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Il giorno dopo mi svegliai con più fatica del solito,guardai il cellulare per controllare se c'era qualche messaggio,ma niente. Ero abituata a svegliarmi con il buongiorno di Andrew ma ormai era finito tutto e dovevo farmene una ragione.

Erano le sette e trenta,e alle otto dovevo stare al corso di sociologia. Presi l'intimo,dei leggings neri,una maglietta a maniche corte della Vans con una felpa grigia e le mie immancabili Superstar. Mi diressi verso il bagno per lavarmi e vestirmi. Nonostante sapevo che era molto tardi non riuscivo ad andare veloce,più volevo e più rallentavo. Mi legai i capelli in una coda e mi truccai solo con un filo di mascara. Sapevo che ero impresentabile ma in quel momento era la mia minore preoccupazione. Bevvi il più veloce possibile il mio caffè e uscii. Il tratto di strada da casa al college mi sembrava che non finisse più. Sentii una voce familiare dietro di me.

-Samantha- Urlò.

Mi girai di colpo per vedere chi era,Amber! -Cosa ci fai qui? Non dovresti essere già a lezione?- chiesi con tono freddo e distaccato. -Ho una brutta notizia- Disse abbassando lo sguardo. -Cos'è successo?-domandai. -Andrew se né andato! Non sappiamo dove,ma Emery stamattina si è ritrovata un messaggio dove diceva che non sarebbe più tornato- Disse. -Aspetta,te lo faccio leggere!- Continuò tirando fuori il cellulare.

'Emery,avverti gli altri che non verrò più a scuola,cambio città. Mi sono stufato di tutto e di tutti. Mi mancherete ,si,ma non riesco più a sopportare niente e nessuno,pensavo di farcela ma evidentemente mi sbagliavo. Non sai di cosa sto parlando,lo so,ma con qualcuno mi dovrò pur sfogare no? In questo momento sei la persona più vicina a me e a cui tengo di più,mi sei sempre stata vicino. Cambierò pure numero quindi non perdete tempo a chiamarmi. Addio,ti voglio bene! -Andrew.'

Rimasi impietrita, 'In questo momento sei la persona più vicino a me e a cui tengo di più,mi sei sempre stata vicina'. Quelle parole mi avevano fatto ancora più male,'vorrebbe dire che non gli sono mai stata vicino? si sbaglia di grosso! E' lui che mi ha scansata,cazzo! E Emery è la persona a cui tiene e a cui teneva di più?' Sentii gli occhi cominciare a bruciare,ma dovevo resistere.

-Non mi interessa,peggio per lui- Dissi fingendo di essere disinteressata. -Sam,non dire cazzate,lo sappiamo tutte e due che ti interessa e che stai male!- Esclamò sicura di quello che diceva. -No,non mi interessa e basta,a deciso di andarsene? A deciso di lasciare tutto e tutti? Peggio per lui. Si,ci tenevo ,ma a fatto questa scelta ed e abbastanza grande per far quello che vuole- Urlai. Stavo per piangere,non avevo mai detto così tante bugie in pochi secondi. Mi girai di scatto camminando verso l'entrata del college senza girarmi. -Non sei più la Samantha che conoscevo,lei lo sarebbe già andato a cercare!- continuò a urlare Amber,ma la ignorai. Era così,aveva ragione. Io lo volevo andare a cercare,volevo trovarlo e abbracciarlo,volevo sentire la sua voce,volevo tutto di lui ma non riuscivo a capire il perché e la cosa mi infastidiva.

Entrai in classe con mezz'ora di ritardo,mi sedetti al mio banco senza guardarmi intorno. Ovviamente avevo dimenticato la penna a casa per copiare gli appunti. Mi girai per chiedere una penna e notai che dietro avevo Edward. -Ciao ragazzina,hai bisogno di una penna?- mi disse passandomela e sfoggiando uno dei suoi più bei sorrisi. -Si grazie,ragazzino- Risposi facendogli una linguaccia. -Ah si? Mi fai le linguacce e sono io il ragazzino?- Disse con un tono ironico. -Non posso fare le linguacce?- domandai facendo finta di essere arrabbiata. -Se mi fai un'altra linguaccia giuro che vengo li e ti bacio davanti a tutti- Disse con un tono provocatorio. Mi girai verso di lui e...

Never give up.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora