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Quattro giorni. Dopo quello che non è successo con Harry, perché in fondo niente è accaduto, non l'ho più rivisto. È come se la vita avesse deciso di ricordarmi come era prima di fare la sua conoscenza e come sarei stata dopo la sua partenza. Le giornate erano davvero noiose: sveglia, negozio, pranzo, negozio, cena, letto e via di nuovo. Ma la parte peggiore era che non capivo perché soffrissi per una semplice cotta. Ai tempi della scuola mi era capitato più volte che fossi totalmente ignorata dal ragazzo per cui avevo una cotta.

Mi aveva quasi baciata. In quel "quasi" si sono accese per poi essere velocemente soffocate tutte le mie speranze. Era sempre stato questo il mio peggior difetto, mi faccio troppi film mentali, illusioni, false speranza come le volete chiamare e poi mi sorprendo se gli altri non seguono il copione che la mia mente ha scritto. Ci avevo pensato e ripensato più volte, nelle lunghe ore di tempo libero, se mi avesse baciata. Cosa sarebbe successo? Perché chiederselo se mi tocca usare il condizionale per pormi tale domanda?

Erano le sei del mattino. Il sonno sembrava non volermi seguire tra le coperte in quei tristi giorni. Mi alzai e per prima cosa controllai il telefono sperando di trovare un suo messaggio. Niente, e cosa mi sarei dovuta aspettare?

In quei giorni era la solitudine a fare da padrona nella mia vita. Sean e Ellie erano tornati all'università, anche se capirono che c'era qualcosa che non andava e avevano anche provato a cavarmi fuori di bocca qualcosa ma ero diventata gelosa anche del mio dolore, perché alla fine era solo colpa mia se stavo male. Mi dispiaceva farli partire con il cuore in pensiero per me, ma decisi di fingere che non avessi nulla mentre aspettavo insieme a loro i voli. Sfortunatamente nascondere ciò che provavo non era nelle mie capacità, ma già il fatto che non abbiano insistito ha dimostrato che avevano capito che ci stessi davvero male.

Evitai lo specchio che era in camera mia, sapendo che avrebbe rivelato una me triste. E avere un viso triste è molto peggio che avere un viso ricoperto di brufoli o imperfezioni varie. Le imperfezioni della pelle erano solo qualcosa che riguardava l'esterno, la tristezza era dentro, fuori e tutta intorno a me.

Andai in cucina per preparami il caffè. Per sbaglio presi una tazza verde, anziché la mia azzurra, la tristezza crebbe esponenzialmente. Il primo giorno fu peggio: quando aprii la credenza in cerca della camomilla e vidi le bustine di the piansi. Non c'era in nesso logico, ma piansi: come se stessimo insieme da anni, lui avesse sempre fatto colazione in quella tazza e ora se ne fosse andato, stavo impazzendo. Semplicemente il the mi ricordava lui, le sue labbra che avevano baciato il bordo della tazza, ma non le mie.

Presi la mia tazza azzurra e nascosi quella verde dietro le pentole, in modo che difficilmente me ne sarei imbattuta di nuovo.

Feci il caffè. Le mie mani compirono ogni azione senza la supervisione del mio cervello che annegava nelle lacrime che avevo rinunciato a versare. Sarei scoppiata, ero molto più vicina al punto di rottura di quanto potessi immaginare.

Arrabbiata, irrazionalmente arrabbiata, ripescai la tazza verde e ci versai dentro il caffè: amaro e nero come il mio umore.

<<Prova ancora a berlo il the qui dentro ah!>> Dissi in tono di sfida alla tazza. Questo è il punto di non ritorno.

Buttai giù il liquido nero in due sorsi. Scottava terribilmente, speravo corrodesse ogni parte di me, speravo non avrei sentito più nulla. Era del tutto illogico che stessi così male. Decisi che non sarei andata al lavoro. Il giorno prima c'erano stati pochi clienti ed era difficile credere che proprio oggi sarebbero arrivate tante persone.

Mi sdraiai sul divano cercando tra i cuscini il telecomando. Non mi consideravo una vera e propria esperta del palinsesto del mattino, ma era quasi sicura che il fatto che avessi beccato un programma sui vestiti da sposa, due film romantici e ben sette canzoni d'amore mentre facevo zapping fosse uno scherzo di cattivo gusto. Forse da parte di Harry. Irrazionalità sempre come me.

We're Stardust || h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora