Capitolo 1

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Pov's Blake.

"Blake passala." La voce smorta di Jim mi risuonò nelle orecchie in modo ovviamente fastidioso visto che l'avevo appena accesa.

"Jim non rompere eh, la passo se, e quando voglio." E feci un lungo tiro trattenendo il fumo per farlo arrivare per bene ai polmoni e per rilassarmi completamente. Lo buttai fuori in una nuvola densa che per un secondo mo impedii di vedere gli altri.

"Sei proprio una testa di cazzo." Questa volta era stato Alan a parlare, l'unico che non ne aveva proprio il diritto.

"Io non mi azzarderei di dire altro." Risposi tranquillamente poggiando i miei piedi su una sedia vuota li vicino e facendo ridacchiare gli altri sotto i baffi.

Tutti conoscevano la storia ormai e tutti sapevano che tra me e Alan non scorreva buon sangue perciò ogni volta che qualcuno dei due parlava con l'altro calava il silenzio, quel silenzio che si crea solo prima di una rissa, quando i due si insultano e gli altri guardano e ascoltano attenti per decidere con chi schierarsi.
Ma non questa volta, non sarebbe successo nulla, non avevo voglia di litigare volevo rilassarmi e basta.

Mandai giù un altra boccata di fumo ad occhi chiusi mentre il resto della comitiva parlava animatamente di cose che non stavo minimamente ascoltando.

Alan continuava a fissarmi in cagnesco mentre Jim mi guardava come un cane bastonato che ti fissa mentre stai addentando una fetta di carne o qualsiasi altra cosa, ma lui voleva la mia canna, non un pezzo di carne e dovevo farlo soffrire un po' prima di lasciargliela come al solito.

Cinque, sei, sette tiri ancora e l'erba mi aveva dato al cervello dipingendo un sorriso stupido sulle labbra.

"Tieni fuma." La passai a Jim che mi sorrise come se gli avessi dato dell'oro.

Lo guardai mentre si gustava avidamente i tiri che gli avevo lasciato per poi concentrarmi sugli altri.

Ci ritrovavamo praticamente tutti i giorni in quel bar che ormai era come una seconda casa. Donna ci lasciava fare quello che volevamo e a volte quando lei era stanca ci lasciava le chiavi e ci faceva stare più del previsto. Si fidava di noi, non di tutti ovviamente, ma io ero sicuramente il suo preferito.

Tutti, comunque, la rispettavano e nessuno osava rubare o rompere mai qualcosa nel suo locale, la sua filosofia era: ' Chi rompe paga e se non lo fa lo trovo e lo faccio pagare io a forza di cazzotti in bocca.'
Ma quella di Donna non era solo una filosofia. Una volta erano sparite delle bottiglie di birra senza che nessuno gliele avesse pagate o gli avesse detto niente e neanche due giorni dopo la trovai che gonfiava letteralmente un ragazzo che sarà stato alto il doppio di lei e con la metà degli anni. Da quel giorno nessuno si azzarda mai a fregarla. Era una tosta Donna. Mi piaceva.

Feci vagare lo sguardo su quei volti così familiari. Ci conoscevamo da parecchi anni, ci eravamo visti crescere a vicenda e ora eravamo un gruppo, un gruppo per modo di dire, ci ritrovavamo tutti sempre al bar di Donna ma di sicuro se fosse arrivata la polizia non mi sarei voltato indietro, l'avrei fatto solo per Jim perchè ero completamente certo che lui l'avrebbe fatto per me.

"Oh, ragazzi arrivano Alison ed Elena." Strillò BigD prendendo a gomitate Josh e facendo voltare tutti.

Alison ed Elena erano un pò le star di quella comitiva, belle da perderci la testa, belle e quasi irraggiungibili per la maggior parte di noi, ma non per me, erano un pò più difficili di Lena o delle altre del gruppo ma non irraggiungibili per me.

Ma c'era qualcun'altro con loro, una ragazza che non avevo mai visto prima e più si avvicinava e più mi mancava il fiato, era la più bella ragazza che avessi mai visto.

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