Ero a casa mia, in una periferia di Londra. La mia era una di quella case da serie TV, pitturata con colori pastello dentro e fuori. Ero nella cucina come ogni mattina a prepararmi la colazione, quando vidi dalla finestra che dava sul giardino anteriore arrivare il postino. Mise nella cassetta il giornale ed un'insolita lettera. Di corsa mi fiondai a vedere chi mi avesse scritto. Non ricevevo molte lettere ed ero curiosissimo. La presi, lasciando il giornale nella cassetta e quasi mi cadde di mano quando lessi il mittente. Nonostante fossero passati circa 5 anni ricordavo benissimo tutto ciò che successe a Milano. Stefano Lepri. Non lo sentivo da, appunto, 5 anni e mi venne un tuffo al cuore appena lessi il suo nome. Entrai in casa con calma e mi sedetti a tavola. Aprii la busta e vi trovai, oltre alla lettera, una foto nostra. Era in bianco e nero e noi due eravamo così felici...
Aprii il foglietto di carta ed iniziai a leggere.
"Please Sascha , Remember me".
Davvero pensava che l'avessi dimenticato? Che avessi dimenticato tutto ciò che mi aveva fatto? Dopo che fui riuscito a ri costruirmi una vita, era ritornato a distruggerla di nuovo?
-No, non può essere, cazzo.-
Presi la lettera e buttai nell' immondizia dopo averla strappata tutta. Dopodiché presi la foto e un accendino. Lo accesi sotto la foto e la vidi prendere fuoco lentamente. Vidi noi due prendere fuoco lentamente. Poi buttai anch'essa nella spazzatura. E sospirai pesantemente. Chiusi un secondo gli occhi e mi accorsi che stavo piangendo. Asciugai in fretta le lacrime ed uscii di casa. Ed eccolo di nuovo. Quel senso di angoscia che ti mangia dentro. Lo provavo 5 anni prima, in Italia e lo provavo in quell' istante mentre ri pensavo a Stefano. Già avevo capito da molto tempo che andarmene non aveva risolto le cose.
-Un'altra volta no, Stefano. Questo non te lo permetto. Non mi distruggerai di nuovo la vita. Non di nuovo.-
