43 capitolo Mattia

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"No,col cazzo!"urlai alzandomi.
"Mattia,stai calmo...lei non è così stronza da farsi scopare"disse consolandomi.
"Ma io non voglio nemmeno che la sfiori!"urlai e mi precipitai all'uscita.
Non vedo più dalla rabbia.
Dov'è quello stronzo!
Cominciai a correre verso la casa di Annabelle e mi fermai davanti al portone mezzo aperto.
Se entro la mamma mi caccerà via,ma non penso.
Entrai lentamente e mi recai verso la camera di Anna.
Appena l'aprii rimasi paralizzato.
Davanti a me c'erano Zed che teneva Anna appoggiata al muro e la baciava.
Lei stava cercando di liberarsi.
"Mollala!"disse tirandogli un calcio e lui si girò di scatto.
"Lei è mia!"urló Zed.
Ma oggi vuole proprio che io uccida qualcuno?!
Ah,aspetta si,lui uccido,se ora non se ne va.
"Anna cosa ti ha fatto sto coglione!"dissi fissando Anna negli occhi.
"Siamo entrati in camera,e lui,mi ha appoggiato al muro e cominciato ha cominciato a baciarmi,mi stava per levare la maglia,ma io glielo impedì,...io non lo volevo baciare"disse singhiozzando.
"Vattene via,brutto pezzo di merda!"urlai tirandogli pugni.
Zed uscì di casa dopo i miei ripetuti pugni.
Corsi in camera e vidi Anna piangere.
"Anna...ora è tutto finito"dissi accarezandogli i capelli.
Finì fra le mie braccia e continuò a piangere sulla mia spalla.
"Pensa se tu non fossi venuto!Mi avrebbe scopata!"disse continuando a piangere.
"Devi pensare che però ora,è tutto finito"dissi mettendo due dita sotto il suo mento e lo feci alzare per guardarmi.
Annuì e si sedette sul letto.
"Tua madre non c'è?"chiesi.
"No...è uscita"disse con la testa bassa.
"E tu dov'eri?"aggiunse alzando la testa e voltandosi a guardarmi.
"Io?Be io,ecco,...in un bar"dissi cercando di guardare un'altro punto  e non i suoi occhi.
"Ah..."disse per poi riabbassare la testa.
"Senti dobbiamo dimenticarci di sto fatto è di quello di Betty"dissi mettendola a cavalcioni su di me.
"Eh va bene,ma solo se mi prometti che non scoperai più con nessuno"disse posando le mani sulle mie spalle.
"Te lo prometto"dissi sorridendo.

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