capitolo 17.1

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-ti perdono- sussurrò su i miei capelli Draco. Lo strinsi più forte e lui fece lo stesso
-ma a una condizione- disse. Alzai la testa poggiando il mento sul suo petto
-sono tutta precchie- risposi scherzosamente, lui ridacchiò poi si fece serio. Guardai i suoi occhi diventare più duri, i suoi lineamenti leggermente irriggiditi, la mascella contratta in un mezzo sorriso...
-voglio venire con te- mi risvegliai da i miei pensieri. Quello che veva detto era come una secchiata di acqua ghiacciata
-no- risposi sedendomi sul letto. Lui fece i miei stessi movimenti, poi mi prese i polsi e mi fece girare nella sua direzione. Il suo viso era a pochi centimetri dal mio
-se vai tu vado anche io- disse. Lo guardai e quella scena mi ricordò il Titanic, quando Jack disse a Rose "se saltu tu salto anche io", scena troppo romantica per i miei gusti, ma detta da Draco suonava migliore. Probabilmente, il primo anno, avrei riso se avessi saputo di questa relazione tra noi due, e avrei riso ancora di più sapendo quello che lui mi ha appena detto. Eppure ora, su questo letto, quello che ha detto mi ha fatto perdere un battito. Come può lui, principe dei Serpeverde, essere così romantico? Ma so che la casa dei Serpeverde non è la "cattiva". Qui ci sono maghi che hanno carattere per diventare grandi maghi e streghe, quelli che hanno il seme della grandezza. Non sono solo Serpeverde i maghi malvaggi della storia, ci sono anche Grifondoro, Tassorosso e Corvonero. In più, andando nella sezione proibita, ho trovato un vecchio libro che diceva "Merlino è stato smistato nella casa dei Serpeverde".... e poi non ricordo. Comunque oggi sono più maghi Serpeverde ad essere seguaci di mio padre, anche lui della stessa casa di questi. Ma so che mio padre ha fatto cose grandi, anche se orribili, secondo il parere di Olivander.
-Sofy- Draco mi risvegliò dai miei pensieri. Lo guardai e sorrisi
-sarai in pericolo- queste parole uscirono da sole e il mio sorriso si spense. Non volevo che altre persone morissero, soprattutto non volevo che Draco morisse.
-insieme siamo più forti- rispose infine. Come dargli torto?
-bene, devo convincere Harry- risposi infine sospirando
"Non c'è né bisogno. Ho sentito tutto"
La voce di Harry mi rimbombò nella mente mentre spalancavo la bocca
"Cosa? E se avessimo fatto quella roba li?"
Diventai paonazza. Harry era in disagio
"Avrei chiuso il collegamento"
"Si certo"
"Comunque perché hai preso questa decisone?"
"Perché ho incontrato Tu-Sai-Chi. Harry, oggi dovremmo partire per andare a casa Malfoy, ma io non voglio... e a quanto pare non lo vuole nemmeno Draco"
"Ho sentito. Dove siete?",
"Dove vuoi che stiamo?",
"Smaterializzatevi. Pensa a me, a tutto il tuo affetto nei miei confronti e prova. Tentar non nuoce"
Pensai a tutti i momenti passati con Harry, a i giochi, le risate, i pericoli affrontati con coraggio insieme. Presi la mano di Draco e mi smaterializzai davanti a una tenda. Harry era all'esterno, una bacchetta, che non era la sua, in pugno
-Sofy- corse ad abbracciarmi mentre gli altri due uscivano dalla tenda, quando mi videro rimasero a bocca aperta. Poi Hermione lanciò un gridolino e mi abbracciò piangendo.
-mi sei mancata- le sussurrai all'orecchio. Lei rispose con un "anche tu". Poi sciolsi l'abbraccio e guardai Ron. Lui per me è sempre stato un fratello iperprotettivo. Lo abbracciai stringendolo forte e lui fece lo stesso. Mi erano mancate le sue calde braccia
Quando ci staccammo notai che Draco era rimasto in disparte sotto lo sguardo indagatore di Hermione.
-Draco è venuto con me- le dissi dando la mano al mio ragazzo. Lei addolcì lo sguardo salutandolo con la mano
-Malfoy- Harry e Ron lo chiamarono. Draco si girò nella loro direzione
-tu falla soffrire e noi ti spezziamo tutto- disse in coro mentre Hermione ridacchiava. Draco annuì, andammo tutti dentro a scaldalci.
Pensai allungo, nel letto della tenda mentre tutti erano fuori ad allenarsi. Che senso ha la vita? Per quante strade possiamo avere davanti tutte conducono a due destinazioni, bene e male, mio padre ormai era già arrivato a destinazione?
Ma si può sempre tornare indietro, tocca a noi decidere da che parte stare, quindi per lui non è ancora finita, eppure molti credono di si. Tom non ha dato mai segni, non vuole tornare sulla strada neutra come tutti noi, a lui piaceva il male, l'odio per le persone, forse è lui l'odio? Eppure conosceva l'amore, forse ha dimenticato cosa si prova... ma l'amore non si dimentica. Non si dimenticano i momenti felici, semmai cerchi di dimenticarti quelli tristi, eppure lui era il contrario, ha dimenticato tutto quello che lo faceva sentire bene, ha abbracciato il male.
-stai bene?- Harry entrò nella tenda. Aveva il viso stanco, le occhiaie sotto gli occhi ed era dimagrito
-io si, ma tu hai bisogno di una dormita- scherzai io facendolo ridacchiare -sembri la brutta copia della Ambrige- Harry rise facendo entrare anche gli altri tre incuriositi
-cosa fate?- chiese Hermione osservando Harry. Ridacchiai
-gli ho solo detto la verità, vero Harry?- lo guardai divertita mentre lui cercava di tranquillizzarsi, ma per quanto tempo non ha riso?
Quando Harry finalmente si tranquillizzò ci mettemmo tutti seduti a un tavolo
-dove saranno gli altri Orcruxs?- chiesi, i tre mi guardarono perplessi
-pensiamo siano nei luoghi a cui lui tiene tanto, per esempio il diario l'aveva il padre di Draco, l'anello era in quella casa, il medaglione nel suo luogo di prigionia- spiegò Hermione
-il serpente a Godric's Hallow.... sono tutti i luoghi che per lui hanno avuto significato- disse Harry.
-quindi uno è a Hogwarts- affermai io. Harry mi guardò stupito mentre Hermione mi guardava un po' male
-non penso sia li- esclamò lei -se tu-sai-chi...-
-il suo nome è Voldemort- disse Harry. Tutti lo guardammo con occhi spalancati, cosa aveva fatto?
Intorno alla tenda si sentirono diversi suoni di Smaterializazzione, e in un lampo io e gli altri prendemmo le bacchette
-e adesso?- sussurrai mentre una voce parlava
-uscite, avete trenta bacchette puntate su di voi- urlò la voce. Ti pare che proprio quando scappo io ci devono trovare? Guardai Draco che sudava freddo, gli presi la mano e gli baciai la fronte
-scappiamo- sussurrò Hermione. Con cura feci un buco sul tetto della tenda, mentre tutti mi guardavano
-insomma, uscite- urlò l'uomo fuori. Ci prendemmo tutti per mano e con un gesto della bacchetta saltammo fuori dal buco. Mille luci verdi e rosse ci scagliarono contro
Atterrammo poco più di 30 metri da loro e iniziammo a correre mentre lanciavamo incantesimi ai nostri inseguitori. Quando fummo circondati Hermione fece una magia su Harry mentre mi urlava
-diventate invisibili- l'ascoltai e presi Draco per mano. Per i miei amici non potevo fare nulla, erano già stati presi
-tu, come ti chiami?- chiese un uomo ad Hermione. Lei abbassò il capo
-Penelope Light- rispose infine lei. Ron era già stato portato in un posto appartato, cioè dentro un camion?
-tu mostro, come ti chiami?- chiese rivolto a Harry. Guardai il mio amico e quasi sussultai, il suo viso era informe
-Vernon Dursley- rispose Harry guardando l'uomo. L'essere che reggeva Harry era un mezzo trol, quindi capii chi avevo di fronte, ghermitori.
-qui non c'è nessun Vernon Dursley- disse un mezzo lupo finendo di sfogliare un piccolo libricino. Sanno anche leggere?
-ci stai mentendo allora- rispose con un ghigno l'uomo. Lo guardai mentre, con suo grande stupore, alzò i capelli dalla fronte del mio migliore amico, dove doveva esserci la cicatrice
-questi non li portiamo al ministero- disse infine l'uomo. Uno dei giganti fece scendere Ron dal camion e gli legarono le mani dietro alla schiena. Prima che si smaterializzassero mi attaccai alla maglieta di uno dei mezzi troll. Ci ritrovammo davanti a una villa a me conosciuta, Villa Malfoy. Io e Draco seguimmo i ghermitori che si incamminavano verso il cancello mentre una figura veniva avanti. Come non riconoscerla? Lei, dopotutto, era la donna che aveva ucciso mia madre, la donna che mi ha strappato l'opportunità di avere una famiglia. Donna... più che altro un mostro celato sotto i neri ricci
Quando fu vicina al cancello lei esclamò
-chiamate Piton-

Eravamo nella sala da pranzo, il tavolo non c'era più, tutto era stato sistemato per lasciare spazio ai prigionieri. Nella sala entrarono Narcisa e Lucius, entrambi con occhiaie e viso stanco. Sapevo che Draco stava soffrendo, lo sentivo da come tremava, sapevo anche che stava piangendo, poiché il suo viso era sulla mia spalla
Lo portai più lontano e cercai di trovare i suoi capelli per accarezzarlo
-sh- sussurrai -ti avevo detto che dovevi restare. Ma tu mi ascolti mai?- chiesi tristemente mentre lui smetteva di piangere. Sapevo che non doveva venire con me, avrebbe sofferto, ma lui mi ascolta mai? So che è debole, ma nel senso buono della frase
-no. Voglio stare con colei che amo- disse infine. Una lacrima scese sul mio viso, perché la mia testa è sempre così dura? Draco non doveva venire con me, lo dovevo capire, cazzo che situazione
-portateli nelle celle insieme agli altri- ordinò Bellatrixs guardando Hermione
-dobbiamo parlare da donna a donna- sputò. La guardai inorridita al solo pensiero di lasciarla li con lei
-Draco- sussurrai nell'orecchio del ragazzo -vai a liberare Ron e Harry, poi torna qui. Mi raccomando sta attento- dopo dieci secondi rimasi sola nella stanza. Bellatrixs era sopra Hermione e la torturava
-dove avete preso la spada- urlò isterica la mangiamorte
-non l'ho presa io- pianse Hermione. Dovevo fare qualcosa, ma non so cosa.
-Crucio- urlò la "donna", ma non le provocò alcun dolore. Guardai il suo polso, il bracciale che le avevo regalato brillava, ma Bellatrixs era troppo distratta per accorgersene.
Continuò così per due minuti
-hai rotto il cazzo. Expulso- urlai alla mangiamorte che aveva scritto sul braccio di Hermione "mezzosangue"
La mangiamorte urlò quando sbatte la schiena al muro. Contemporaneamente salirono le scale Harry, Ron e Dobby
Levai un secondo la trasparenza a Draco per vedere dove stava. Era vicino a Dobby, lo resi di nuovo trasparente e presi Hermione trascinadola lontano, Harry mi aiutò e insieme dammo la mano all'elfo
Ci smaterializzammo mentre Bellatrixs urlava dal dolore e i genitori di Draco entravano nella sala

Atterrai sulla sabbia di una spiaggia. Ero di nuovo visibile e mi guardai intorno. Dobby dava pacche sulle spalle a Harry, Ron e Hermione si abbracciavano. Qualcuno mi cinse la vita con due braccia forti, mi girai e cominciai a baciare Draco
-non qui sulla spiaggia- rise Ron mentre tutti ci guardavano ridendo
-ahah, divertente- risposi. Mi alzai andando verso Harry, era seduto e guardava il mare
-cos'hai?- gli chiesi sedendomi accanto a lui.
-non so cosa pensare su tuo nonno Sofy. È nato a Godric's Hallow, da ragazzo era amico di un uomo che poi sconfiggerà, voleva conquistare il mondo con lui, "per il bene superiore"- disse facendo le virgolette
-tutti noi abbiamo bene e male dentro di noi sai? Ma tutti dobbiamo fare delle scelte, lui alla fine ha scelto di stare dalla parte dei più deboli, ha scelto di proteggere i babbani. Non importa quello che ha fatto da giovane, lui è cambiato, lui combatteva per il nostro stesso motivo, voleva sconfiggere il Signore Oscuro. Non lasciare che gli altri ti trascinino in quello che trovi non possibile, non lasciare che i tuoi ricordi di lui vengano influenzati- gli diedi un bacio sulla guancia prima di alzarmi

[Eccomi, un nuovo capitolo per voi. Cosa ne pensate? Dobby non è morto perché non l'ho mai accettata questa realtà. Quindi lui vive. Commentate e votate. Ciaoo]

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