la riconoscerebbe in mezzo a mille ormai. Si volta seguito dalla ragazza e guarda quell'uomo che ormai ha stuzzicato la sua mente, farsi spazio tra gli studenti. Indossa un jeans, una maglietta blu notte e un cappotto un po' lungo lasciato aperto sul davanti. Liam vorrebbe avvicinarsi e passare le mani sotto la stoffa della giacca, stringere i suoi fianchi e portarselo contro per sentire la consistenza della sua pelle, il suo profumo e il calore dei loro corpi a contatto ma non fa niente di tutto questo, non ha la facoltà per farlo e così rimane in silenzio insieme a Louis e Niall che lo guardano curiosi.

Yes, you can | Ziam e LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora