Facevo fatica a respirare, l'ossigeno non riusciva a raggiungere i polmoni. Lo scontro con l'albero era stato veramente forte, tanto che delle macchie oscuravano i miei occhi, la testa girava e per sorreggermi dovetti appoggiarmi al tronco.
Passarono una manciata di secondi, la mia vista tornò normale e non avevo più le vertigini, così alzai lo sguardo per analizzare il mio aggressore.
Era un ragazzo non altissimo, ma muscoloso, i capelli castani gli coprivano la fronte, le clavicole si intravedevano dalla maglietta e come ciliegina sulla torta una risata bellissima, che cavolo! Non poteva essere lui -la perfezione incarnata- la persona che mi aveva quasi ucciso. Mr. Perfezione che dovrò uccidere puntò lo sguardo verso di me mostrandomi i suoi occhi rosso fuoco e i canini che spuntavano dal labbro superiore. Il terrore si impossessò di me e mi riservii l'appoggio dell'albero dietro di me per non cadere. Mi coprii la faccia con le mani sperando fosse solo un sogno, un maledettissimo sogno. Non volevo morire a soli diciassette anni!!
Nel bosco calò il silenzio, non riuscivo a sentire nemmeno con il mio super udito, ma sapevo che lui non se n'era andato, sarebbe stato troppo semplice.
Non so quanti minuti passarono in quel modo, nessuno si muoveva, il tempo si era fermato e aspettava solo una mia mossa per ripartire.
Aprii li occhi, ma non avrei dovuto farlo, due iridi rosso sangue si fecero spazio nella mia visuale. Sobbalzai alla vista facendolo divertire ancor di più. Sollevò una mano avvicinandola al mio volto. A tale gesto cercai di sottrarmi schiacciandomi ancor di più alla pianta, ma non funzionò. Aspettavo il colpo. Ma, al contrario delle mie aspettative quando posò l'indice sul mio zigomo il tocco era delicato e gentile. Non vidi la sua espressione, ero troppo occupato a osservare ciò che faceva. Il suo dito scese fino al mio naso per poi arrivare alle mie labbra, procurandomi, che qualcuno mi maledica, brividi per tutto il corpo mandandomi in trance.
Bastò un suo piccolo movimento per ritornare sulla difensiva e cercare di morderlo. Lui si allontanò mormorando un "oops", ma con un sorriso fra le labbra tra il divertito e il malefico. Stronzo!
Presi un profondo respiro accorgendomi solo in quel momento che ero stato in apnea per tutto quel tempo. Tenni lo sguardo puntato su di lui non capendo le sue intenzioni, aveva avuto la possibilità di uccidermi, ma non lo aveva fatto. Perché? Se fossi stato io quello ad aver colto di sorpresa un vampiro non avrei esitato nemmeno un secondo prima di staccargli la testa.
-Perché? - quindi domandai
- Perché cosa?- rispose lui smettendo di ridere ma tenendo sempre quel ghigno.
-Non mi hai ucciso, perché?- riprovai
-Cosa ti fa pensare che non ti ucciderò ora? E poi sarebbe stato ingiusto: eri girato di spalle, non contando che sei un lupacchiotto inesperto- disse.
-Oh, davvero? Voi sapete davvero cos'è giusto o sbagliato?... E aspetta... io non sono un 'lupacchiotto' ne tanto meno inesperto! Potrei ucciderti da un momento all'altro!!-
Ok Harry, forse hai esagerato. Infatti lui alla mia affermazione scoppiò dalle risa, prendendomi in giro -Ma serio? Tu ammazzare me? Sei davvero simpatico!- mi derise -E per la cronaca ragazzino noi siamo più leali di quando pensiate voi cani-
-Non sono un ragazzino- sussurrai, ma sentì forte e chiaro
-Lo può confermare il fatto che in tutto quello che ti ho detto hai capito solo quello- feci per ribattere, ma mi rassegnai. Aveva ragione.
-Visto?- fece, come se mi avesse letto nel pensiero.
-Torniamo a noi- prese parola -Come ti chiami Bambolina?-
Stavo per urlargli contro di non darmi quello stupido nomignolo, ma avrei fatto lo stesso errore precedente, così - Cosa ti interessa?-
-Volevo solo sapere il nome di colui al quale ho salvato la vita, puoi farmi questo onore?- mi sbeffeggiò lui.
Lo odio, lo odio.
-Harry, mi chiamo Harry-
-Io sono Louis- si presentò
-Nessuno te lo ha chiesto- ringhiai
-Oh, il gattino ha tirato fuori gli artigli, che paura- Lo stavo lasciando burlarsi di me. "Accidenti Harry, con otto fratelli avrai imparato a rispondere alle provocazioni!"
Immerso nei miei pensieri non mi accorsi che Louis si era avvicinato pericolosamente a me, i nostri occhi si incrociarono e... Mi sarei dovuto preoccupare se vedevo l'Oceano nel rosso fuoco? Non ebbi tempo di capirci qualcosa che mi posò un bacio all'angolo della bocca mormorando un "ci vediamo Bambolina" per poi scomparire un attimo dopo.
Mi toccai le labbra e senza accorgermene sorrisi.
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Per informazione! Gli "otto fratelli" di Harry non sono di sangue! Sono solo i componenti del suo branco e che fra loro si chiamano "fratelli" :))
Alla prossima :)
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Scusa Per Il Sangue//Larry
Fanfiction-Sai perché non ti ho ucciso?- domandò lui con un sorriso. Negai con la testa, le labbra improvvisamente incollate. -Perché il mio cuore ha cominciato a battere, cosa piuttosto scontata per voi, ma il mio era fermo da più di seicento anni- ...