Capitolo 7

1.8K 129 2
                                    

I due lupi americani avevano quasi finito la pausa che si erano concessi a Madrid. Stavano prendendo un caffè in un bar nel centro. -Sei soprappensiero, cosa vuoi domandarmi?- chiese gentilmente la ragazza guardando l'espressione del suo compare. -Ci abbiamo messo giorni di cammino, perché non potevamo semplicemente farcela a quattro zampe?- disse il ragazzo muovendo le sue corde vocali e pronunciando quelle parole che tanto tormentavano il suo cervello da settimane. Aveva cercato di darsi tante spiegazioni, alcune insensate ed altre assurde, aveva incominciato a pensare che non fosse un licantropo. -Sarebbe stato come accendere un faro da stadio e urlare in un megafono 'Siamo qui! Veniteci a prendere' per colpa del nostro odore. Anche perché avremmo avuto i vestiti rotti o pieni di buchi, fidati girare praticamente nudi non è bello! Secondo te, la moda degli umani di girare con i jeans strappati da dove è venuta?- gli rispose la ragazza annusando l'aria intorno a lei. -Cosa stai facendo? Stanno arrivando dei nemici?- domandò preoccupato il ragazzo agitandosi sulla sedia. -No, anzi l'odore è molto buono. Foresta bagnata e miele.- disse Andrea lasciando i soldi per pagare sul tavolino e correndo fuori dal bar. Stephan raccolse le sue cose e inseguì la ragazza verso una meta che odorava, secondo la ragazza, di foresta bagnata e miele. Lui non riusciva a percepire quell'odore che aveva mandato in ecstasy la ragazza. Corsero per parecchi chilometri, evitando i passanti, fino ad arrivare alla piazza piazza centrale di Madrid "Plaza Mayor". -Andrea ferma!- disse il ragazzo prendendo il braccio di lei e facendola girare. -Cosa stai facendo? Hai preso e corso senza spiegarmi il motivo.- continuò guardando negli occhi della licantropa che si guardava intorno in cerca di qualcosa o qualcuno. -Ho sentito quel buono odore, devo sapere a chi appartiene. Ha odore di casa. La mia lupa vuole sapere a chi appartiene.- rispose Andrea strattonando il suo braccio dalla presa del suo accompagnatore e guardandosi attorno per scoprire chi era il proprietario di quel bellissimo odore. La piazza era gremita di gente, la ragazza sentiva così tanti odori intorno a lei, che neanche il suo fiuto soprasviluppato a quello dei suoi simili, non riuscì a capire da dove venisse e pian piano si stava affievolendo. -Calmati! Ti stai agitando e non risolveresti niente così!- disse il licantropo tenendo ferma la ragazza per le spalle. Lei si concentrò tanto, captò il proprietario di quell'odore, era nella piazza ma se ne stava andando. Decise che se il possessore di quell'odore doveva essere importante nella sua vita lo rincontrerà, se no sarà per sempre uno sconosciuto dal buon odore che rincorse per Madrid.

Erano ritornati sulla strada per Lisbona, stavano seguendo le indicazione datali dall'amica di Andrea. -Secondo te, poteva essere il tuo compagno?- le chiese Steph dando voce ai suoi pensieri. -Seriamente? Non lo so. Se si trattava veramente di lui mi avrebbe cercato in quella piazza. Se si trattava di lui lo rincontrerò .- rispose la ragazza stando attenta alle indicazioni che Savannah le aveva dato. -Perché è molto pericoloso girare qui?- chiese, dopo un paio di miglia, il futuro Alpha. -È pericoloso girare ovunque se sei un figlio della luna. I licantropi ed i vampiri credono che se sconfinano in un branco di un loro simile saranno accolti in modo gioioso, la nostra razza e la loro vivono solo nel loro spazio di mondo che non sa cosa vuol dire attraversare il confine. Per non divagare, ad alcuni vampiri non bastano più le terre del est Europa ma vogliono anche questa.- raccontò la ragazza cercando di ricordarsi i motivi che spingevano i vampiri a volere quella terra baciata dal sole. -Cos'è, vogliono morire prima?- disse il ragazzo ridendo sotto i baffi pensando alla stupidità dei vampiri. -Se conquistano la Spagna dovranno bere talmente tanto sangue che la popolazione sarà formata solamente dai figli della luna. E comunque è un punto strategico, molti turisti ed il mare.- rispose la ragazza prima di fare una deviazione brusca a destra. -Tu sei mai stata ad Est?- chiese curioso il ragazzo cercando di rimettersi al suo fianco. -Sì, qualche volta. Se prendi un aereo umano assicurati che non ci sia una tempesta se devi passare sopra la Romania. Sono stata un giorno in attesa del prossimo volo che mi avrebbe portata a destinazione in Transilvania. Certamente, conosci meglio il nemico stando una notte da lui che una vita ad osservarlo, ma non te lo consiglio. Ho conosciuto vampiri, che avevano molti secoli, deprimersi per non avere trovato il loro amore e aver dato la vita nell'alchimia. Quel intruglio che fa svanire l'odore non lo trovi mica ovunque.- raccontò la ragazza della sua avventura all'Est, la terra dei vampiri.

-Non capisco perché dobbiamo ritornare sui nostri passi!- esclamò stanco il ragazzo. Andrea stava per zittirlo infilandogli qualcosa in bocca, si stava lamentando da quando si era accorto che stavano tornando indietro. Avevano passato dei bei giorni a Lisbona a prendere il sole, si erano anche un po' abbronzati. -Come ti ho detto la prima volta che me l'hai chiesto, facciamo anche qualche giorno a Madera.- spiegò scocciata la ragazza per dover ripetere le stesse cose. -Perché non potevamo andarci dopo Lisbona ed ad Ibiza dopo Parigi?- chiese il ragazzo rotto di camminare. -Come ti ho spiegato, ho deciso di andarci solo dopo aver parlato con Savannah. Ora sta zitto prima che ti infili i miei calzini rossi nella bocca!- quasi urlò la licantropa verso lo stress vivente che aveva deciso di accompagnarla. -Perché non me l'hai detto prima?- chiese speranzoso il ragazzo di aver una risposta e non i calzini puzzolenti della ragazza in bocca. Secondo lui non li lavava da anni, facevano una puzza che si chiedeva come mai non arrivasse un essere della loro razza a prendere quel paio di indumenti e bruciarli. -Dove state andando, tesorini?- disse una voce maschile minacciosa alle loro spalle. I ragazzi si girarono e si ritrovarono un licantropo di trent'anni con la mezza trasformazione attiva. -Non siamo in un territorio, non darci fastidio.- disse Stephan, mettendosi davanti ad Andrea, con la sua voce da Alpha, gli serviva molto allenamento ma tra due/tre anni avrebbe fatto sicuramente paura. Lo sconosciuto si mise a ridere. -Non mi fai paura, moccioso. Fai il bravo e proteggi la tua ragazza.- disse l'uomo con un tono sarcastico. -Ora ti faccio vedere io chi deve proteggere chi.- rispose Andrea avventandosi con tutta la rabbia che aveva contro l'avversario. Fece comparire su tutto il suo compro i peli da lupo, le orecchie si allungarono ricoprendosi di peli, i quattro canini si allungarono e le crebbero le unghie. Combatterono a lungo, combatterono per la vita, entrambi sapevano che uno dei due sarebbe morto e nessuno avrebbe abbandonato. La lotta finì, Andrea tutta sanguinante si rialzò da terra. Il cadavere del licantropo senza vita giaceva alle sue spalle. -Andiamo. Tranquillo, più della metà del sangue non è mio.- disse Andrea rincominciando a camminare. -Come puoi essere così tranquilla? Hai appena ucciso un uomo!- esclamò traumatizzato il ragazzo alle sue spalle. -Non è il primo e non sarà l'ultimo. Non ci sto male, ci faccio incubi ogni tanto. Non pensare male, non uccido per divertimento, solo per salvarmi il culo. Ora sbrigati, devo trovare dell'acqua per lavarmi alla svelta, non voglio altri incontri per oggi.- Rispose la ragazza annusando l'aria per cercare un giacimento d'acqua in superficie.

Ho aggiornato. Alleluia!
Ditemi cosa ne pensate.
Segnalatemi gli errori grammaticali che ho fatto, mi scuso per averli fatti.

Mate sotto al nasoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora