7. COMPORTAMENTI SBAGLIATI

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Iris era quasi sempre china su di un tomo pesantissimo, aveva intenzione di leggere tutti i libri della biblioteca.
Le piacevano da impazzire, soprattutto quelli più antichi, perciò passava le sue giornate lì dentro.
Nonostante il fatto che fosse l'unica femmina presente in casa, veniva trattata sempre con il dovuto rispetto anche se, a volte capitavano spiacevoli inconvenienti.
Un giorno i ragazzi decisero di bere qualche birra in più del solito durante la cena, ridevano e facevano battute orrende praticamente da tutta la sera.
Iris, che aveva ormai finito di mangiare, cominciava a stufarsi dei loro comportamenti così, decise di andarsene in camera sua.
<< Ragazzi, io vado in camera mia. Buona continuazione. >>
Disse alzandosi dal suo posto e facendo per salire le scale ma, in due falcate, Seth la raggiunse e la afferrò per un polso.
<< Dove credi di andare Iris? >>
La guardò con una strana luce negli occhi, " L'alcool gli ha dato alla testa, non ci sono dubbi." pensò Iris.
<< Ve lo ho appena detto Seth, vado in camera mia. >>
<< No, hai capito male mia cara. Tu starai qui con noi e ci farai divertire. >>
Il ragazzo fece "scivolare" una mano sulle natiche di Iris che, prontamente si difese tirandogli un perfetto gancio destro. Se lo era meritato!
Seth barcollò all'indietro tenendosi il naso sanguinante, mentre gli altri due si sbellicavano dalle risate.
Il ragazzo di colore però riprese in un attimo e ringhiò in direzione di Iris, sollevò una mano e si preparò a tirare un grosso schiaffo. I due seduti al tavolo scattarono in piedi, Aidan fu più rapido e si frappose tra Iris e Seth.
Aidan puntò i suoi occhi verdi in quelli scuri dell'amico, si guardarono per un tempo indefinito e poi, Seth se andò al piano di sopra.
Riddick invece, stava ancora ridendo.
<< Non c'è un cazzo da ridere Riddick. >>
Sbottò furiosa la ragazza e senza badare a nessuno, corse al piano di sopra e si buttò sul letto esausta.
Sapeva che Seth non era in sé e che vivere con tre uomini non era facile ma, sapeva anche che l'indomani lui si sarebbe fatto perdonare.
Lì, su Emos Primo, stava benissimo non aveva di che lamentarsi ma...gli mancava da morire il suo pianeta.
Voleva rivederlo, tornare al suo palazzo, badare alla metà che era rimasta del suo popolo, poter fare un degno funerale ai suoi genitori e...basta, aveva deciso. Sarebbe tornata al suo pianeta che Riddick volesse o meno.
Intanto, al piano di sotto, Riddick stava pensando che nonostante il suo carattere la ragazza sapeva difendersi bene. Ovviamente non avrebbe mai permesso a Seth di tirare quello schiaffo, non sapeva nemmeno lui perché ma...sentiva che doveva proteggerla a tutti i costi e non era a causa del pagamento che lei gli doveva, di questo ne era sicuro. C'era qualcos'altro, forse si era...affezionato? No, non doveva ricaderci...era già successo una volta e alla fine ci era rimasto troppo male, tanto da non riprendersi più.

Il giorno dopo, mentre Seth e Aidan erano in giro per comprare un pò di attrezzi da lavoro, Iris e Riddick erano rimasti a casa.
Erano entrambi seduti sul divano del salotto, Iris era intenta a leggere mentre Riddick, stava guardando con attenzione qualcosa servendosi di un aggeggio simile ad un tablet di cui la ragazza non capiva niente.
La bella Custode, colse al balzo il momento di solitudine per parlare con lui.
<< Dobbiamo restare qui ancora per molto? >>
Il Furiano alzò lo sguardo dall'aggeggio e guardò Iris che, aspettava abbastanza impaziente mente una risposta. "Ora si dimenticava pure di quelli che li inseguivano?" pensò lui.
<< Se hai intenzione di farti catturare e poi sposare quello, accomodati. Io non ci tengo a farmi torturare e rinchiudere di nuovo in una lurida prigione. >>
Iris, ormai stanca delle solite rispostacce seccate del killer, strinse i pugni, si alzò e si posizionò di fronte a lui, allungò un braccio e lo guardò con aria di sfida.
<< Bene, allora ridammi la collana che me ne vado. >>
Riddick ghignò maliziosamente, si tolse gli occhialini, si alzò in piedi e la fissò dritto negli occhi. Non voleva che lei se ne andasse, non voleva che sposasse Viktor ma, non glielo avrebbe mai confessato.
<< Hai problemi di memoria o lo fai apposta? Prima devi pagarmi Custode. >>
Disse scendendo lentamente l'ultima parola e se proprio doveva andare così, doveva almeno prendersi ciò che gli spettava di diritto.
Vide chiaramente gli occhi della ragazza lampeggiare di rabbia, probabilmente lo avrebbe strozzato a mani nude se ne avesse avuto l'occasione.
<< Non me ne frega un cazzo! Io voglio tornare al mio pianeta, devo governare il mio popolo! Se tu non hai problemi di questo genere, sono affari tuoi. Perciò ora la collana, grazie. >>
Urlò in preda ad una crisi di nervi, tendendo sempre di più la mano verso l'uomo che la fissava serio.
<< Ho detto di no. >>
Iris non ci vide più, estrasse il suo pugnale e senza pensarci due volte attaccò il Furiano, cercando di prendergli la collana.
Lui le bloccò un polso e schivò per un pelo una pugnalata che, sarebbe arrivata dritta sul suo zigomo, le attorciglò il braccio dietro la schiena e la immobilizzò, facendola gemere per il dolore. "Grosso sbaglio" pensò il Furiano.
<< Primo, non provare mai più ad urlarmi in faccia; Secondo, non me ne frega un cazzo del tuo popolo; Terzo, abbiamo un conto in sospeso e Quarto, fa pure i bagagli e vattene se ne hai il coraggio. >>
Le sussurrò tutto questo in un orecchio, stringendo sempre di più la presa sul suo braccio e puntandole uno dei suoi pugnali ricurvi alla gola.
La ragazza non fiatò, gemeva soltanto per il dolore al braccio e tremava leggermente per la paura che Riddick avesse potuto ucciderla. Infondo, non ci avrebbe messo nemmeno un secondo a farla secca.
Appena l'uomo mollò la presa, Iris si fiondò fuori dalla villa e calde lacrime sgorgarono dai suoi occhi. Le mancava così tanto il suo pianeta, la sua casa.
Un urlò straziante squarciò la serenità del posto, Iris si era lasciata andare e aveva espresso tutta la sua frustrazione in quel modo. Non capiva perché quello stupido Furiano doveva comportarsi così, molto probabilmente era il suo carattere, oppure aveva semplicemente bisogno di farsi una bella scopata con qualcuno che di certo, non era lei.
Aidan, che era appena tornato, corse nella direzione in cui aveva udito un urlo che lo fece rabbrividire. Si guardò intorno con l'intento di capire se stesse succedendo qualcosa ma, non vide nulla se non la piccola Iris in piedi davanti ad un cespuglio di rose rosse. Le andò vicino e le poggiò una mano sulla spalla, la ragazza sussultò ma si tranquillizzò subito appena video di chi si trattava.
<< Tutto bene Iris? >>
<< Si...tutto bene. >>
Aidan aveva capito che c'era qualcosa che non andava, gli occhi della ragazza erano rossi e gonfi, come se avesse appena smesso di piangere e poi, quell'urlo...
<< E...cosa mi dici dell'urlo che ho appena sentito? >>
La ragazza non poté fare altro che arrossire, aveva fatto una perfetta figuraccia con Aidan.
<< I-io...beh...dannazione non lo sopporto più! >>
<< Oh, parli di Riddick. >>
<< Già... >>
Raccontò tutto l'accaduto al ragazzo, pregandolo di non dire nulla al killer che, in quel caso, non le avrebbe di sicuro risparmiato la vita.
Aidan non si stupì dell'atteggiamento freddo che Riddick le stava riservando, sapeva bene che quando faceva così era perché si stava affezionando a lei, lo conosceva bene.
Era stato così anche quando salvò loro due, si comportava malissimo con tutto l'equipaggio di cui facevano parte ma poi, si innamorò della capitana che sfortunatamente morì per mano di un vile traditore. Da quel momento il Furiano divenne ancora più gelido e non si affezionò più a nessuno, era già tanto se trattava bene loro.
Raccontò questa cosa alla ragazza che rimase piacevolmente stupita, non avrebbe mai creduto che Riddick potesse innamorarsi di qualcuno, mai.
<< Vedrai, gli passerà. >>
Disse infine il ragazzo, Iris annuì e appoggiò il capo sulla spalla di lui che le accarezzò la testa dolcemente. Aidan si era rivelato molto dolce e sensibile, era buono e Iris sentiva di provare qualcosa per lui, come lui lo sentiva per lei. Ma non erano però le stesse sensazioni che provava quando Riddick le stava vicino, quelle erano tutta un'altra cosa.
Per quanto lo odiasse, sapeva che ne era fortemente attratta, soprattutto quando la guardava con quei suoi bellissimi occhi.
Cercò però di cambiare pensieri e di godersi il bellissimo tramonto che, dava spettacolo di fronte a loro.
Infondo, non sapeva se lei per lui era solo un "pagamento", perciò non doveva illudersi.
Quando rientrarono a casa era ora di cena, Iris preferì non cenare per non vedere la faccia da schiaffi del Furiano e se ne andò in camera sua.
Afferrò un libro e si sdraiò sul letto, respingendo varie volte i sintomi della nausea.
Dopo un oretta circa, sentì bussare alla porta e pochi secondi dopo, Aidan fece il suo ingresso con in mano un vassoio pieno di cibo, andò a sedersi accanto a lei e poggiò il tutto sul comodino accanto al letto.
<< Dovresti mangiare qualcosa Iris. >>
Lei guardò il vassoio e la nausea tornò a farsi sentire, non le andava proprio di mangiare in quel momento.
<< Ehm...grazie Aidan, sei molto gentile ma...non ho fame stasera. >>
Il ragazzo la guardò preoccupato ma, intuì subito la ragione di quell'inappetenza.
<< Se è per quello che è successo oggi, non devi...>>
Iris lo interruppe subito, non voleva che Aidan pensasse che fosse una debole e che Riddick contasse tanto da non farla mangiare.
<< No, tranquillo va tutto bene. È solo che non ho appetito, può capitare no? >>
La ragazza sorrise ad Aidan che la guardò scettico ma poi, ricambiò il sorriso, riprese il vassoio e fece per uscire dalla camera.
<< Beh, se ti serve qualcosa non esitare a chiamarmi ok? >>
<< D'accordo, grazie di tutto Aidan. >>
Il ragazzo uscì definitivamente dalla stanza, lasciando Iris sola con il suo libro. Posò il vassoio, ancora pieno, in cucina e poi, tornò dagli altri.
Si sedette a tavola e fissò Riddick che nel frattempo, cenava come se nulla fosse successo.
<< Iris non vuole mangiare, è a digiuno da stamattina. >>
Disse usando un tono di voce alto, di modo da farsi sentire dal Furiano che era del tutto indifferente al discorso digiuno. Fece un'alzata di spalle e continuò a mangiare. Aidan non poté fare nulla, aveva detto a Iris che avrebbe fatto finta di niente e di certo non poteva mancare alla promessa ma, il comportamento di Riddick verso quella ragazza lo faceva imbestialire...come poteva trattare così un angelo del genere?
La cena terminò nel silenzio, dopo aver sbattuto le posate nel piatto, il killer si alzò da tavola e raggiunse la camera di Iris che, si trovava proprio di fronte a quella di Aidan.
Quel ragazzo non gliela raccontava giusta, si preoccupava troppo per lei, la difendeva, ci scherzava...e molto probabilmente se ne era anche infatuato, quello stupido.
Aprì la porta ed entrò, lì dentro c'era un forte odore di vaniglia e una fioca luce proveniente da una piccola abat jour, illuminava il viso di Iris assorto in una lettura di un enorme libro antico.
La ragazza non si premurò neppure di alzare lo sguardo verso di lui, sapeva benissimo chi era e non ci teneva a dargli importanza.
Riddick si sedette affianco al letto e si tolse gli occhialini, si morse un labbro per quello che vide: una vestaglia in seta rosa copriva il corpo di Iris fino a metà coscia, era praticamente trasparente perciò le si intravedeva l'intimo di pizzo bianco.
<< Rivuoi la collana? -Disse all'improvviso.- Allora pagami, io non faccio favori per ricevere nulla in cambio. >>
La ragazza voltò il viso verso Riddick e lo guardò con rabbia.
<< Sai che ti dico? Tienitela pure quella collana, tanto senza di me non potrai ricavarne nulla. >>
<< E così, vuoi and...>>
All'improvviso Iris chiuse il libro sbattendola forte e si alzò in piedi.
Guardò il Furiano dall'alto e si avviò verso la porta.
<< Io non mi faccio scopare dal primo che passa e tanto meno da uno, che mi tratta come se fossi meno di niente. >>
La bella Custode uscì dalla stanza e raggiunse il balcone, lasciando il Furiano seduto nella camera e con una frase sospesa nell'aria.
Da lì poteva vedere molti pianeti, tra cui il suo: Argon. Gli vennero in mente tutti i momenti passati lì, nel suo palazzo, con i suoi genitori, ad aiutare il suo popolo. Tutti l'amvano e sapevano che, presto, avrebbe preso il posto di suo padre. Non era lontano da Emos Primo e lei, non voleva nient'altro se non andare a vedere come stava il suo popolo.
Non fece in tempo però a pensare a nulla di più che, si sentì sollevare da terra.
<< Lasciami subito! >>
Ordinò Iris, quando si accorse di chi l'aveva presa in braccio.
Riddick la riportò nella sua camera, ignorando gli insulti e i calci che la ragazza gli riservava.
Entrò, chiuse a chiave la porta, spense l'unica luce che c'era e costrinse la ragazza sul letto, bloccandola col suo possente corpo.
<< Non sai che è maleducazione andare via mentre qualcuno sta parlando? >>
La frase gli uscì in un ringhio ma, la ragazza non si fece scalfire e cercò di liberarsi.
<< E tu sei sleale, giochi al buio. >>
Lui sorrise sapendo che lei non poteva vederlo, si avvicinò alla gola di Iris e ne insipirò il profumo, poi scese e fece lo stesso nell'incavo dei seni.
Lei sussultò sentendo il naso del killer praticamente infilato in mezzo al suo seno ma, non poteva fare nulla, l'imponente fisico di lui la imprigionava, non c'erano vie di fuga, per ora.
<< Non avrai paura spero...>>
<< No, semplicemente sei più avvantaggiato di me. >>
<< Già, lo sono. >>
Non fece nemmeno in tempo a finire la frase che, la ragazza riuscì a liberare un braccio e gli mollò uno schiaffo in piena guancia sinistra.
Il killer si bloccò, mai una donna lo aveva fatto dannare così tanto.
<< Ora stai esagerando Iris. >>
La guardò in viso e notò lo sguardo rabbioso di lei, aveva una voglia immensa di prendersi quel corpo da dea ma, cercò di contenersi.
<< Ah, io starei esagerando? Mi dispiace Riddick ma, non mi dono a uno che non gliene frega niente di me. >>
Riddick aggrottò le sopracciglia...e così, era questo che pensava?
<< E chi l'ha detto che non mi importa nulla? >>
Le sussurrò a un millimetro dalle sue labbra.
<< Bugiardo. >>
Il Furiano non rispose, lasciò la presa e se ne andò nella sua stanza.
A lui importava, gli importava di lei ma...a lei importava di lui?
Le aveva fatto capire che gli importava con quella frase, ma lei non gli credeva, non si fidava. Dopo tutto quello che aveva fatto. Quella notte Riddick non riuscì a dormire, era furioso con quella sciocca Custode, come poteva dargli del bugiardo?
Iris, invece, pensò che il killer aveva proprio una bella faccia tosta, era addirittura arrivati a questo per poter godere di lei? Eh no, ora era veramente troppo.

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