-Un piccolo inconveniente-

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Il giorno dopo, decido di alzarmi dal letto mezz'ora prima rispetto al solito.

Questa notte, non sono proprio riuscita a chiudere occhio: ho sognato in continuazione Scorpius, e di questo me ne vergogno parecchio.
Sognavo noi due, poggiati allo steccato che divide la Stamberga Strillante da Hogsmeade, sorridenti.
Ci sorridevamo soltanto, ed era bellissimo.

Mi trascino in bagno sbadigliando, per poi lavarmi e vestirmi.

Esco poco dopo dalla Sala Comune per andare in Sala Grande, facendo attenzione a non svegliare nessuno.
Arrivata, mi siedo al tavolo di Grifondoro e mi metto a braccia conserte.

Sono davvero stanca; vorrei che questo sonno mi fosse venuto 7 ore fa.

"Rose..? Rose!" Mi scuote qualcuno svegliandomi.
"Che c'è? Che succede?!" Chiedo di scatto.
"Sono Albus, Rose. Ti eri addormentata sul tavolo." Spiega. "Non sembri avere una bella cera."
"No, infatti."

Mi strofino per bene gli occhi e mi accorgo solo ora di essere circondata da tutta la scuola.
Fortunatamente, sono tutti troppo impegnati a chiacchierare per notare una ragazza che dorme sul tavolo.
"Va bene ragazzi, è viva." Dice Albus, facendo avvicinare gli altri cugini.

"Oh, bene! Ci mancava solo che finissi un'altra volta in infermeria." Sospira Dominique.
"Sto bene, grazie dell'interesse." Ridacchio.

Faccio colazione e appena finisco, mi avvio alla classe di Babbanologia assieme ad Alice.

Dopo avere imparato perché i babbani non possono diventare maghi o utilizzare una bacchetta, esco dall'aula.
Mentre cammino nel corridoio, un rumore improvviso mi fa sussultare.
Mi volto da una parte all'altra per capire che cosa sia stato, e noto che anche gli altri studenti sono confusi quanto me.

"Dominique, sai che è successo?" Le domando appena la vedo passare.
"No, non ne ho idea." Risponde grattandosi la nuca.
Annuisco e aspetto di ricevere spiegazioni. Sembrava il rumore di uno scoppio, o di qualcosa del genere.

Dopo poco tempo, vedo arrivare la professoressa McGranitt, più indignata del solito. "Weasley, ti dispiacerebbe venire con me?" Mi chiede a denti stretti.
"Si, certo." Accetto e mi faccio guidare dalla professoressa verso la presidenza.

Arriviamo di fronte alla statua dell'acquila d'orata, e dopo aver detto la parola d'ordine, la prof. mi scorta dentro.

"James." Mormoro quando lo vedo seduto accanto al tavolo di mogano. "Che hai fatto?"
"Si dà il caso, che suo cugino abbia infilato ben 3 Polveri Buio Pesto Peruviane, 5 Caccabombe e dei Fuochi Forsennati Weasley, nel bagno maschile del terzo piano."

Osservo James scioccata, pensando a una scusa da dire agli zii quando verranno qui per parlare con la preside.
"James! Cosa cazzo hai fatto?!" Irrompe nella stanza Albus.
"Potter, le consiglio di usare un linguaggio adeguato quando è nel mio ufficio." Suggerisce la professoressa, sedendosi.
"Mi scusi."

La McGranitt ci fa segno di sederci e noi eseguiamo.
"È la terza volta dall'inzio dell'anno che ti richiamo nel mio ufficio. James, se continui così, io sarò costretta ad espellerti da Hogwarts." Spiega seria.
"Espellermi?" Domanda lui, allibito.
"Si, proprio così."

"Professoressa McGranitt, non crede che sia un po esagerato? James è come un bambino, vuole solo divertirsi. Non vuole riportare danni alla scuola o alle persone!" Le sorrido disperata.
"Rose Minerva Weasley, non funzioneranno i tuoi discorsi.. Nemmeno se porti il mio nome!"

Abbasso lo sguardo dispiaciuta e lascio la parola ad Albus: "Mio fratello è un'idiota. Sarebbe una giusta lezione espellerlo dalla scuola."
"Stronzo doppiogiochista!" Urla James alzandosi.
"Moderi il linguaggio, Potter!" Lo rimprovera la prof.

Mi avvicino a James e gli afferro la mano, facendolo subito sedere e tranquillizzare.
"Sai che ti voglio bene, ma la devi smettere di creare confusione."
James alza lo sguardo verso di lui minaccioso, e intuisco la sua voglia di prenderlo a pugni.

"Sai Potter, nemmeno tuo padre era una mummia a scuola, ma aveva come preside Albus Silente che gli salvava sempre la pelle." Ribatte. "E questa è l'ultima volta in cui io lo faccio per te, sia chiaro."
"Grazie mille, professoressa!" Sospiro appoggiando la schiena alla sedia.

Ringraziamo ancora una volta la preside e usciamo dall'ufficio.
"Questo significa avere culo." Borbotto dando un pugno nella spalla a James. "Non fare più cazzate!"
"Okay okay!" Esclama alzando le mani in segno di difesa.

"Ha ragione Rose, hai avuto solo fortuna." S'intromette Albus.
A quelle parole, James se ne va via dando una violenta spallata a suo fratello.
"Ahia! Il braccio." Gemette Albus.
"Dovevi sostenere tuo fratello, non convincere la McGranitt ad espellerlo!" Grido.

"Io ho solo dato il mio parere, Rosie!"
"Non essere stupido, Al." E lo lascio da solo nel corridoio.

A volte, i miei cugini sono proprio dei bambini idioti.
Odio quando litigano; Albus fa uscire la sua parte più cinica, mentre invece James potrebbe picchiare chiunque.
Non ci voleva proprio questo battibecco...

Spazio Autrice.

Buonasera✌

Adoro questo capitolo, perché fa mostrare la parte più nascosta di James❤
Voi che ne pensate?

So⚡

An Impossible Love  ||ScoRose||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora