A mia sorella,
la vita è imprevedibile, ma tu sei sorprendente.
*
"Un, due, tre. Louis tieni il tempo!"
L'aula di danza classica sembra essere avvolta da un'aria pesante. Louis, al centro della stanza, volteggia eseguendo le figure che Harry sta dettando. C'è tensione tra i due, parole non dette, baci in sospeso. Cerca di dare il meglio di sé, ma ha le lacrime agli occhi. Quando il professore era entrato in aula, quella mattina, aveva cominciato a far esibire tutti, uno dopo l'altro, mandando a posto chi commetteva un minimo errore. Era andata così per tutti, ma non a Louis.
È lì da ben ventidue minuti. Niall li sta contando. Continua a volteggiare e vorrebbe urlare che i piedi gli fanno male, ma non vuole dargliela vinta.
Il loro ultimo incontro privato, cinque giorni prima, si era concluso con un bacio e Louis sospettava che quel comportamento era dovuto al suo non farsi vivo. Spettava a lui fare un passo adesso, ma era terrorizzato. La sera del misfatto, come lo chiamava, aveva raccontato tutto a un Liam felice come non mai. Si era sentito dire di provarci, di lasciarsi andare. Liam che non dava in escandescenza per una cosa del genere era da segnare su tutti i calendari per i prossimi vent'anni.
Louis continua a volteggiare, ma non è concentrato abbastanza. Si dà lo slancio perdendo l'equilibro e cadendo a terra rovinosamente. La musica cessa all'istante e Harry si precipita al suo fianco in meno di un nano secondo."Stai bene?"
Si guardano per degli istanti interminabili. "La lezione è finita, potete andare!"
Harry parla senza degnare gli altri di uno sguardo, troppo concentrato ad aiutare Louis a rimettersi in piedi. La caviglia un po' dolorante e gli occhi chiusi.
"Ti accompagno in infermeria!"
"Può farlo Niall!"
"Non fare lo stupido."
Un battibecco intimo a cui Niall, imbarazzato, si trova costretto a partecipare. Viene liquidato dall'insegnante in pochi secondi. Harry passa un braccio attorno alla vita di Louis e lo aiuta a camminare. Sente il calore del corpo del più piccolo premergli addosso e deve costringersi a mantenere la professionalità del suo ruolo mentre lo accompagna.
L'infermeria è al primo piano della scuola, fa uno strappo alla regola e porta Louis nell'ascensore dei professori. È un'emergenza questa, non potranno dirgli niente, giusto?
Quando le porte si chiudono i loro respiri sono l'unica cosa che riempie l'ambiente. Il più piccolo cerca di divincolarsi dalla presa del suo professore, la caviglia fa male, ma non è rotta, n'è è certo. Prova a poggiarla a terra e stringe i denti quando una fitta attraversa il suo corpo."Ti ho già detto di non fare lo stupido!"
Louis fa il grave errore di spostare lo sguardo verso di lui.
"Perché ci mette così tanto quest'ascensore?" Lo dice a voce alta e Harry forza un sorriso.
Vorrebbe rimediare Louis, ma le porte si aprono beffarde e le sue scuse muoiono sulle sue labbra.
Viene portato in una stanza non troppo grande, c'è una scrivania piena di fogli all'ingresso, poi una tenda fa da separé a due lettini bianchi."Professor Styles! Che succede?"
Una donna dai capelli scuri e ricci si alza dalla sedia e va incontro ai ragazzi, aiutando Harry a far sedere Louis sul lettino.
"È caduto in aula, non dovrebbe essere rotta, ma credo sia una bella distorsione!"
La donna annuisce, toccando la parte interessata con cautela. Louis stringe le dita attorno al lenzuolo candido.
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Yes, you can | Ziam e Larry
RomanceLouis e Liam vengono selezionati per entrare in una prestigiosa scuola d'arte. Non tutto è semplice come immaginano e fin dal primo giorno entrambi troveranno una distrazione. O semplicemente AU dove Harry è l'insegnante di danza classica di Louis e...