Cosa ti hanno fatto?

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"Dovresti denunciarlo quel bastardo! Ti pare che ti può licenziare così? Dopo averti fatto una proposta del genere? È squallido! " Wendy stava inzuppando le patatine fritte nella maionese, mentre Elliott la guardava con ammirazione mista a disgusto
Era domenica mattina. Eravamo seduti nella veranda di casa mia mentre mia madre si esercitava con i suoi esperimenti culinari.
"Lascialo perdere. Sarebbe una guerra persa in partenza. " risposi. "Cercherò un altro lavoro. "
"Potresti approfittarne per vegetare un po' di sicuro non ti farebbe male. " propose Ethan
"È una stupidaggine. Non ho alcuna intenzione di diventare un vegetale! "
Serena, che sedeva accanto a me, mi posò la testa sulle spalle per nascondere una risata.
Wendy s'infilò in bocca la patatina cosparsa di maionese "non preferiresti essere un cetriolo? "
"Mi piacerebbe piuttosto colmare di gioia la mia anima con un bel lavoro."
Serena ormai non si controllava più. Stava letteralmente morendo dalle risate.
"Io invece penso che se potessi scegliere sceglierai di diventare un broccolo " rispose Ethan
Elliott distolse finalmente lo sguardo dal piatto di Wendy e lo rivolse a Ethan. "Che tipo di droghe hai assunto questa mattina Ethan? "
Lui sembrò offendersi.. per due secondi. .
"In effetti devo aver esagerato un po'"
Risi e lanciai un'occhiata a Serena "Dovresti smetterla di ridere così. . O dovrò chiamare un ambulanza! "
"Credo che nel caso in cui ce ne dovesse essere bisogno Ethan sarebbe più che onorato di rianimare la sua amata.." commentò sarcastico Elliott.
"Ormai sono specializzati in interventi del genere " aggiunse Wendy.
"Ehii? Guardate che noi siamo qui.. " sbuffò Serena rossa come un pomodoro
"Buono a sapersi " risi.
"Piuttosto. . È vero che il tuo tutor di Biologia è Daemon Black? " Gongolò Serena.
Ingoiai una manciata di confetti rosa.
"Già. . Brutto scherzo del destino ti pare?"
"Credevo che ti odiasse. "
"Ma a quanto pare non odia i soldi.. è pagato profumatamente per farmi quattro lezioni. "
Ethan fece spallucce "anche io avrei accettato volentieri di farti da tutor. "
"Ma se a malapena arrivi alla sufficienza in tutte le materie!!" Lo riprese Serena.
"Colpa tua! Mi fai perdere la concentrazione. "
"Sei tu che sei perennemente nel mio letto! "
Oddio.. restai a bocca aperta. spero non si mettano a parlare di certi dettagli proprio adesso.
"Io.."
"okay okay abbiamo capito. Fine!"
la porta alle mie spalle si spalancò. "Ella.." Mi voltai al suono della sua voce.. Sulla soglia Rhydian mi fissava. Spalancai la bocca. Si reggeva in piedi a malapena. Con una mano si teneva le costole con l'altra si trascinava dietro la gamba insanguinata.
Trattenni un sussulto quando vidi la sua faccia. Aveva l'occhio sinistro gonfio e il destro iniettato di sangue. Un livido color piombo sullo zigomo e le labbra gonfie e spaccate.
"Oh mamma mia! " Elliott si affrettò a raggiungerlo aiutandolo a reggersi facendogli passare un braccio sotto le spalle. Lo aiutò a sedersi mentre serena corse in cucina sul retro probabilmente a prendere del ghiaccio.
"Mi dispiace " disse Rhydian. "Mi dispiace. "
non resistetti. Il mio petto scoppiò in un mare di singhiozzi e lasciai che le lacrime bagnassero il mio viso.
"Cosa ti hanno fatto? " sussurrai tra un singhiozzo e l'altro senza riuscire a smettere di guardarlo.
Mi avvicinai a lui. Volevo abbracciarlo saltargli addosso e dirgli quanto ero stata preoccupata in questi due giorni. Volevo dirgli che mi era mancato e che mi dispiaceva se mi ero comportata da stronza. Ma ora come ora guardandolo avevo paura che solo sfiorarlo con un dito gli provocherebbe un dolore atroce.
"Mi dispiace Ella! "
"Per cosa? "
"Non sono stato non sono e non sarò mai in grado di proteggerti "
"Per il momento sei ancora vivo. Mi basta questo!"
Serena tornò con del ghiaccio delle bende e del disinfettante.
"ho detto a tua madre di chiamare un ambulanza."
"Grazie. Hai fatto bene "
Lentamente mi aiutò a togliere la camicia a Rhydian. Ebbi un sussulto quando osservai la tumefazione alle costole. Ero sicura che avrebbe assunto un colore ancora peggiore di questo.
"Chi può essere tanto crudele da fare una cosa del genere? " mormorò Wendy portandosi una mano alla bocca.
Mia madre ci raggiunse e diede di matto quando vide in che condizioni si trovava il figlio.
Mi si strinse il cuore. S'inginocchiò e lo abbracciò facendolo sussultare. Pierre era fermo sulla soglia indeciso se restare o andar via
guardandolo attentamente mi resi conto che anche lui era stato ferito. In condizioni meno disastrose rispetto a Rhydian ma comunque anche lui se l'era vista brutta. Aveva un profondo taglio al centro della fronte che secondo me necessitava di almeno un paio di punti..
Mia madre si ricompose all'istante lisciandosi delle pieghe inesistenti sulla gonna di lana che indossava sotto al grembiule da cucina.
"Cosa vi è successo? "Chiese invitando Pierre a sedersi e prendendo del disinfettante dalla cassetta del pronto soccorso che tenevamo a casa per le emergenze. Imbevette del cotone e iniziò a tamponare le ferite attorno all'occhio di Rhydian.
Lui sussultò non appena lo sfiorò. Mia madre stava cercando di mostrarsi tranquilla, ma in realtà le tremavano le mani. Aveva le lacrime agli occhi eppure sembrava così forte di fronte a quella situazione. come riusciva ad essere così calma?
"È stato Mark. Ci ha trovati " sussurrò dopo un po' mio fratello suscitando in mia madre una reazione che mai mi sarei aspettata. L'alcool che teneva in mano cadde per terra rovesciandosi sul pavimento. Si alzò,
ma per un nano secondo non riuscì più a reggersi in piedi. Divenne bianca come un lenzuolo. L'afferrai al volo un secondo prima che si accasciasce al suolo priva di sensi.

MémoireWhere stories live. Discover now