6. EMOS PRIMO

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Il giorno seguente la ragazza si svegliò di buon umore, si ricordò subito del giorno precedente e un sorriso raggiante le si disegnò sul viso.
Si stiracchiò per bene e si rese conto di non essere più sul pavimento, dove si era addormentata la sera prima, ma era comodamente sdraiata su una brandina. "È stato Riddick." pensò e sorrise nuovamente immaginandosi lui che la prendeva in braccio e la appoggiava sul "letto".
Si alzò piano e guardò l'ora: le nove e mezzo. Si guardò intorno e uscì dalla stanza in cerca della dispensa, il suo stomaco reclamava cibo. Raggiunse la piccolissima cucina e aprì immediatamente il mini-frigo che, per loro fortuna, era pieno zeppo.
Agguantò un brik di latte, una scatola di cornetti, un barattolo di marmellata di fragole e del burro; fece scaldare il latte e i cornetti, una volta pronti versò il primo in due tazze e farcì i secondi con un pò di marmellata e burro, mise il tutto su un vassoio d'argento e partì alla ricerca di Riddick.
Lo trovò poco dopo, comodamente seduto alla poltrona del pilota, mentre studiava alcuni bottoni del quadro di controllo.
<< Buongiorno! >>
Disse andandosi a sedere sulla poltrona accanto a lui. Riddick alzò gli occhi, coperti dagli occhialini, verso la ragazza e poi li abbassò sul vassoio.
<< Non sapevo che le principesse sapessero cucinare. >>
<< Oh...ehm...in realtà io adoro cucinare, è il mio passatempo preferito. Vuoi? >>
Disse, porgendogli un cornetto stracolmo di marmellata e burro. Il Furiano non se lo fece ripetere due volte, lo afferrò e lo divorò in mezzo secondo. Intanto Iris si serviva del latte caldo...ad ogni sorso, chiudeva gli occhi e pensava che era da sei anni che non ne beveva un pò.
<< Allora...cosa vogliono da te i Darkbreath? >>
Iris per poco non si strozzò con il latte a quella domanda, avrebbe dovuto dirglielo? Infondo era stato a lui a custodire la collana, la chiave di tutto, forse era giusto che lo sapesse e poi, se non adesso, lo avrebbe scoperto in futuro.
Prese un bel respiro e come un fiume che straripa, rovesciò addosso al killer tutta la sua storia.
Durante il racconto lui non fece una piega, ascoltò tutto fino alla fine come se di storie così, ne sentisse parlare tutti i giorni.
<< Mmmm...e così sei una Custode, interessante. >>
Lei annuì e lo guardò leggermente stranita, di solito rimanevano tutti scioccati nel sapere quelle cose ma lui...era come se già sapesse.
All'improvviso Riddick si infilò una mano in tasca e ne estrasse la splendente collana di Iris che, quando la vide tutta intera, sospirò di sollievo.
<< Oh si, ora puoi ridarmela. Grazie!>>
Ma lui ritirò immediatamente la mano, rimise in tasca la collana e la guardò ghignando.
<< Prima devi pagarmi, lo sai. >>
Iris roteò gli occhi e sbuffò, sperava tanto che se lo fosse dimenticato.
<< Sarà fatto, quando tu vorrai. >>
Disse alzandosi e andando a cercare il bagno per farsi una doccia, sentiva un bisogno immenso di togliersi di dosso la puzza di Venom e di Viktor.
Scoprì che il bagno si affacciava proprio sulla "sua" camera, era piccolo ma per due persone bastava e avanzava.
Dopo aver recuperato tutto ciò che le serviva, riuscì finalmente a farsi una rilassante doccia calda. L'acqua che scorreva sul suo corpo torturato le dava molto sollievo, il bagnoschiuma profumato alla vaniglia era il suo preferito anche se, messo sopra alcune ferite bruciava da morire. Si massaggiò per bene tutto il corpo, godendo appieno di quel momento che a Venom, non aveva più avuto il privilegio di provare. Si lavò per bene anche i capelli e poi, uscì definitivamente dalla doccia.
Si frizionò la testa e asciugò bene anche il corpo, si legò un asciugamano attorno al seno e uscì dal bagno, dimenticandosi completamente della presenza del Furiano.
Intanto Riddick, vide una nuvola di vapore fuoriuscire da una porta e ne dedusse che, si trattava del bagno. Pensando che la ragazza avesse finito di lavarsi, si alzò dalla poltrona su cui era seduto e raggiunse la toilette.
Iris entrò nella sua stanza e senza chiudere la porta, si tolse lentamente l'asciugamano di dosso facendolo scivolare ai suoi piedi e mettendo in bella mostra la sua schiena sinuosa e il suo fondo schiena perfetto.
Il killer, appoggiato allo stipite della porta, si era gustato la scena sorridendo. "Cazzo, che corpo!" pensò, si morse un labbro e si tolse gli occhialini per guardare meglio.
Quella ragazza aveva deciso di farlo impazzire, ne era sicuro.
<< Hai deciso di farmi fuori prima del tempo Iris? >>
Appena la voce di Riddick arrivò alle sue orecchie, Iris afferrò immediatamente l'asciugamano, si coprì e chiuse la porta in faccia al Furiano, sbattendola forte.
Tutto il sangue del suo corpo era concentrato sulle guance, non poteva crederci...si era dimenticata di lui! Che idiota! In pratica, gli aveva fornito una perfetta anticipazione di quello che sarebbe successo la fatidica sera. Merda!
Riddick scosse la testa ed entrò nel bagno sorridendo, come poteva essersi dimenticata di lui? Solo uno stupido può fare una cosa del genere.
Si spogliò dei suoi abiti da killer mostrando il fisico imponente e muscoloso, si infilò in doccia e si mise tutto sotto il getto dell'acqua fredda. Appoggiò i pugni sul muro di fronte a lui e chiuse gli occhi pensando a tutti quei segni di frustate, ferite e lividi che coprivano il corpo della ragazza. Non sapeva perché ma, sentiva che gli dava terribilmente fastidio. Il capo dei Darkbreath ci era andato pesante con lei, la voleva, ma soprattutto voleva quei mostri.
Uscì dalla doccia e si avvolse un asciugamano attorno alla vita, sicuramente quell'esercito di pazzi li stava già inseguendo e lui non aveva per niente voglia di combattere, non era la sua guerra quella.
Quel pomeriggio il killer, decise di atterrare ad "Emos Primo", su questo pianeta abitavano due ragazzi che erano stati salvati da lui in altre circostanze, da quel momento erano sempre rimasti in contatto ed erano anche molto amici.
La ragazza tentò di chiedere spiegazioni al Furiano che, freddo come il ghiaccio, le disse in due parole dove si trovavano e dove avrebbero alloggiato per un pò di tempo.
Iris, infastidita dalla risposta di Riddick, lo seguì in silenzio e cominciò a pensare che quell'uomo non ci stava molto con la testa.
Camminarono per parecchio tempo prima di arrivare a destinazione: un enorme villa color mattone si stagliava di fronte a loro, era circondata da un altrettanto gigantesco giardino pieno di fiori e...era veramente bellissima.
Pochi secondi dopo, due uomini alti e robusti uscirono dalla porta principale e gli andarono incontro, Iris notò che uno di loro era di colore ed erano entrambi molto belli.
Si avvicinarono a Riddick e si abbracciarono come di solito fanno i vecchi amici, anche se loro di vecchio non avevano proprio nulla.
<< Hei, non ci presenti la tua amica? >>
Chiese quello di colore rivolto al Furiano che, con un gesto della mano, fece capire a tutti e tre che dovevano presentarsi da soli.
Allora, sempre il ragazzo di colore, le si avvicinò e le porse la mano.
<< Piacere, io sono Seth e devo informarti che sei la prima donna che Riddick porta qui. >>
<< Oh beh...io sono Iris, piacere. >>
La ragazza non sapeva se essere contenta o meno di quell'affermazione, cosa avrà voluto dire?
L'altro ragazzo invece, che era biondo con gli occhi verdi, le si avvicinò e le prese la mano esibendosi in un perfetto bacia-mano da film.
<< Io sono Aidan e il piacere è tutto mio. >>
Disse sorridendole ammiccante. Iris ricambiò il sorriso e arrosì leggermente, Aidan la invitò ad entrare in casa seguito da Seth.
<< Non badare al comportamento di Riddick, è uno zotico ma...se si affeziona ti dà la vita. >>
I due ragazzi continuavano a sputare perle di saggezza su quell'uomo che a lei, non sembrava altro che scorbutico e insensibile. Insomma, non faceva altro che risponderle male, sembrava che lei fosse chissà quale enorme peso fastidioso da portarsi appresso.
Era palese, non gliene fregava niente di lei, se la era portata dietro solo per la "famosa notte" che avrebbero dovuto passare insieme, nient'altro.
Comunque nemmeno a lei importava nulla di lui, ma almeno si comportava da persona educata!
Entrarono in casa e la ragazza non poté fare altro che rimanere a bocca aperta: la sala d'ingresso era talmente grande che non sapeva dove guardare, era tutta decorata in modo antico e un bellissimo lampadario in ferro battuto ornato da luccicanti gocce di cristallo, faceva bella mostra prendendo dal soffitto e illuminava tutto senza bisogno di accendere la luce. C'erano divani, sedie e tavolini sparsi ovunque, i due ragazzi le fecero fare un piccolo tour della casa mentre Riddick, era bellamente stravaccato sul divano del salotto.
Tutta l'abitazione era da Oscar, ma ciò che la sorprese di più fu l'enorme biblioteca che quei due possedevano, nemmeno al suo palazzo aveva mai visto una cosa del genere!
Si chiuse lì dentro fino all'ora di cena, si sentiva la ragazza più felice del mondo in quel momento, i libri erano la sua passione indiscussa e li dentro ce ne erano a bizzeffe.
<< Hei Iris, la cena è pronta. Vieni o preferisci perderti la deliziosa cucina del nostro Chef? >>
"Ok" pensò la ragazza, "questi due erano al pari di un Re".
Non se lo fece ripetere due volte e scese al piano terra dove, un invitante profumino di lasagne la mandò in paradiso.
Il ragazzo le scostò galantemente la sedia, si sedette affianco a Riddick e di fronte ad Aidan che, la fissava in modo strano.
Cenarono in silenzio finché, dopo essersi pulito la bocca con un tovagliolo, Seth alzò il capo verso il suo amico Furiano.
<< Ebbene Riddick, devi ancora dirci perché sei qui. >>
Il killer scoccò un'occhiata a Iris che arrosì leggermente e si strinse nelle spalle, sapeva che lui stava cercando il suo consenso per raccontare tutto ai ragazzi ma, non sapeva se risentire nuovamente quella storia le avrebbe fatto bene.
Alla fine cedette e annuì, mentre Riddick parlava lei cercò di pensare ad altro ma fu tutto inutile. Non riusciva a non pensare ai suoi genitori e al suo popolo, morti a causa di un pazzo maniaco del potere. Aveva ancora davanti agli occhi i corpi dei suoi genitori distrutti in mille pezzi. Le sfuggì una lacrima ma, l'asciugò subito e tentò di resistere dallo scoppiare a piangere.
<< I Darkbreath non si fermeranno, perciò abbiamo bisogno di un nascondiglio. >>
I due ragazzi annuirono e li invitarono a stare da loro per tutto il tempo che desideravano.
Riddick e Iris li ringraziarono molto e dà quel momento, cominciò la splendida vita in quell'enorme casa.

The Beauty And The Killer Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora