Chi ti credi di essere?

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"Ehi Ella, hai lezione nel pomeriggio? "
Cristina mi aveva raggiunta insieme a Serena, per pranzare insieme.
Erano quasi le due, ma il cielo era cupo e sembrava quasi che dovesse scoppiare un temporale da un momento all'altro. In questo periodo non so perché, ma sono molto frequenti.

"Purtroppo si, ho una lezione di chimica in laboratorio. "

" ma sei ancora convinta di voler portare avanti quel progetto d'esame?" chiese Serena, davanti a me mentre passava nel bancone della mensa indecisa su cosa mettere nel piatto.

"In realtà no. . Odio la chimica. Ma è l'unico corso in cui vado male e ho bisogno di crediti extra. "

Io approfittai dell'attesa in coda per ritrovare il controllo e ordinai un'insalata con pollo fritto, immaginando che ci fosse molta più insalata che pollo. Cristina prese un cestino di patatine fritte e il genere di hamburger che, su di me, si sarebbe tradotto subito in dieci chili in più.
Con i vassoi in mano cercavamo dei tavoli liberi, facendo lo slalom tra ragazze sfigate e ragazzi superfighi. E dal sorrisetto compiaciuto di Cristina capii subito che aveva individuato l'amore della sua vita che ancora non sapeva di esserlo. Ed infatti non mi sbagliavo. Rhydian era seduto in un tavolo accanto alla finestra a vetri che dava sul cortile insieme ai suoi due più grandi amici, Ethan ed Elliott.. e cosa che non mi sarei mai aspettata Daemon.

" Ciao." Rhydian fece segno di sedermi accanto a lui mentre Cristina si sistemava dall'altro lato accanto a me e Serena ne approfittava per sbaciucchiarsi con il suo piccolo grande amore.. mi schiarii la gola..
Daemon mi squadrò dalla testa ai piedi con una smorfia di disgusto sul volto. Capperi avrei voluto prenderlo a sberle!

" volete procreare in mensa?" Rhydian mi diede una gomitata.

"non essere impertinente non vedi che sono innamorati?" sottolineò la parola innamorati con una risata di scherno, come se fosse qualcosa di divertente come un gioco. D'altronde uno che non è mai stato innamorato in vita sua non può capire certe cose.

"ha già iniziato a piovere?" chiese Ethan

Scossi la testa mentre scartavo le posate di plastica "ma penso che pioverà presto " precisò Cristina.

Io sospirai
" verrà giù il diluvio universale proprio oggi che volevo andare a fare shopping "

" siamo fortunelle d'altronde" disse Serena ancora avvinghiata addosso a Elliott

"mi presti il cappello se si mette a piovere?"

Lui alzò il mento e si toccò la bombetta, somigliava un po' a bruno mars " non posso, mi bagnerei i capelli.. mi dispiace."

Serena gli affondò un dito nel fianco. "Non sei affatto un gentiluomo come pensavo."

" Mai detto di esserlo tesoro." gli passò negli occhi scuri una scintilla di allegria e si rivolse a me.

" dolcezza spero che tu ti scelga amici migliori di questa tizia seduta qui accanto a me.."

"Hei" Serena restò a bocca aperta.
" Questa tizia guarda caso è la tua ragazza. E poi io sono un'ottima amica. Chiedi a loro se non mi credi." disse indicando me e Cristina

Annuimmo e rispondemmo insieme "è vero.. "

"credo che fondamentalmente non dovresti dire queste baggianate sulla tua fidanzata. Guarda che noi donne siamo molto sensibili."aggiunsi io.

Mentre finivo di mangiare il pollo la conversazione passò dagli allenamenti di Rhydian ai campionati di Box che Daemon aveva vinto la scorsa notte. Sembrava essere uno dei migliori sul campo.. L'argomento si spostò su una festa a cui a quanto pare tutti programmavano di andare da un bel pezzo di tempo che era in programma per quel fine settimana. Rivolsi la mia attenzione all'insalata, cercando le fettine di cetriolo. La mia vita sociale era piuttosto anonima.
Non amavo molto questo genere di cose.
" Immagino che sia inutile chiederti di venire no? " chiese Cristina ad un certo punto scrollandomi dai miei pensieri e mi domandai di che stesse parlando e a chi si stesse rivolgendo quando poi mi resi conto che gli occhi di tutti erano posati addosso a me.. eh? Alzai lo sguardo e incontrai quello di Daemon seduto di fronte a me che mi fissava con aria interrogativa.

" ma perché quando si nominano delle feste tua sorella diventa improvvisamente assente?" chiese Ethan rivolto a Rhydian che ovviamente, guardò me con aria preoccupata..

"non le piacciono le feste.."

"guarda chissà perché ma lo avevo capito.. ma che problemi ha? " intervenne Daemon.

" Odio le feste, non sopporto i ragazzi e la tua presenza mi da il voltastomaco e quindi? Hai qualche problema? Risolvitelo! Per quanto mi riguarda io sto benissimo così." risposi trattenendomi dal sbattergli il vassoio in faccia.
Lui rimase tipo, un cinque minuti, con la bocca spalancata senza sapere cosa dire mentre Rhydian non sapeva se fosse il caso o meno di scoppiare a ridere..

" Touché. " mormorò Elliott accarezzando i capelli di Serena..

Rhydian scosse la testa guardando dietro di noi.. "accidenti eccoli di nuovo.."

Serena rabbrividì e si coprì gli occhi con una mano..

"non riesco nemmeno a guardarli, te lo giuro, mi sento in imbarazzo per loro.." mi voltai e capii subito il soggetto di quelle battute. Due ragazzi che non avevo mai visto prima d'ora erano in piedi dall'altra parte della mensa di fronte ad un ariete dipinto sul muro. Lui parlava velocissimo e lei era pallida, teneva lo sguardo basso come se si sentisse colpevole di qualcosa.

"ma non è la tua coinquilina?" chiese Rhydian rivolto a Cristina. Lei annuì ancora mezza girata per guardarli, " si.. il suo ragazzo è.."

"uno stronzo "concluse Ethan e mi voltai di scatto sorpresa. prese una patatina.

"uno stronzo patentato direi " continuò Serena.

" beh.. tecnicamente è simpatico.. solo che con le ragazze non ci sa proprio fare.." Elliott poggiò il mento sulla spalla di Serena e chiuse gli occhi..

" io si." le baciò un lato del collo facendola ridere di piacere.

"oh santo cielo siamo in un luogo pubblico un po' di contegno!"

Cristina fece uno sbuffo di derisione

" cosa sei una monaca? Non dirmi che tu non ti sbaciucchiavi in pubblico con i tuoi precedenti ragazzi." commentò Daemon sorseggiando la birra. Rhydian mi lanciò un'occhiata furtiva.. io m'irrigidii con la forchetta a mezz'aria e la lattuga che penzolava sopra al piatto. Un brivido freddo mi percorse la schiena mentre abbassavo la forchetta. Mi era passato l'appetito.

" non sono mai stata fidanzata. Non sono mai stata innamorata ma sono felice di non esserlo mai stata. L'amore fa schifo. " risposi tenendo lo sguardo fisso sul suo. Non gli avrei mai dato la soddisfazione di vedermi ferita. Non mi ero mai fatta mettere in piedi in testa da nessuno e non avevo voglia di cominciare da lui.

"l'amore fa schifo? Non sei mai stata innamorata? Ma che.. Rhyduan la tua gelosia arriva al punto da segregarla in casa per diciotto anni? Sei innaturale!" commentò Elliott rivolto a mio fratello.. lui si era irrigidito lo vedevo da come il suo viso era contratto e da come muoveva le dita sotto al tavolo. Esattamente come me Rhydian quando era agitato o quando aveva voglia di picchiare qualcuno aveva le dita delle mani che gli formicolavano..

"forse non è stato Rhydian a tenerla segregata.. magari nessuno ha mai voluto avere nulla a che fare con lei.. sarebbe molto più probabile.." spalancai gli occhi.. ma perché diamine se la prendeva così tanto con me? non mi conosceva neppure. Rhydian si agitò sulla sedia, pronto a prenderlo a pugni, ma io gli diedi un calcio da sotto al tavolo intimandolo di non fare nulla. Non volevo risse o scenate simili in pubblico. Erano imbarazzanti e inconcludenti. Queste cose vanno risolte con stile.

" vado.. prima che si metta a piovere.." presi lo zaino e me lo misi in spalla alzandomi.. tenni lo sguardo fisso sull'insalata sorridendo tra me e me mentre raccoglievo il vassoio.. sorpassai mio fratello e Elliott facendo il giro del tavolo e fermandomi esattamente dietro a Daemon. Senza pensarci nemmeno un secondo presi il piatto con l'insalata e glielo rovesciai in testa, ma non essendo ancora soddisfatta, presi la maionese delle sue patatine e gliela spalmai in faccia.
"non metterti contro di me piccoletto! Non ti conviene." gli dissi girando i tacchi. Buttai gli avanzi e mi avviai verso l'uscita, lasciando tutti tranne Rhydian a bocca spalancata. Ovviamente mio fratello sapeva che non me ne sarei mai andata senza avergliela fatta pagare. Non ero il tipo che abbassava la testa e se ne stava zitta..

MémoireWhere stories live. Discover now