Capitolo 13

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Ginevra da lontano mi chiama mentre si avvicina.
<<Saru, vieni qui. Ti devo presentare qualcuno.>>
Faccio cenno alle mie compagne di classe per andare via, e mi avvicino a Ginevra, accanto a lei c'è un ragazzo dai capelli castani e degli occhi di un blu molto profondo, devo ammettere che è molto carino.
<<Eccomi>> dico balbettando.
<<Sarah, lui è Reth. Reth, lei è Sarah>>.
Ci fissiamo per un attimo negli occhi e poi con fatica distolgo lo sguardo.
<<Ciao>> mi limito a dire, che stupida che sono.
Lui sorride e mi stringe la mano.
Devo assolutamente parlare con Ginevra.
Perché me lo ha appena presentato? Sa che io amo Leon.
Aspetta, l'ho pensato davvero?
Chiamo Ginevra da parte per 2 minuti chiedendo scusa a Reth per il mio comportamento.
<<Ginevra! Che cosa stai architettando?>> Le bisbiglio irritata.
<<Niente, è un mio caro amico. Viene dal Tennessee e non lo vedo spesso, vorrei che voi faceste un pò di conoscenza. È una brava persona>> Mi supplica cantilenando.
<<Va bene, ma Leon non deve sapere nulla di tutto ciò. Intesi? >> Le dico.
<<Intesi.>> risponde.
Ci avviciniamo di nuovo verso Reth e nuovamente chiedo scusa per il mio comportamento anche se dice di non preoccuparmi.
<<Okay, adesso vi lascio un pò soli, di là hanno bisogno di me.>> Ginevra prima di andarsene via mi fa l'occhiolino ed io la guardo in una maniera così minacciosa che scappa via senza pensarci due volte.
<<Andiamo da qualche altra parte, qui c'è molta confusione>> Lui mi fa notare.
<<Okay>> gli dico.
Ci dirigiamo verso una panchina dietro al porticato, dove c'è una musica molto lenta e rilassante.
La panchina è adornata di fiori bianchi e rosa, profumano di gelsomini.
Ci sediamo, non sappiamo come cominciare questa conversazione o meglio ancora, non so cosa dire io.
Reth è così tranquillo e sicuro di se stesso, la colpa è mia perché non riesco mai a parlare con la gente ad eccezione di Ginevra, lei... quella pazza che mi ha messo in questo guaio e so che finirà male per vari motivi.
Innanzi tutto non sono brava a fare conoscenza con gente che non conosco.
È normale fare conoscenza con chi non conosci, stupida.
Una vocina dentro la mia mente sta parlando, è la coscienza ma non può mettersi ad insultarmi proprio adesso!
Un'altro motivo è proprio Leon.
Non voglio che sappia che sto conoscendo un'altro ragazzo adesso che le cose tra me e lui vanno alla grande. Lui ha sempre quel tono calmo e pacato, con quella splendida dolce voce ma sono sicura che se si dovesse arrabbiare scoppierebbe la terza guerra mondiale.
Ed io per prima non voglio combattere una guerra che ho già perso in partenza, l'importante adesso è solo che lui non lo scopra.
<<Sarah?>> Oh no... perfetto mi ero dimenticata che non sono sola ma con Reth.
<<Scusa ero distratta>> ribatto. <<Stavi dicendo?>>.
<<Ti stavo proprio chiedendo a cosa pensavi>>. Mi dice
<<È un po complicato, anzi forse molto complicato.>> annuncio.
<<Correrò il rischio...>> mi sorride.
<<Beh, problemi di cuore, non so come spiegarlo normalmente, cioè come farebbero le persone normali>>.
<<Chi è il fortunato?>> mi chiede.
<<Non so se lo conosci,si chiama Leon Evans>>.
<<No, non lo conosco. Ma deve essere davvero fortunato a stare con una ragazza bella come te>>
Dopo quelle parole Arrossisco ma poi frugo di nuovo tra i miei pensieri e comincio a pensare che in realtà mi sto facendo soltanto tante paranoie, non dovrei sentirmi uno schifo ma in realtà è già troppo tardi per non esserlo.

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