45 capitolo Annabelle

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"Tutto questo accadde due mesi fa e da quei giorni,parlavo con lei di tutti i miei problemi perché so cosa ha provato ed è un'ottima consigliera.
Però certe volte è così rompiscatole"disse abbassando lo sguardo.
"Mattia non so cosa dire"dissi sbigottita.
"Ti ha perdonato nonostante tutto quello che hai fatto"aggiunsi.
"Ma ora non farò più niente di tutto ciò"disse.
Mi alzai in piedi.
"Devo pensare,tu torna a casa"dissi per poi recarmi in camera ma lui mi prese per il polso.
"Stasera vieni a casa mia?"chiese con uno sguardo supplicante.
"Se c'è la faccio si"dissi fissando il vuoto.
Abbassò lo sguardo e andò alla porta d'ingresso.
Mi coricai sul letto in camera mia e fissai il soffitto.
Sono rimasta colpita da ciò che mi ha detto.
Sarebbe capace di fare questa cosa anche a me?
Ma qua si tratta di Carly e non di me.
Quindi con Mattia non dovrei essere arrabbiata.
Ma sono un po gelosa;se Carly è innamorata di Mattia,ancora?
Stasera voglio andare da lui.
Ho bisogno di un suo abbraccio e dei suoi baci.
Mi correggo,dei suoi abbracci.
Orami poi è storia passata quella di Carly,quindi,Mattia,forse,è cambiato.
Mentre continuo a pensare,mi alzo dal letto e,dato che sono quasi le sette,comincio a prepararmi.
Voglio andare da Mattia.
Indosso un vestito che si stringe sui fianchi e poi si allarga sulle gambe.
Mi pettino i capelli e me li alliscio un po'.
Trucchi non ne voglio,non sono la tioa da truccarmi a qualsiasi tipo di uscita.
Nel tragitto da casa mia a casa di Mattia sono ancora un po immersa nella faccenda di Carly e Mattia.
Senza accorgermene ero già davanti al portone di casa sua.
Nel momento in cui sto per suonare Mattia apre la porta e mi abbracci;poi mi bacia.
"Non sono più così"disse con gli occhi lucidi.
"Non piangere"dissi accarezzandogli i capelli.
"Non voglio litigare con te"disse posando le sue mani sui miei fianchi.
"Non abbiamo litigato e,pensando,ho capito che questa faccenda non si tratta di me,ho solo avuto un dubbio e pensai che magari tu potessi farmi una cosa del genere,ma sei cambiato"dissi sorridendo.
"Meglio che pensi che io sia cambiato perché è così"disse ricambiando il sorriso.
"Ti amo"dissi baciandolo.
"Anche io"disse accarezzandomi i capelli.
"Eccoti"disse una voce familiare da dietro di noi.

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