Capitolo 3

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Infilo le cuffie dell'iPod e dopo un breve riscaldamento inizio a correre, sentendo in poco tempo i muscoli delle gambe abituarsi e riprendere il giusto ritmo. Prendo dei respiri regolari, sentendo l'aria fredda del mattino scombinarmi i capelli, legati sulla nuca, e sferzarmi il viso; e questo mi da la carica per andare più veloce. E mentre corro, rifletto e paragono ciò che sto facendo adesso, con l'incubo avuto la notte scorsa.

Stavo correndo nel bosco, fuggivo da qualcosa che mi stava inseguendo. Sapevo che mi era dietro perché riuscivo a percepire il suo fiato caldo, l'alito che gli usciva dalle fauci, e il suono roco del suo ringhiare e respirare contemporaneamente. Mi voleva fare del male, i suoi occhi erano dardi infuocati, e digrignava i denti appuntiti come lame. Cercavo di guadagnare terreno, schivando rami, cespugli, buche e sassi, muovevo le gambe più velocemente che potevo, ma sembrava non bastare, l'orribile creatura mi era sempre più vicino e prima o poi sarebbe riuscito a sbranarmi. D'un tratto il cielo si oscurava, tutto intorno a me diventava rosso, rosso come il sangue che mi sentivo sgorgare dal petto. Caddi a terra, non riuscendo a respirare. Sentivo il corpo bruciarmi come se stessi andando a fuoco, avrei voluto urlare ma dalla bocca non usciva nulla se non un suono fioco. Mi guardavo intorno ma tutto quello che vedevo erano alberi e una macabra atmosfera vermiglia. All'improvviso un'ombra nera come la notte ma con due occhi grandi e minacciosi mi sovrastava, inchiodandomi al terreno. La creatura che mi aveva inseguito, avvicinò il muso alla mia faccia, aprendo le fauci fameliche, ma invece di uccidermi, mi ha parlato. "Presto, molto presto bambina..." Sparì e tutto intorno a me divenne buio.

Scuoto la testa, come a mandare via questo sogno che mi ha, devo ammetterlo, un poco terrorizzata, e corro più veloce. Sento il cuore lavorare ad un ritmo serrato e le gambe iniziare a farmi male. Mi fermo solo quando arrivo in prossimità del lago, vicino alla staccionata di legno del molo. La musica pompa nelle orecchie aiutandomi a ragionare meglio ed analizzare correttamente questi ultimi giorni. Non ho più avuto l'impressione di essere seguita, però ho iniziato a fare strani e raccapriccianti incubi in cui il finale era sempre lo stesso: io morivo. La cosa più inquietante è quella che tutte le volte sembrava sempre così reale, vivo. Dopo essermi svegliata ricordavo perfettamente i dettagli, il dolore che sentivo nel sogno pareva si ripercuotesse anche nella realtà e la cosa più inquietante è che sogno sempre il bosco di Perry che ho imparato a conoscere grazie alle lunghe e rilassanti passeggiate. Credo che sia per questo motivo che ho smesso di addentrarmi nella fitta vegetazione e non solo perché secondo mio dovrei smettere di vedere film horror da sola, che poi sono questi i risultati. Ossigeno i polmoni con l'aria dolciastra del lago, oscurato dalle nuvole che coprono il sole e che non preannunciano niente di buono. Perfino l'aria è più tagliente del solito, segno evidente che l'autunno è ormai alle porte. Distendo i muscoli delle gambe e delle braccia, godendomi la magnifica vista di un lago quasi del tutto circondato da una fitta vegetazione. Mi sono sempre piaciuti molti i boschi, li ho sempre trovati luoghi molto evocativi e piacevoli. Lancio un'ultima occhiata all'enorme pozza d'acqua dolce e quando mi sento pronta, ritorno indietro passando per un'altra strada, intenzionata a tornare a casa. Mi fermo quando vedo sul marciapiede Erik che sta camminando, serio e pensieroso, con le mani in tasca.

"Ciao Erik!" lo saluto con la voce un po' troppo alta ed il fiato corto.

Quando il ragazzo si accorge di me, mi sorride e gli occhi sembrano farsi più luminosi.

"Che ci fai da queste parti?" chiede sorpreso di vedermi vicino a casa sua.

"Dovevo riprendere il ritmo o sarei impazzita."

"Mi sono arrivati i pezzi che avevo ordinato. Che ne dici se oggi pomeriggio li montiamo?" chiede con una certa speranza ed aspettativa nella voce.

Love me before the full moonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora