Capitolo 15.

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 "Eccovi finalmente! Iniziavo a darvi per dispersi."

Virgilio ci accoglie sulla soglia di casa, lasciandoci passare e continuando a sorridere nonostante le nostre facce serie.

"Seguitemi, devo mostrare ad Alastair il motivo per cui l'ho fatto venire qui, con così tanta urgenza."

"Era ora."

Seguiamo il vampiro nella biblioteca, uno stanzone colmo di libri che a giudicare dalla quantità, sono riguardanti ogni argomento e di ogni genere. È costretto ad accendere il lampadario e due piccole abat-jour e nonostante questo, una zona rimane nell'ombra.
Ci fa segno di sederci e mentre il licantropo non riesce a mascherare la sua impazienza e il suo disappunto, io al contrario ci riesco molto meglio, anche se, in fin dei conti, muoio dalla voglia di sapere dove si trova questa strega.

Ma tu non stai pensando a questo.

Certo che ci penso, sarà lei a salvare John.

No, tu ti stai chiedendo perché non ti abbia baciata.

Io ne avevo voglia e lui non era obbligato a ricambiare.

Se lo dici tu.

Sì, lo dico io.

Bene.

Bene.

Virgilio apre il voluminoso e molto polveroso tomo verso la metà, stando molto attento a non strappare le pagine ingiallite.

"Eccola qua, la tua strega." dice tutto esuberante, sedendosi poi di fronte a noi.

Osservo le pagine, una scrittura fittissima tanto che è quasi impossibile distinguerne i caratteri e mi concentro sull'immagine di una bellissima donna, dai lunghi capelli biondi come il grano e lisci, che incorniciano un viso adulto ma senza l'ombra di una ruga, dai tratti decisi, seri ed affilati, tratti che vengono accentuati dagli occhi di un celeste quasi vitreo.
Rimango un attimo incantata dal fascino che solo attraverso un disegno riesce ad emanare e troppo tardi noto Alastair che si è alzato con aria minacciosa.

"Idiota!" ringhia furioso contro Virgilio, che immediatamente smette di sorridere.

Il vampiro fa un paio di passi indietro, ma viene afferrato per la camicia, sollevato e sbattuto contro il muro.

"Io dovevo sapere dove si trova la strega, non volevo un fottutissimo disegno!" e lo spinge ancora contro la parete.

"Calmo Alastair! Stai calmo, io..."Virgilio tenta di parlare e spiegare, ma con scarsi risultati.

"Calmo un cazzo!" urla fuori di se l'altro.

Le unghie gli diventano acuminati artigli ed anche il viso sta perdendo la sua solita grazia, trasfigurandosi in una maschera di pura e cocente rabbia.
Questa volta, però, il vampiro non si fa cogliere impreparato, riesce a libersi e snuda i canini mettendosi di fronte al mannaro, in posizione d'attacco.

I due si girano intorno, studiandosi a vicenda prima di scontrarsi.
Sconvolta dalla loro rapidità dei movimenti, so che devo intervenire prima che demoliscano la casa, o peggio, si facciano del male a vicenda.
Osservo con attenzione la scrittura minuscola, non riconoscendo nessuna lingua moderna. I miei occhi scorrono veloci sulle righe mentre sento provenire dai due urla, minacce ed offese.
Guardo più e più volte le pagine ed è come se avessi la soluzione sulla punta della lingua, ma non riuscissi a darle voce.

Eppure questi segni...

Mi basta un secondo in più per capire cosa sono ed avere un flash che riguarda un passato molto, troppo, lontano.

Love me before the full moonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora