-Seconda porta a destra.Puoi finire tutto il contenitore nuovo di sapone, hai un odore vomitevole.- disse Savannah con la voce nasale dovuta alle dita che lo tappavano. I ragazzi avevano deciso di andarla a salutare, per precisare Andrea l'aveva imposto a Stephan e lui ha fatto il bravo cagnolino obbediente. -Ha provato a lavarsi in un fiume, le mancava il sapone; è successo un casino.- spiegò il ragazzo per quell'inattesa visita. -721 metri uscito dalla porta c'è una serra, il profumo dei fiori faranno sparire quella puzza dal naso. Sbrigati che ci mette pochissimo a fare la doccia.- incitò la donna spingendo per le spalle il ragazzo verso la porta sul retro. Il ragazzo entrò dentro il grande edificio costruito solamente con il vetro, fu inondato da centinaia di profumi buonissimi che quasi si dimentico l'orrida scena che ogni volta vedeva appena chiudeva le palpebre. quel posto era un arcobaleno, fiori di ogni genere e colore veniva coltivato. Perse dei minuti a fare respiri profondi per eliminare l'odore di sangue e sudore che perseguitava il suo senso dell'olfatto. -Sei ancora sconvolto?- gli chiese una voce famigliare alle sue spalle. -Non è facile dimenticarsi una scena del genere. Non so come fai te a non essere sconvolta dall'accaduto!- esclamò Steph girandosi verso l'amica, ora profumata, che aveva compiuto quel disgustoso atto. -Tra qualche settimana diventerai Alpha. Non ti dovrebbe sconvolgere una cosa che tra poco farai tu stesso! Preferivi che io morissi?- chiese di rimando la ragazza che si chiedeva perché il ragazzo davanti a le era scandalizzato. -Ho capito, morire oppure uccidere! Almeno potresti dirmi che ti dispiace? Lo so che sarebbe una bugia, mi sentirei meglio. Quante persone hai ucciso? Hai ucciso anche quel vampiro? Mia Luna, ho scelto di accompagnare una ragazza che trovo bella in un viaggio suicida!- disse il ragazzo sedendosi per terra, tenendosi la testa fra le mani. -Emh.. sette forse dieci, non ricordo- rispose la ragazza, Steph le lanciò un'occhiataccia ed Andy si affrettò a specificare. -Ok, 4 uomini compreso quello; 3 donne ed un bambino. Non ho ucciso quel vampiro, gli ho solo dato il sangue che mi porto dietro per precauzione. Non sai niente di me perché nessuno sa veramente chi sono io, nemmeno io.- rispose a tutte le domande la licantropa sedendosi vicino al curiosone e abbracciandolo. -Sei un mistero vivente lo sai? Permettimi di conoscerti meglio.- pronunciò quelle parole sussurrando, l'americano, perchè erano troppo vicini per parlare a voce normale senza assordare l'altro. Andrea al posto di rispondergli lo baciò.
-Sei vestito?- chiese Andrea bussando alla porta del ritardatario. Alloggiavano in una casa che confinava con il confine dei "colmillo negro"*, il loro Alpha aveva deciso di sistemarli lì visto che avevano intenzioni di uscire molto spesso e voleva lasciarli i loro spazi. Non si fidava molto ad uscire quella sera, la notte successiva ci sarà stata la luna piena ad alcuni licantropi avranno i primi sintomi. Alla fine fu persuasa dal ragazzo ed accettarono di andare in una discoteca per i loro simili. Stephan riuscì ad uscire dalla sua camera dopo snervanti minuti che la ragazza aspettava davanti alla sua porta. A parere della ragazza, l'amico era rimasto uguale e si chiedeva in quale modo aveva usufruito delle due ore che ci aveva messo per preparasi. -Devi stare attento a cosa bevi. Non accettare bevande dagli sconosciuti.- disse le precauzioni Andy mentre l'altro roteava gli occhi. -Sì, mamma.- rispose scherzosamente l'interpellato. -Non sto scherzando. Se bevi qualcosa che non dovevi bere, stai per morire o sei nudo sopra una scogliera, tu rimani lì ed io torno qui a dormire.- replicò la ragazza con un tono serio che non ammetteva discussioni.
Il locale era gremito di creature lunari, si poteva annusare l'odore di sudore che comprometteva quello dell'aria. I giovani si separarono, Andrea andò verso la pista da ballo e Stephan verso il bar. Grazie alle sue poche conoscenze sugli esseri lunari dal vivo, senza includere licantropi e vampiri, non riconobbe la giovane dalla pelle blu-verdognola che, come la sua gente è solita fare, distrasse il giovane e mise nel drink che aveva appena ordinato una polvere blu. Steph prese la sua bevanda, inconsapevole dell'aggiustatina da parte della sirena, e la bevve tutta d'un sorso.Andrea stava ballando sulla pista con un ragazzo che aveva conosciuto qualche ora fa, era in pensiero per il suo amico che non vedeva da ore. La musica si interruppe ed un uomo annunciò al microfono -C'è un ragazzo americano che si vuole annegare in acqua.- -Merda, merda, merda!- esclamò la ragazza attraversando il locale per uscire. La discoteca che avevano scelto di andare si affacciava sull'acqua cristallina del mare e molte sirene ci andavano per attirare nella loro trappola maschi ti tutte le razze. La ragazza si diede della stupida per non aver avvertito prima il suo amico del pericolo assicurato che poteva incontrare. Ci mise molto tempo a togliere dall'acqua il licantropo, con il cervello annebbiato dalla droga marina. Aveva tutta la pelle, che copriva le vertebre cervicali, blu. Lo stese sulla sabbia, mise le sue ginocchi a bloccare i suoi fianchi per non farlo scappare, usò le lezioni di primo soccorso per salvarlo. Lui incominciò a sputare l'acqua salata che l'aveva riempito i polmoni. La ragazza incominciò a schiaffeggiarlo piano sulla faccia. -Sono sveglio, tranquilla.- disse con voce biascicata Steph. Aprì gli occhi di scatto e ribaltò le posizioni, incominciò a baciarla con passione, infilò la sua mano sotto la maglia della ragazza, la tolse di scatto quando uno spintone lo allontanò. -Cosa ti è passato per la testa? Cretino.- disse incazzata la ragazza per via di quel gesto. -Che c'è? Mi baci ma non lo vuoi fare? Non ci credo che sei vergine. Cos'è, mi volevi accontentare i miei bisogni solo per farti ascoltare e seguire? Sei una lurida- urlò arrabbiato il ragazzo, prima che potesse finire l'incazzatura la diretta interessata lo fermo mettendogli una mano per coprirgli la bocca. -Non è che non lo voglio fare; non lo voglio fare qui, all'aperto e dove tutti ci possono vedere. Andiamo nella casetta che ci hanno dato.- cercò di calmare i suoi animi bollenti, la ragazza, alzandosi e offrendogli la mano. Lui la accettò senza esitare e incominciò a correre verso l'abitazione. Spalancò la porta e condusse la ragazza nella sua camera da letto; la spinse sul letto e rincominciò a baciarla con una passione animale. -Aspetta, vado a mettermi qualcosa di più decente, intanto tu preparati.- disse la ragazza cercandosi di alzare. -Vai benissimo così.- controbatté Stephan con voce dura e gli occhi che luccicavano di malizia, ributtandola sul letto. Andrea gli tirò un'occhiataccia e lui si spostò per farla passare. Prese il vaso di terracotta, che conteneva i tulipani, del corridoio e le corde dal suo zaino. Colse il ragazzo impazzito di schiena e usò la sua testa come corpo contundente per rompere il vaso e legò al letto il suo corpo inerme, gli scrisse una lettera e se ne andò, prendendo il suo zaino, alla luce del nuovo giorno.
Il ragazzo si svegliò nel tardo pomeriggio con un un bernoccolo in testa e legato come un salame, si trasformò per slegarsi le corde dal corpo; si ricordava poco e niente della notte precedente, solo di quando aveva parlato con quella ragazza dalla pelle strana. Si fece una doccia per togliersi quel strano odore che impregnava il suo corpo, cercò la sua amica in giro per il bilocale, trovò solo una lettera sul tavolo della cucina.
"Caro Stephan,
ti ricorderai poco e niente di ieri sera, tra qualche giorno ti tornerà la memoria. Devi stare tranquillo per me quando riacquisterai i tuoi ricordi, sto bene. Ho conosciuto una persona ieri che mi ha convinto a tornare a casa per affrontare mio fratello; tu però devi continuare questo viaggio, non avrai altre opportunità per lasciare il branco dopo che sarai tornato. Ti lascio tutte le indicazioni nel retro di questo foglio.
Arrivederci, Andrea.
P.s. Ti ho anche lasciato un libro che si intitola 'Tutto sulle sirene' leggitelo; portai farmi le tue scuse quando ci rivedremo."
Il ragazzo si chiese quale orribile cosa abbia fatto la sera prima per essere stato legato.Ho aggiornato.
Ditemi come vi sembra la storia.
Mi scuso se ho fatto qualche errore grammaticale, potreste segnalarmeli se li trovaste?
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Mate sotto al naso
WerewolfAndrea Cooper, licantropo, orfana da quando ha 7 anni, ha un fratello violento che non le permette niente. Andy nei suoi quasi 18 anni di vita ha totalizzato 763 fughe per allontanarsi dal fratello. La 764º fuga le cambierà tutto.