'Ciao Sammy, so che ti starai chiedendo il perché ti sto scrivendo e so che non dovrei nemmeno farlo, sicuramente non vorrai nemmeno sentire il mio nome dopo quello che ho fatto. Sono passati nove fottuti anni da quell'attacco di follia,da quel grande errore che ho commesso. Sam,mi dispiace. Mi dispiace averti tolto tutto quello per cui vivevi. Solo dopo nove anni rinchiuso qua dentro ho capito. Lo so,ormai è troppo tardi per recuperare,e so anche che tu stai male per ciò che ho fatto e non vorrai nemmeno sentirmi. Ma ti giuro con tutto me stesso che me ne pento,e so che non si può tornare indietro e anche che tu non riuscirai mai a perdonarmi. Sono stato uno stronzo egoista,tua madre mi voleva lasciare e non ho gestito la rabbia. Spero che un giorno,magari non adesso tu mi possa perdonare. Ricordi quando ti aiutavo a vestire le barbie e ogni volta mi sgridavi sempre perché dicevi che dato che ero maschio le vestivo sempre male? Oppure quando ti portavo a cavalcioni e tu cominciavi a urlare perché avevi le vertigini? E ancora quando andavamo tutti e tre a pranzo o cena fuori sempre nello stesso ristorante e andavi perfino in cucina a cucinare? Beh,sono tutti momenti che mi mancano,davvero. Amavo tua madre più di me stesso,e quando sei nata te eravamo felicissimi. Mi ricordo ancora il giorno in cui sei venuta al mondo,io stavo a lavoro,e tua madre stava da nonna Delia,dopo la telefonata mi sono precipitato all'ospedale e io ti volevo chiamare Amber ma alla fine l'ultima parola è stata di tua madre che ha deciso di chiamarti Samantha. Mi ricordo anche quel periodo in cui non ci chiamavi mamma e papà ma ci chiamavi per nome.. 'Channing e Brooklyn'.

Quel giorno quando tua madre mi voleva lasciare,non so cosa mi è preso,non riuscivo più a ragionare. Sentivo la tua vocina che mi diceva di fermarmi ma è come se non ero in me. Non voglio scendere nei dettagli perché non vorrai nemmeno ricordarti di quel giorno..mi dispiace!

Mi manchi tantissimo Sam...'

Mentre leggevo sentivo come se il vuoto dentro di me aumentasse sempre di più,mi mancavano quei momenti,mi mancava tutto.

Misi la lettera dentro il cassetto,andai al bagno presi il pigiama,lo indossai e mi buttai a letto. Ero esausta e mi addormentai subito.

Mi svegliai di botto con il suono della sveglia,erano le sei e mezza. Mi feci spazio tra cartacce varie e vestiti per arrivare in cucina,feci colazione e corsi a lavarmi. Quel giorno optai per un maglioncino rosso e dei jeans,mi truccai solo con il rossetto prugna e mi legai i capelli in una lunga treccia nera.

Uscii di casa e mi diressi verso la scuola,ero decisa a cambiare tutto,a ricominciare da capo. Entrai in aula,alla prima ora avevo letteratura inglese e mi ritrovai al banco con Emery.

-Tutto bene? Ho saputo di Edward...perché non mi hai detto che eri uscita con lui?- sussurrò Emery nel bel mezzo della lezione.

-Non era importante,non voglio nemmeno sentirlo il suo nome,anzi stasera c'è qualche festa?- Risposi un po troppo ad alta voce.

-Ragazze,se non vi interessa fate meglio a uscire!- ci rimproverò la professoressa.

-Scusi prof- Disse Emery -Con te ne riparliamo dopo- Continuò abbassando la voce.

Le ore passarono lentamente. Suonata la campanella mi precipitai al bar con Emery cominciammo a parlare e gli raccontai tutto quello che era successo.

-Che bastardo!- Sbottò. -Non ci posso credere,pensavo che era un ragazzo apposto,non me lo sarei aspettata da lui!-

-Nemmeno io,non pensavo fosse così. Ma a quanto pare si..- Dissi abbassando il tono,ero delusa.

-Comunque si,sta sera ci sta una festa a casa di Cameron Hill- Esclamò sorridendo.

Cameron era uno dei ragazzi più belli della scuola,era moro con gli occhi marroni e un sorriso da dio,non lo avevo mai calcolato più di tanto perché Emery ne era perdutamente innamorata. Inoltre le feste che organizzava lui a casa sua erano sempre le più belle e le più divertenti.

-Certo,ci sarò di sicuro- Dissi ricambiando il sorriso.

Dopo l'ultima ora di lezione andammo a casa, Emery si era auto invitata da me a pranzo. Appena entrate accese lo stereo e cominciò a ballare sulle note di 'Stitches di Shawn Mendes',entrambe amavamo quella canzone e subito la raggiunsi in 'pista'. Finita la canzone lasciai Emy a ballare,presi il telefono e digitai il numero della pizzeria più vicina.

-Stai ordinando la pizza?- Mi interruppe Emery e io gli risposi facendo cenno di si con la testa. Dopo un quarto d'ora arrivò il fattorino e cominciammo a mangiare

Emery appena finì, uscì per fare una telefonata. Ero di nuovo sola con i miei pensieri,anche se per poco tempo. All'improvviso partì dallo stereo 'Hello di Adele',beh alla fine quella canzone descriveva il mio umore,e inoltre quella canzone la sentivo sempre con Andrew... quanto mi mancava!

  '...Dicono che il tempo ti dovrebbe guarire
Ma io non sono guarita un granchè

  Ciao, mi senti?
....
ho dimenticato come ci si sentiva prima che mi cadesse il mondo addosso

  Devo aver chiamato mille volte per dirti che
Mi dispiace, per tutto quello che ho fatto
Ma quando ti chiamo sembra che tu non sia mai a casa

  Ciao come stai?
È così tipico di me parlare di me stessa
Mi dispiace, spero che tu stia bene
Sei poi andato via da quella città
Dove non succedeva mai niente?...'

Il rumore della porta mi svegliò dai miei pensieri,Emery entrò a casa con due buste piene di vestiti.

-Mi potresti dare una mano invece di stare lì a guardare?- Esclamò facendo una boccaccia. Per un attimo rimasi a bocca aperta,non capivo dove li aveva presi.

-Ma dove li hai presi?- Dissi andando ad aiutarla.

-Beh,erano di mia cugina ma dato che li voleva buttare ho approfittato- Rispose facendo spalline e entrambe scoppiammo a ridere.

Erano bellissimi,ma solo uno mi aveva colpita alla follia,un top corto nero con le maniche che arrivavano a metà braccio e una gonna a vita alta nera e bianca e dei scarponcini neri con il tacco (Foto Capitolo). Corsi a misurarmelo e decisi che quello sarebbe stato il vestito che avrei indossato la sera stessa. Intanto Emery decise di indossare un top leopardato corto con degli shorts e gli scarponcini della BestCompany. Nel frattempo tra misura qua,misura la si erano fatte le sette meno dieci. Prima di uscire mi sistemai la treccia,e al mio outfit aggiunsi una collana e qualche anello.

Uscimmo di casa e arrivate al portone mi accorsi che una macchina ci stava aspettando, era Cameron.

-L'hai chiamato tu?- Esclamò Emery confusa.

-No ti giuro,te lo stavo per chiedere io- Risposi subito. Chi lo aveva chiamato? Noi non avevamo detto a nessuno che saremmo andate a quella festa e tantomeno a Cameron!

-Ei ragazze salite,oggi vi ho sentito che parlavate al bar e ho pensato che vi sarebbe servito un passaggio- Esclamò Cam facendoci l'occhiolino e dando risposta alle nostre domande. Il resto del viaggio fino a casa sua proseguì in silenzio. Mi girai a guardarlo per qualche istante e mi accorsi anche che aveva due piercing ; uno al sopracciglio e uno sul labbro. Effettivamente era molto bello,stavo cominciando a capire il motivo per cui Emery ne era innamorata,ma era suo e non dovevo nemmeno pensarlo.

Arrivati a destinazione vidi subito la solita gente ubriaca e sentii che la musica era più alta del solito e la festa era iniziata solo da venti minuti.

-Cameron,ma ci sta anche Edward sta sera?- Dissi prima di scendere dalla macchina,mi guardò e mi confermò l'unico mio timore,lui era la.

Di certo non avevo voglia di vederlo,ma non volevo rovinarmi la serata per lui. Emery nel frattempo era scomparsa dentro la casa seguita da Cam e rimasi sola in giardino in mezzo a persone che si strusciavano e che a vederle mi veniva il voltastomaco. Presi coraggio ed entrai dentro casa.

Come non detto,feci un passo e subito mi ritrovai davanti a..

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Eccomi tornataa. Scusate se sono stata assente questi giorni ma ho avuto da fare e il capitolo non mi convinceva più di tanto e sinceramente nemmeno adesso ne sono molto convinta però vabbee ahaha,alla prossimaa e scusate di nuovo per eventuali errorii.

Never give up.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora