14. LO SCONTRO FINALE

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Dopo una ventina di minuti, arrivarono di fronte ad una vecchia casa abbandonata.
<< È lì dentro. >>
Viktor si diede il cambio con l'omone e afferrò Iris per i polsi, la spintonò verso la casa e insieme entrarono.
Riddick ringhiò, si dimenò, tirò calci e testate ma...niente, lei era lì dentro con quel verme e lui non poteva farci niente. Per fortuna, se così si poteva dire, dopo circa cinque minuti uscirono dalla casa.
Viktor teneva stretto in una mano il libro ed Iris presentava un grosso livido sulla guancia sinistra. Il bel Furiano se ne accorse e, senza esitazioni, sputò addosso a Viktor.
<< Appena riuscirò a liberarmi da questi bestioni, sappi che ti ucciderò in modo lento e doloroso. >>
Viktor lo ignorò e diede un forte strattone ad Iris per farla fermare.
<< I mostri sono nel palazzo, forza andiamo. >>
Tutti si misero nuovamente in marcia, mentre camminavano Riddick guardò Iris e le mimò un "Stai bene?", lei annuì solamente e sorrise debolmente al killer, lui ricambiò e mimò un "Ti amo", lei rispose "Anche io".
Arrivarono al palazzo stanchissimi, persino gli uomini di Viktor avevano il fiatone. Entrarono e lo trovarono esattamente com'era l'ultima volta, si appostarono in mezzo all'entrata e poi, Viktor afferrò Iris per i capelli.
<< Forza Custode, fa le "magie" che devi fare e portaci dai mostri, o lui muore. >>
La ragazza urlò per il dolore, Viktor tirava sempre di più fino a che Riddick non riuscì, per un fugace secondo, a liberarsi e gli sferrò un pugno in faccia, poi venne subito ricatturato e il solito coltellaccio gli fu puntato alla gola.
Iris lo guardò con tristezza, si fece passare il libro e cominciò a leggere.
Pochi secondi dopo, una sottospecie di ascensore di cristallo apparve davanti a loro: era molto pulito, capiente e luminoso. La Custode fece segno a Viktor di entrare e lui, non se lo fece ripetere due volte...la trascinò con sé dentro l'ascensore e dopo che tutti furono dentro, questo si mosse portandoli sotto terra.
Si fermarono in una grotta fredda e molto umida, ogni cosa che c'era li dentro sembrava fatta di cristallo ed era molto luminosa, come l'ascensore.
Sembrava una grotta divina, creata da un Dio o qualcosa del genere.
Un enorme portone fatto di zaffiro e con le rifiniture in argento, si ergeva in tutto il suo splendore in mezzo ad essa.
Viktor si avvicinò al portone e lo sfiorò con le dita, i suoi occhi erano socchiusi per la troppa luce ma il suo viso, mostrava chiaramente lo stupore e l'incredulità di trovarsi li.
<< Ci siamo...-sussurrò, spostando poi lo sguardo su Riddick.- Perquisitelo, in fretta. >>
<< NO! >>
Urlò Iris quando vide una decina di uomini accanirsi sul Furiano. La collana era l'unica cosa che Viktor non aveva e se l'avesse trovata...ma non riuscì a finire il pensiero che...
<< Capo, ho trovato questa. >>
<< Perfetto, bravo Omar. >>
L'omone reggeva tra le dita la splendida collana in argento di Iris, Riddick guardò la scena senza poter fare nulla.
Viktor afferrò il ciondolo e lo portò da Iris.
<< Sai, è per questo che non ho mai ordinato di farlo uccidere. Sospettavo che l'avesse lui, ma non ne ero mai del tutto sicuro. Ora però, non mi serve più giusto? >>
<< No! Non farlo ti prego, non farlo! >>
Iris singhiozzava come mai aveva fatto fino a quel momento, Viktor rise di cattiveria e poi le porse la collana.
<< Allora forza, fa quello che devi fare. >>
La Custode lo guardò con odio, si asciugò le lacrime e poi prese a leggere il libro.
All'improvviso Riddick la vide impallidire, la ragazza portò una mano ad asciugare la fronte dal sudore freddo e poi si schiarì la voce.
<< Qui c'è scritto che non posso aprire il portone fino al compimento dei 25 anni. >>
<< Se no...? >> Chiese, anche lui leggermente più pallido.
<< Morirò. >>
Riddick si mosse nervosamente e fissò Iris, Viktor invece aggrottò le sopracciglia.
<< Beh...non me ne frega un cazzo, apri quel fottuto portone! >>
<< NON POSSO! >>
Viktor indispettito, fece un cenno con la testa e subito, l'omone vicino a Riddick infilò lentamente la lama delle coltellaccio nel suo fianco destro, i gemiti di dolore del Furiano erano troppo per Iris.
Una cascata di sangue cominciò a uscire dalla ferita, sporcando il perfetto pavimento della grotta.
La ragazza, che ormai aveva finito le lacrime, afferrò la collana e se la portò allla testa.
Ad un tratto, degli spruzzi argentei uscirono dal ciondolo e pian piano, la collana si trasformò in una splendida tiara elfica: il ciondolo in zaffiro della collana si tramutò in una goccia che le ricaderci elegantemente sulla fronte, appena questa toccò il simbolo però...Iris avvertì tutta l'energia, che serviva per aprire il portone, fluire dentro di lei, la sentiva nelle vene come se fosse quello il suo sangue ora.
Ma sapeva bene che, nonostante tutto, non era abbastanza potente e se avesse recitato l'incantesimo, sarebbe morta.
<< No...>>
Sussurrò Riddick. Non poteva essere vero...non poteva crederci, avrebbe perso anche lei? Avrebbe perso la donna della sua vita? Colei che amava? La sola e unica che gli aveva fatto provare sensazioni strepitose?
Strinse le labbra e spostò lo sguardo su Viktor, giurò a sé stesso che quel verme sarebbe finito sotto terra ancora prima di uscire da quel posto.
Strinse forte i pugni e poi, guardò nuovamente verso Iris. Lei lo guardò come se fosse stata l'ultima volta, una lacrima solitaria scese silenziosa sulla sua guancia, prese un bel respiro e poi volse lo sguardo verso il portone.
Quel portone maledetto, quel portone che aveva rovinato la sua vita e quella dei suoi genitori, quel portone che si preparava ad essere aperto e che avrebbe scatenato l'inferno in tutto l'universo. Smise di guardare il portone e aprì il libro, lesse mentalmente alcune righe e poi le recitò ad alta voce. Il suo corpo si librò nell'aria salendo piano e venne investito da una potente luce argentea, sembrava quasi una dea: i suoi capelli bianchi risplendevano sotto la luce, i suoi occhi erano più azzurri del solito, i suoi vestiti sparirono e prese il loro posto un lungo abito color oro pallido, i piedi le restarono nudi e le sue mani, emettevano piccole scintille d'argento e d'oro.
La bella Custode allungò una mano, decisa, verso il grosso portone in zaffiro, abbassò lo sguardo sul libro e lesse altre parole ad alta voce.
Viktor guardava il tutto con la bocca spalancata e gli occhi fuori dalle orbite, dentro di sé pensava che non vedeva l'ora di governare quei mostri.
All'improvviso però, con una velocità incredibile, Iris spostò la mano verso Viktor e...assorbì, senza fatica alcuna, il potere del capo dei Darkbreath.
Poi, puntò la mano verso Riddick e creò una specie di scudo invisibile attorno al Furiano che, ora era completamente salvo.
Con il potere di Viktor, che guardava la ragazza sconcertato, tramutò con un movimento del polso il portone in pietra e poi, stringendo decisa il pugno...lo distrusse in mille pezzi, mettendo la parola fine a tutto quel caos.
<< Noooooooooooo! >>
L'urlo angosciato di Viktor si udì fino all'esterno del palazzo, non poteva crederci...i suoi piani erano andati in fumo proprio davanti ai suoi occhi, il suo potere lo possedeva una stupida ragazzina e ne era sicuro, Riddick non avrebbe lasciato che sopravivesse ancora per molto ma, almeno aveva ancora i suoi uomini.
Dopo aver fatto sparire ogni traccia del portone, Iris si girò verso Riddick sorridendo...avevano vinto! Viktor era spacciato...ad un tratto però, tutte le energie della ragazza terminarono di colpo, la luce intorno a lei si spense, la Custode sentì chiaramente il suo corpo perdere vita, una riga abbondante di sangue le uscì dall'angolo della bocca e le gocciolò sul collo, cadde poi a terra con il viso rivolto verso l'amore della sua vita.
Lo sapeva, lo sapeva che sarebbe finita così, il libro parlava chiaro...lo sapeva.
Riddick vide Iris cadere all'improvviso dal posto in cui fluttuava, dalla sua bocca usciva del sangue e respirava faticosamente.
Lei lo guardò tristemente, lui fece lo stesso e poi spalancò gli occhi leggermente come a dire " Stai con me", ma...Iris chiuse gli occhi.
Si sentì forte e chiaro il cuore di Riddick frantumarsi, la sua espressione triste mutò immediatamente in una decisamente diversa: era tornato quello di prima, era di nuovo il killer spietato e senza cuore, era di nuovo lui.
Sferrò una dolorosa testata sul naso dell'omone che lo teneva per i polsi, questo cadde all'indietro e finalmente lui...ERA LIBERO. Lo scudo di Iris era ancora intorno a lui, lo sentiva, perciò con un urlo si lanciò addosso agli uomini di Viktor e li uccise tutti, uno per uno. Quando arrivò ai due più grossi, questi si scrocchiarono le dita e sorrisero maligni.
<< Vi spezzerò quelle dita una per una. >>
Questi risero ancora più forte e lo attaccarono immediatamente, Riddick li schivò e poi, bloccò il primo per i polsi. Si tolse gli occhialini, lo guardò con odio e come precedentemente aveva detto, gli spezzò tutte le dita delle mani facendolo urlare per il dolore. Una volta finito, sfoderò uno dei suoi pugnali e glielo conficcò dritto nel cranio.
L'altro invece, fece per fuggire dalla grotta ma Riddick gli lanciò a dietro il secondo pugnale e lo colpì in mezzo alle scapole, facendolo cadere a terra...morto.
Terminato lo scontro con i bestioni, il killer raccolse una spada che doveva appartenere ad uno dei cadaveri e si parò davanti a Viktor. Questo invece, taccolse un ascia da guerra e la puntò contro il Furiano.
<< Non è ancora finita...Riddick. >>
<< Io invece penso di si. >>
Viktor partì in quarta verso il Furiano, alzò l'ascia pronto a colpire ma Riddick lo fermò con la spada che, era molto forte e resistente. Le lame si toccarono e produssero un rumore metallico, i due si guardarono con rabbia e poi, cominciarono una lotta senza fine.
<< È tutto qui...quello che sai fare? Non te ne fotte proprio un cazzo di quella, eh? >>
Disse indicando il corpicino immobile di Iris e toccando il tasto sbagliato.
Riddick ringhiò brutalmente, alzò la spada che cozzò contro la possente ascia da guerra del capo dei Darkbreath, quest'ultimo ghignò distraendosi...grosso sbaglio. Riddick gli assestò un potente calcio all'addome, questo lo fece inginocchiare e diede l'opportunità al Furiano di farla finita.
Riddick si posizionò dietro Viktor, alzò la spada e...con un colpo secco, lo trafisse da parte a parte. Il capo dei Darkbreath emise un urlo strozzato, del sangue schizzò fuori dalla sua bocca e dalla ferita, sporcando la lucente spada di metallo. Prima di morire però, riuscì a sentire un'ultima cosa.
<< LEI È MIA. >>
Il bel killer spinse Viktor per terra lasciandolo in pasto ad una morte agonizzante, si girò e corse subito da Iris che, era completamente immobile. Riddick la prese tra le braccia e se la strinse al petto, la cullò dolcemente come quella volta che si trovavano in cella e calde perle salate scesero dai suoi occhi, bagnando le sue guance e tradendo la sua durata corazza.
<< Stai con me piccola Custode, stai con me...>>
Continuava a sussurrare, piangendo e tenendola stretta. Non fece in tempo però, di portare con sé il corpo per farle un degno funerale che...si accorse che c'era qualcosa...qualcosa che pulsava debolmente sul collo di lei. Si asciugò in fretta le lacrime, poggiò le dita tremanti sul suo collo e....lo sentì, il cuore batteva...batteva ancora...era viva!
Doveva portarla subito via da quel posto, fece per prenderla in braccio ma poi, notò qualcosa abbandonato per terra in mezzo ai cadaveri.
Si avvicinò e raccolse il libro degli antichi Custodi, lo aprì e gli venne un' idea.
Cercò avidamente una pagina in cui spiegava come far tornare le energie ad un Custode e con sua grande sorpresa, la trovò. C'era scritto di avvicinarsi al Custode, di posizionare il libro sopra di esso e leggere la frase che seguiva:

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