2. L'UNICA POSSIBILITÀ

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Iris però non era una semplice principessa, lei era speciale: veniva chiamata "Custode", ovvero colei che custodiva i quattro leggendari mostri della natura. I capelli bianchi ne erano il simbolo.
Questi mostri, erano stati rinchiusi milioni di anni fa in una grotta sotterranea, al centro di questa grotta c'era un portone che se aperto, avrebbe permesso ai mostri di uscire e di scatenare il finimondo con i loro poteri naturali: l'acqua, il fuoco, la terra e l'aria.
Iris era l'unica che aveva il potere di aprire quel portone, solo lei poteva recarsi nella grotta, mettersi di fronte al portone, prendere la collana che aveva al collo e poggiarla sulla testa, questa si sarebbe trasformata in una splendida tiara elfica che terminava con una goccia sulla fronte; la goccia avrebbe dovuto poggiare proprio sul simbolo azzurro e a quel punto, una forza immensa si sarebbe impadronita di lei, il portone poteva essere aperto e i mostri potevano essere comandati a suo piacimento.
Ma, non era tutto così facile. Nascosto da qualche parte ad Argon, c'era un libro molto antico che veniva chiamato " Il Libro dei Custodi": esso rivelava come e quando il Custode poteva liberare i mostri, se non venivano seguite le sue regole, la pena era la morte.
<< Cosa sei venuto a fare qui? >>
Chiese dura la ragazza che, sembrava tranquilla ma era pronta a scattare se ce ne fosse stato bisogno.
Riddick non rispose e cominciò a girare piano intorno a lei, guardandola dalla testa ai piedi, immergendo il naso nei suoi capelli e aspirandone il profumo, sapevano di menta fresca, "Delizioso" pensò il killer.
Iris, intanto, sussultava ad ogni passo che il Furiano faceva, non sapeva che intenzioni avesse e questo le faceva molta paura. Ma nonostante ciò, non aveva intenzione di arrendersi.
<< Ti ho fatto una domanda. >>
La sua voce era carica di tensione, non sapeva che fare, così si limitò a stringere sempre di più l'elsa del pugnale. Riddick continuò a non rispondere, infondo non era obbligato a farlo e poi, era da tanto tempo che non si dedicava ad una donna.
Si risistemò di fronte ad Iris che, non poté fare a meno di perdersi in quegli occhi strani ma bellissimi, dentro poté leggerci un sacco di cose: coraggio, sofferenza, tristezza, rabbia, odio e...sensualità. Quando riemerse dal profondo di quelle iridi, si accorse che erano rimasti soli in quella strada e che lui le avrebbe potuto fare qualsiasi cosa, infondo non lo conosceva e lui non si faceva scrupoli ad uccidere qualcuno. Ma Iris, non avrebbe mai permesso che un pazzo fuori di sé uccidesse la sua gente, la sua famiglia o lei stessa. Perciò, l'istinto le suggerì di attaccare l'uomo che si trovava di fronte a lei.
La cosa più sbagliata che potesse fare.
Estrasse il pugnale dal fodero e tentò di trapassargli il petto, ma lui si scansò immediatamente, come se già sapesse del suo attacco e lei riuscì, per pura fortuna, a ferirgli un braccio.
Tornarono nella posizione iniziale, Riddick guardò il suo sangue sgorgare dalla ferita e poi rivolse lo sguardo verso Iris che, tremò per la paura. "Oh merda." pensò la ragazza.
Il bel Furiano assottigliò lo sguardo e poi, in esattamente due secondi, afferrò la ragazza per i polsi, la sbattè contro al muro e premette il suo possente corpo contro quello di Iris, impedendole qualsiasi via di fuga.
I loro nasi si toccavano, Iris poteva avvertire molto chiaramente il fiato caldo di lui sulle sue labbra, chiuse gli occhi e voltò la testa di lato.
<< Queste cose non funzionano con me, dovresti saperlo visto che mi conosci così bene. >>
La ragazza era terrorizzata e affascinata allo stesso tempo, quell'uomo bellissimo avrebbe potuto farla fuori in cinque secondi.
Prima che lui potesse farle qualsiasi cosa però, udirono delle forti esplosioni in lontananza. Riddick la lasciò immediatamente e guardarono entrambi dalla parte in cui proveniva il fracasso.
Iris avvertì il suo simbolo bruciare e capì subito di chi si trattava: Darkbreath. Costoro, erano gli acerrimi nemici della famiglia di Iris, erano un popolo di uomini particolari: erano grossi il doppio di un normale essere umano, erano due volte più forti ed erano anche molto bravi con la tecnologia. Il loro capo si chiamava Viktor e aveva una particolarità in più di tutti gli altri: gli bastava agitare di poco le mani e chiunque o qualunque cosa avesse davanti, veniva tramutata in pietra.
Abitavano sul pianeta Venom, lo si riconosceva per il particolare colore rossiccio e l'enorme quantità di tecnologia.
Questi esseri, bramavano il potere più di qualsiasi altra cosa, perciò cercavano di catturare Iris, per liberare i mostri, controllarli e diventare così i padroni indiscussi dell'universo.
Iris era in pericolo, se l'avessero trovata sarebbe stata la fine per tutti.
La bella Custode, si sforzò di pensare a qualcosa per impedire ai Darkbreath di creare il caos e per fortuna...le venne un'idea.
<< Riddick devi farmi un favore! >>
Esclamò, guardando il Furiano. Lui si voltò verso di lei e alzò un sopracciglio.
<< Devo? >>
Chiese alquanto infastidito, nessuno poteva dargli ordini.
Iris fece qualche passo verso di lui e più seria che mai, cercò di convincerlo. Sapeva che non poteva fidarsi ma, non aveva altra scelta.
<< Ho bisogno che tu mi scorti a palazzo, dalla mia famiglia e...che custodisca questa collana che, mi ridarai quando ci rivedremo. Ti pagherò la cifra che chiederai, sei la mia unica possibilità. >>
Il killer, senza preoccuparsi di chiedere nulla sulla situazione della ragazza, abbassò gli occhi sulla collana e poi, tornò a guardare lei.
<< Perché dovrei accettare? I soldi non mi interessano. >>
Rispose duro. Iris si vide persa, non sapeva più come fare. Se i soldi non gli interessavano, allora cosa poteva dargli?
Altre esplosioni fecero voltare i due, Iris guardò Riddick supplichevole.
<< Ti darò ogni cosa che tu chiederai.>>
Il killer ci riflettè un attimo e poi, si rimise gli occhialini neri e il mantello marrone, afferrò Iris per la mano e cominciarono a correre verso il palazzo.
Uscirono dal vicolo ed entrarono nella città, Iris dava le indicazioni e Riddick tentava di proteggere entrambi.
<< A destra, va a destra! >>
Urlò la ragazza, proprio mentre due Darkbreath li stavano per attaccare.
Riddick tirò subito fuori i suoi pugnali ricurvi e colpì contemporaneamente i due soldati, uccidendoli. Poi, riprese la mano di Iris e ripartirono sempre più veloci.
Uccisero insieme altri due uomini e poi, finalmente, arrivarono al palazzo.
Entrarono e si fermarono nell'atrio, stanchi per la corsa e le lotte.
Dopo un attimo concesso per ritornare a respirare, Iris si fece seria.
<< Cosa ti devo? >>
Il bel killer ghignò e si avvicinò a lei tanto da far toccare i loro nasi, scese con il suo fino a sfiorare il collo della ragazza, lo annusò beandosi di quel dolce profumo alla vaniglia e poi, lo baciò delicatamente. Iris era rigida, totalmente sconcertata...ma che diamine stava facendo?
Le guance le si colorarono di rosso quando, avvertì il respiro caldo di Riddick sul suo orecchio.
<< Una notte insieme. >>
Le sussurrò sensuale e poi, dopo che ebbe tolto la collana dal collo della ragazza, si dileguò come se nulla fosse, lasciando Iris imbambolata nell'atrio.

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