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Quando mi sveglio, sono in una posizione scomodissima. Apro gli occhi di scatto, ma me ne pento immediatamente perché la luce in camera mia è troppo forte e mi acceca. Sbatto le palpebre svariate volte, prima di riuscire a tenerli aperti nonostante la luce.

Il mio telefono squilla mentre faccio colazione. Mi allungo sul tavolo per prenderlo e vedo il nome di mia madre.

A volte mi dimentico di avere una madre, poichè vive lontano da New York.

"Mamma." Rispondo.

"Carly! Buon compleanno, cara." Mi saluta. Ah si, dimenticavo. Oggi è il mio compleanno.

Non sono quel tipo di ragazza che fa il conto alla rovescia fino al suo compleanno. Non gli do molta importanza, visto anche la situazione depressa in cui mi trovo.

O meglio, non felice. Non sono proprio depressa, ma non sono al settimo cielo. Vorrei davvero scoprire cosa si prova ad essere seriamente felici, ad essere gioiosi e col sorriso sempre stampato in faccia. Non l'ho mai saputo e, forse, mai lo saprò.

"Grazie, mamma." Ringrazio mia madre, prima che lei porti la conversazione a qualche commento sulla salute delle mie zie.

Quando attacco, sono già le dodici. Penso che ultimamente sto dormendo troppo. A me non piace dormire. E' una cosa inutile, intendo, se non avessimo il bisogno di ricaricare le nostre energie, avremmo molto più tempo per fare qualunque cosa, avremmo l'intera notte.

In pochi istanti, la mia casella messaggi è piena di auguri da parte di tutta la gente che conosco. Odio passare il compleanno sola in questo modo, ma è ciò che mi merito per non aver imparato a farmi degli amici oltre Harry.

Harry. Il solo nome mi fa ritorcere lo stomaco. Non ci posso credere, il modo il cui mi ha trattata e in cui mi tratta tutt'ora è orribile. Sta facendo il bambino, solo perché mi piace non significa che non deve più parlarmi. Questo è l'esatto motivo per cui non avevo la minima intenzione di dirglielo.

Ma, ad ogni modo, bisogna andare avanti e superare anche questa delusione.

Essendo domenica, non posso nemmeno andare a lavoro e vedermi con Marion.

Mi arriva un messaggio da Liam.

*Tanti auguri, buon compleanno. Se non sei impegnata mi piacerebbe portarti a pranzo (: *

Eccolo,la mia salvezza. Magari grazie a lui potrò passare una bella giornata.

*Non ho impegni e mi piacerebbe davvero molto stare con te oggi."

Rispondo. Liam mi promette di portare del cibo quando, tra mezz'ora, verrà qui e pranzeremo insieme.

****

Come promesso, allo scoccare delle 12.30, Liam suona al campanello. Nel frattempo che lo aspettavo, mi sono messa un paio di pantaloni neri aderenti e un semplice maglioncino grigio largo.

"Auguri, dolcezza." Mi abbraccia, appena apro la porta. Nel gesto affettuoso arrossisco per il nomignolo confidenziale. La barbetta che ha lungo la mascella mi solletica il collo.

"Grazie." Sorrido, non appena ci stacchiamo. Spero vivamente che le mie guance siano tornate al loro normale colore.

Indossa dei jeans un po' scuri, una maglietta nera e una camicia a quadri blu, bianca e rossa. Si veste sempre in questo modo molto informale e sportivo, mi piace.

Lo conduco il cucina, dove poggia una busta che emana un odore delizioso.

"Ti piace il cinese?" Chiede, poggiandosi al bancone della cucina.

Supernatural ➳h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora