Capitolo 28

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Ron piangeva, ancora, la morte del fratello. La sua famiglia era distrutta, George più di tutti.

Mi avvicinai a George, aveva il viso e gli occhi rossi, le lacrime non accennavano a smettere di scendere. Era distrutto, infondo una parte di lui era andata via...

-shh- lo abbracciai stringendolo. Lui ricambiò la stretta piangendo sulla mia maglietta. Odiavo vedere la gente a cui volevo bene in questo stato... ma odiavo di più quello che era successo a Fred... lui non meritava la morte...

-perché è morto? Perché lui? Perché le persone migliori se ne vanno sempre?- chiese tra i miei capelli

-quando sei in un campo di fiori, quale fiore prendi?- gli chiesi dopo un po'. Lui ci mise del tempo a rispondere, forse per lo stupore della mia domanda

-il più bello tra tutti- rispose dopo poco. Annui accarezzandogli i capelli

-esatto. Vedi... le persone buone, gentili, meravigliose... non meritano di stare in questo mondo. Questo mondo è pieno di spine George... e ora Fred è solo tra i fiori- risposi cercando di fargli capire il significato della mia domanda

-forse starà facendo degli scherzi anche a Gesù- cercai di fare una battuta.... -scusa... era squallida-

George fece un piccolissimo sorriso, impercettibile. Mi ringraziò per poi andare via.

Guardai ancora una volta Fred... anche io sentivo una specie di vuoto dentro... quel vuoto che ormai mi faceva sempre compagnia.

Chiusi gli occhi ricordandomi i momenti migliori passati con Fred... non erano pochi come immaginavo

Girai lo sguardo, sentivo che qualcosa, oltre alla morte di Fred, non andava.

Lo stomaco mi si chiuse... Lupin e Tonks erano stesi l'uno accanto all'altro, le mani si sfioravano a vicenda

Le lacrime iniziarono a scendere lungo il mio viso, anche loro erano andati per proteggerci...

Harry si avvicinò e mi posò una mano sulla spalla. Lo guardai, e solo quando i nostri occhi si incontrarono capimmo. Capimmo che dovevamo sacrificarci per il bene degli altri. Dovevamo, come Fred, Lupin, Tonks e tutti gli altri.

Harry mi prese la mano. La strinsi facendogli capire che io c'ero, c'ero sempre stata per lui... per il mio migliore amico

Ci guardammo per un secondo, ma bastò quel secondo per farmi capire che lui doveva uscire da lì. Annuii piano per non far vedere agli altri, poi incominciai a camminare verso l'uscita della sala

Molte persone si voltarono al nostro passaggio regalandoci sorrisi. Cercai di ricambiarli senza ottenere buoni risultati

Harry camminava a testa china, pensieri molto profondi gli attraversarono la mente, poi, come un fulmine, un'immagine mi fece cadere a terra

Piton aveva gli occhi pieni di lacrime, il sangue gli scendeva dallo squarcio che aveva sul collo

-prendila- ordinò Piton con le sue ultime forze. Un'unica lacrima gli rigò la guancia destra. Harry la prese in una fiala dategli da Hermione
-guardami- disse ancora a Harry. Quest'ultimo si girò verso l'ex preside di Hogwarts, occhi verdi dentro occhi neri
-hai gli occhi di tua madre- disse prima di esalare l'ultimo respiro

Con un gran respiro ritornai alla realtà, quel ricordo era ancora vivo nella mia testa, e so per certo che non potrò mai dimenticarmi il viso di Piton

Harry mi aiutò a rimettermi in piedi sotto lo sguardo preoccupato delle persone che vi guardavano

Con un cenno del capo lo sguii fino alla grande porta della Sala Grande. Uscimmo senza dare spiegazioni

Il castello era... distrutto. Molti Gargoyle giacevano a terra in tanti pezzi di cemento, alcuni di loro ancora si muovevano. I pezzi di vetro che una volta componevano le finestre giacevano a terra come polvere luccicante. Alcune colonne e alcuni muri erano stati distrutti. L'unica cosa ancora intatta erano i muri portanti del castello.

Guardai Hogwarts, la mia seconda casa, con un pizzico di nostalgia. Si, nostalgia mi mancavano i momenti in cui passeggiavo nei corridoi ancora intatti, mi mancava chiacchierare con Nick-Quasi-Senza-Testa e, soprattutto, mi mancava parlare con mio nonno nel suo ufficio mentre gli altri dormivano tranquillamente mei propri letti... Mi mancava la ''normalitá" che per un pó di tempo si era creata

Harry mi guidava tra i corridoi della scuola, e non ci misi molto a capire dove voleva andare

Mi lasciai guidare dal mio amico, troppo stanca per parlare

La conversazione avuta con mia madre mi aveva sfinita mentalmente... Realmente sfinita.

Il gargoile di pietra che prima sorvegliava la scala che conduceva alle scale per arrivare in presidenza era a terra. Ancora muoveva le zampe posteriori staccate dal corpo

-saliamo- disse Harry. Feci cenno con la testa di si e lui incominciò a salire.

Guardavo il pavimento cercando di riassumere la serata trascorsa troppo velocemente... In prima cosa la conversazione con mia madre... Mi aveva realmente innervosita. Avrà avuto le sue ragioni, si, ma non penso che abbandonare la propria figlia sia giusto... E per di più si è finta morta per tutto questo tempo...

In seconda cosa la scoperta di mia nonna, anche lei come mia madre...

In terza cosa la morte di Fred che ha lasciato un gran vuoto in tutti noi...

La quarta cosa la morte di Tonks e Lupin

E per ultima cosa la morte di Piton

-Harry, cosa fai?- chiesi quando vidi Harry mettere la lacrima dentro il pensatoio di mio nonno

-vieni- Harry mi tese la mano. La presi e immergemmo le teste nell'acqua

Atterrammo su un campo giochi. Due bambine giocavano sull'altalena e un bambino le guardava da dietro una siepe. Curiosa di scoprire che fosse mi avvicinai e mi immobilizzai appena mi accorsi chi era
Piton aveva i capelli neri non tagliati, aveva una camicia e dei pantaloni orrendi e sulla camicia portava una giacca troppo grande, forse per coprire la cosa orrenda che portava sotto
Guardava la più piccola delle due con desiderio, come volesse dirle qualcosa ma non poteva...
-Sofy... Quella è mia madre- sussurrò Harry avvicinandosi alla bambina con i capelli rossi
-guarda Tunia, guarda cosa so fare-
-no Lily-
Ma ormai la bambina dai capelli rossi si buttò dall'altalena e atterrò delicatamente sul terreno
-Lily- Petunia scese dall'altalena
-mamma ti aveva detto di non farlo- la rimproverò mentre Lily rideva
-dai Tunia- raccolse un fiore da terra -guarda- quando Lily aprì la mano il fiore apriva e chiudeva i petali delicatamente
-smettila- urlò Petunia. Lily richiuse la mano facendo cadere il fiore
-mica ti fa male-
-ma... Come fai?- chiese poi guardando la sorella
-lo so io- Piton uscì da dietro la siepe
Petunia urlò, poi corse a nascondersi dietro il palo di ferro dell'altalena. Lily invece rimase dov'era, spaventata e curiosa
-e cosa sarei?- chiese guardando Piton
-una strega- sorrise questo. Lily sembrò offesa
-non è una cosa carina da dire- rispose la rossa andando verso la sorella
-no, aspetta- sul viso di Piton comparve la solita espressione da noi conosciuta bene

[Hey ragazzi, scusate se è corto ma volevo aggiornare

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