11. Amore?

5K 191 1
                                    

Pov Dila
Ho passato tutta la notte a pensare a quello che è successo ieri sera e ogni secondo che passa io sono sempre più convinta che per lui farei qualsiasi cosa. È più forte di me! Forse un po di aria fresca mi farà bene.
Prendo la mia borsa, metto la tuta, scarpe, giacchetto e esco alla ricerca di un bar per fare colazione, in fondo sono solo le 7 di mattina.
Apro la porta lentamente la porta della camera e guardo se c'è Jamie pronto a sbucare da qualche parte, faccio le scale di corsa e esco senza guardarmi dietro.
Dopo mezz'ora passata a pensare e ripensare, a tormentarmi più che altro, entrò nel primo bar che trovo e mi siedo per ordinare.
Una cameriera gentilissima mi chiede cosa portarmi e io ordino un caffè e un cornetto, che impiegano 5 minuti ad arrivare. Il mio stomaco inizia a borbottare al solo odore di cornetto caldo.
Stavo facendo colazione tranquillamente quando un'uomo si siede davanti a me sorridente. Impiego un po' per riconoscerlo, ma quando capisco che è Demir, il mio migliore amico, gli salto addosso felicissima!
<Ma che ci fai qui?> chiedo con le lacrime agli occhi.
<Dila! Quando ti ho visto non potevo credere che fossi tu! Mi sono trasferito qui per lavoro dalla Turchia e guarda il destino che sorpresa che mi ha fatto!> disse ridendo.
<L'ultima volta che ti ho visto stavi piangendo a dirotto perché me ne stavo andando> ridacchiai.
Non rispose e rimanemmo a fissarci.
Lui era bello come sempre, moro, con quei occhi verdi come i miei, che tutti ci scambiavano per fratello e sorella.
<Quanto mi sei mancata! Ti ho pensato ogni giorno. Cosa ci è successo? Ci sentivamo tutti i giorni e poi ci siamo persi all'improvviso> disse guardandomi triste.
A quelle parole una lacrima scese sul mio viso. Non so cosa ci era successo, non lo so spiegare, è successo senza che ce ne accorgessimo.
<Non piangere, ora siamo di nuovo insieme > sorrise lui, asciugandomi il viso.
<Raccontami di te> dissi.
<Be che dire? Sono divorziato da un' anno, dopo tre di matrimonio! Non eravamo fatti per stare insieme, ci avevano costretto a sposarci, come succede di solito nel nostro paese tu lo sai! E ora mi sono trasferito qui, sono avvocato per un'azienda e cerco di rifarmi una vita. Sono sempre io! Te invece che mi racconti?>.
<Cosa mi sono persa...ti eri sposato!>sospirai triste <be io mi sto per sposare invece, lui si chiama Jamie, lavora nell'azienda di famiglia e abitiamo in una villetta qui vicino. E niente, sono sempre io> ridacchiai triste.
<Tutto ok? Non mi sembri felice!> disse lui.
<Be è una storia complicata!> sussurrai.
<Lo sai che di me ti puoi ancora fidare!>
<Lo so. Be, è un po come la tua storia. I miei mi hanno "venduta" per risollevare la loro situazione economica a Jamie, hanno fatto un contratto! Se io mi fossi sposata con lui, li avrebbe aiutati e così è stato. Ho cercato di oppormi, ma come vedi non ci sono riuscita. Ora non sento più i miei genitori, non riesco più a parlare con loro, sono delusa! 
A Jamie serviva una moglie per ricevere l'eredità di suo nonno e io sono finita così.> singhiozzai.
Demir si avvicinò a me e mi abbracciò fortissimo.
<Sono qui, ci sono stato e ora ci sarò di nuovo> sussurro lui.
<Lo so, e non sai quanto sono contenta. Ho paura! Ho paura perché Jamie inizia a piacermi davvero>
<Ehi, stai tranquilla! Risolveremo tutto insieme>.
<Grazie> risposi sorridendo, felice dopo tanto tempo.

Dila: un contratto le cambierà la vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora