"Okay,io vi aspetto qui." Louis parcheggia lontano dall'ingresso del Time Palace, dietro un albero, e incrocia le braccia al petto.
Sono pronta. Siamo pronti. Dobbiamo liberare Harry e far in modo che tutti quelli che sono lì dentro siano bloccati.
A quanto pare, dicono che per superare la sicurezza all'entrata dovremo entrare in gioco io e Sophia, ma so già di non farcela. Non so essere seduttiva o attraente. Ho detto a Liam che, quando c'ero stata durante un altro attacco di Niall, all'ingresso non c'era nessuno e non mi risultò difficile scendere nei sotterranei. Ma comunque secondo lui è meglio essere preparati per il peggio. Secondo il nostro "capo" io e Sophia siamo persone non identificate dalle guardie, per questo motivo saremo noi a persuadere le guardie all'entrata.
Scendiamo tutti quanti, lasciando Louis solo in macchina. A differenza nostra, lui non avrà problemi. Liam ha un sacco in mano, pieno.
Ci fermiamo dietro la macchina e Liam apre il suo sacco.
"Queste sono le armi. Usatele se necessario, ma non uccidete nessuno. Mirate alle gambe, non alla testa o al petto." Ci spiega.
Passa delle pistole diverse a Calum, Luke, Ash e Mike. Una la prende per sé e a me e a Sophia ci dá due coltelli. Meglio, non ho mai sparato e non avevo intenzione di iniziare proprio ora.
Ci avviamo verso l'ingresso, ma vediamo d'un tratto la porta d'ingresso aprirsi. Ci lanciamo letteralmente a terra contro una delle macchine più vicine e aspettiamo.
Luke guarda attraverso il finestrino e ci comunica ciò che vede: nell'ansia di non farci scoprire, non abbiamo visto chi è uscito.
"È Johnson. Con Niall." Imprecazioni seguono questa sua affermazione. "Sembra che gli stia dando indicazioni e adesso se ne sta andando. Corre ma è ancora vestito normalmente."
"Era presto, probabilmente. Ora sono le otto." Spiega Sophia.
"Johnson è rientrato." Ci comunica Luke.
"Aspettiamo due minuti ancora. Dobbiamo essere certi che lui sia sceso." Liam incrocia le gambe e si appoggia meglio alla macchina.
Ho una terribile sensazione alla pancia, come se qualcuno mi avesse tirato un pugno e la mano mi fosse rimasta sull'addome.
Dopo un paio di minuti di silenzio, come previsto, ci alziamo e ci avviamo cautamente verso l'ingresso. La porta è di vetro ma siamo ancora troppo lontani per vedere all'interno.
Arrivati al palazzo, ci schiacciamo contro la parete seguendo i movimenti di Liam, il nostro capitano.
"Okay, ragazze, è il vostro turno." Ridacchia.
Non c'è niente da ridere. Sono estremamente imbarazzata.
Sophia mi prende per mano e cammina lungo la parete fino alla porta. Sporge un po' la testa per guardare dentro ma la ritira subito.
"Mi pare di aver visto una sola persona." Mi sussurra.
"Okay, andiamo." Rispondo.
Apre la porta e la lascia aperta per me. Entriamo normalmente e, per mia fortuna, è vuoto.
"Era questo schifo di vaso." Ride e mi unisco. La risata dura un po' probabilmente perché ci sentiamo sollevate e ci liberiamo dalla tensione.
Esco e faccio segno a Liam e agli altri di entrare con noi. Se prima ci sentivamo sollevate, ora dovremmo iniziare a preoccuparci, perché giú ci sono Albert, Marion e tanti altri. Ne sono certa.
"Io propongo che i ragazzi devono scendere per primi." La voce di Sophia fa zittire tutti. Si vede che è una ragazza autoritaria, che si fa valere. Non una ragazzina sciocca e curiosa come me. Ma non è il momento di pensare queste cose.
STAI LEGGENDO
Supernatural ➳h.s.
FanfictionNon conosci il male finchè non lo sei. An Harry Styles FanFiction.