1.
È un'insolita giornata calda di settembre, il sole splende alto nel cielo, privo di nuvole, e ci riscalda con i suoi raggi che riflettono sulla superficie scura del lago, rischiarandolo e scaldando le sue acque. Prendo al volo la borsa ed il chiodo di pelle, scendo a rotta di collo le scale di casa ed uscire di gran carriera per cercare di non fare tardi a lavoro. Mi incammino svelta e sicura per le vie di questo paese che ormai conosco a memoria, prendendo una scorciatoia attraverso i giardini di due abitazioni, consapevole che ormai i proprietari, conoscendomi, non mi diranno nulla se invado la loro proprietà. Nell'arco di dieci minuti arrivo al pub con un leggero fiatone, guardo l'orologio sul display del telefono e sorrido, vedendo che sono riuscita a arrivare con qualche minuto di anticipo. Entro e mi incammino immediatamente oltre il bancone, sorpassando la cucina e dirigendomi nel piccolo stanzino dove c'è il mio armadietto, gettandovi borsa e giacchetto per prendere il grembiule ed iniziare il turno. Saluto anche John, il titolare del pub nonché mio zio, dandogli un bacio sulla guancia attenta però a non distrarlo troppo dai fogli della contabilità, e me ne ritorno nella piccola saletta, iniziando a preparare i tavoli in vista della cena e dei clienti abituali che da qui a poco sarebbero arrivati. Dopo mezz'ora, entra anche Erik, il cuoco, un ragazzo della mia stessa età, che è sempre vissuto qui a Perry, un ragazzo gentile ma troppo radicato alla sua terra per avere voglia di viaggiare.
"Ciao Mor." mi saluta, accompagnando il gesto con la mano con un sorriso solare, sparendo, come ho fatto prima io, nelle cucine.
Accendo la radio prima di iniziare a lavorare, dove passano le hit degli ultimi anni, mentre Erik sta sicuramente facendo avanti e dietro tra i fornelli e gli scaffali della cucina, preparando qualcosa da mangiare sia per me che per lui. Una volta che il mio amico mi dice che sono pronti gli humburger, riempio un bicchiere di birra per lui ed uno d'acqua per me, e ci mettiamo seduti ad un tavolo appartato, consumando la nostra cena tra una chiacchiera e l'altra. Stiamo ridendo senza contegno per una stupidata, quando entra un uomo sulla trentina e mai visto da queste parte, il primo di questa sera, spezzando la nostra ilarità. Lancio un'occhiata fugace ad Erik, alzando gli occhi al cielo, seccata di essere stata interrotta dal suo arrivo e vado verso di lui, come faccio sempre con tutti.
"Salve, desidera bere qualcosa?" gli chiedo, sperando di non avere nulla tra i denti, facendomi vicina a lui.
Lo straniero osserva l'ambiente, per poi indirizzare il suo sguardo su di me, più bassa di lui di almeno venti centimetri, e porgermi un foglietto con delle indicazioni stradali.
"Sa per caso dirmi come raggiungo questa tenuta?" chiede, il tono di voce molto gentile ma anche molto distaccato, rimanendo serio ad osservarmi impassibile.
Gli prendo il foglietto dalle mani e leggo, capendo cosa sta cercando solo quando vedo il nome della villa.
"Wolf Peak apparteneva al vecchio Cavendish, ma è morto da un paio di mesi." gli dico, senza pensare che forse si conoscevano e non ho usato molto tatto. Lo guardo in tralice per accertarmi di non aver fatto una figuraccia, vedendo che non ha cambiato espressione, continuo a dargli informazioni.
"Si trova a un paio di miglia da qui, deve prendere la strada che entra nel bosco e proseguire sempre a dritto." dandogli le indicazioni e porgendogli nuovamente il foglietto.
Un "Grazie" detto tra le labbra tirate è tutto quello che aggiunge, prima di darmi le spalle ed incamminarsi verso l'uscita.
"Mi raccomando, faccia attenzione!" gli urlo prima che sparisca da dietro la porta, non ottenendo nessuna risposta.
Che tipo strano, penso. Strano e decisamente maleducato.
Ritorno al tavolo solo per togliere i piatti ed i bicchieri, salutando nel frattempo, il gruppetto di quattro uomini che, come tutti i venerdì da bravi colleghi, sono venuti a bere un boccale o due di birra.
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Love me before the full moon
WerewolfMorgana è una persona riservata, chiusa, e molto diffidente, con un non molto facile passato alle spalle. L'unica persona di cui si fida veramente è suo zio John, che l'ha presa con se dopo che quest'ultima è scappata di casa, per non dover abitare...