Ero uscito di casa, o meglio, dal quel rifugio, e adesso stavo correndo nel bosco pronto per trasformarmi. In poco tempo le mie gambe e le mie braccia diventarono zampe, i miei ricci si lisciarono in un morbido pelo dorato e in mezzo ad esso due setose orecchie spuntarono.
Dovevo stare attento, sicuramente al forestale locale non avrebbe fatto piacere ritrovarsi davanti un lupo di due metri e mezzo. Chissà lo scandalo che avrebbe portato in città!
Ebbene sì, ero un licantropo, non come quelli nei film o nelle leggende che ci descrivevano come assassini, eravamo più come quelli di Twilight, ma noi non avevamo l'imprinting e tanto meno un accordo con quei luridi vampiri.
Quest'ultimi li uccidevamo e basta, anche se non si cibavano di umani: restavano comunque creature senza cuore, demoni che provenivano dall'inferno e in esso era nostro compito rimandarli.
Uno dei motivi per il quale ero nel bosco era proprio quello: per cacciare i succhia sangue. L'altra ragione era perché mi piaceva osservare la natura: mammiferi e insetti che si rintanavano per il troppo caldo e invece le lucertole che aspettavano questo momento della giornata per esporsi al sole.
Però preferivo di più chiudere gli occhi, guidato da gli altri sensi, immaginando di essere ovunque, sentirsi libero da ogni problema e preoccupazione. In questi momenti ero finalmente me stesso.
Erano passati pochi minuti da quando avevo iniziato a correre, sentendo la terra sotto di me e i piccoli ramoscelli che con il mio peso si spezzavano creando un'armonia perfetta. Ma come in ogni sogno la pace era destinata a finire. Un forte odore sconosciuto, ma familiare, mi investii.
Vampiri !
Mi fermai all'istante spaventando qualche scoiattolo e annusai l'aria, quel profumo mi colpii ancora, molto più forte di prima, ciò significava che il nemico era vicino. Osservai intorno a me, ma niente: tutto normale.
Improvvisamente mi sentì in gabbia, osservato, ero diventato la sua preda. Cominciai ad agitarmi, non riuscivo a vederlo, ma sapevo che era lì, sempre più vicino.
Il mio cervello urlava pericolo ovunque, ero caduto in trappola in un territorio che conoscevo dalla nascita. Dovevo muovermi! Ma non feci in tempo a fare un passo che venni scaraventato contro un albero, le mie forze calarono, i miei arti animali tornarono umani e mentre completavo la trasformazione vidi un ragazzo che rideva. Che rideva di me!
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Ciao, questa è la mia prima storia (abbiate pietà di me) e spero possa piacervi.
I primi capitoli sono corti, ma più in là saranno più lunghi di una misera paginetta :)
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Scusa Per Il Sangue//Larry
Fanfiction-Sai perché non ti ho ucciso?- domandò lui con un sorriso. Negai con la testa, le labbra improvvisamente incollate. -Perché il mio cuore ha cominciato a battere, cosa piuttosto scontata per voi, ma il mio era fermo da più di seicento anni- ...