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-Si? Pronto?-
...
-Cosa? Nono, non è possibile-
...
-Cazzo, non ci credo.-
...
E staccai. E iniziai a piangere. E iniziai ad urlare.
-Sascha che cazzo è successo?-
-S...Stefano-
Salvatore s'impietrí di colpo.
-Cosa Stefano?-
-Stefano...STEFANO È MORTO!-
-Che cazzo stai dicendo Sascha?! Dimmi che non è vero-
Gli corsi in contro e mi gettai tra le sue braccia, sentendolo inizare a piangere.
-Stefano...-

Mi svegliai di colpo e mi ritrovai di nuovo nel mio letto d'ospedale. Mi toccai il viso e mi accorsi di star piangendo. Asciugai in fretta le lacrime e mi diressi verso la finestra e quando mi girai vidi Salvatore dormire su di una sedia accanto al mio letto. Mi scappò un sorriso. Era il più piccolo di noi ,un tempo, 4 ed ora stava per sposarsi ed aveva addirittura una figlia. Volsi poi lo sguardo verso l'orologio da muro che segnavano le 6 del mattino e mi rassicurai.
-Signor Burci? Iniziamo i test?-
-Sì certo.-
E mi diressi verso il dottore ancora tremolante e debole, che mi accolse con un piccolo sorriso. Facemmo esami tutta la mattinata è sarei dovuto restare a letto fino alle risposte. Non so cosa lo preoccupasse, ma il dottore era turbato. Lasciai perdere le piccole idee che mi saltarono in testa e ritornai a letto.
-Signor Cinquegrana, lei è un parente del Signor Burci?-
-Sono un suo amico stretto.-
-Potremmo parlarle?-
Vidi Salvatore da fuori la porta, ascoltare attentamente ogni parola del dottore che parlava con aria di leggera tristezza. Ora ciò che turbava il medico, turbava anche Salvatore. Il dottore quindi si avviò in un altro reparto e Salvatore entrò in stanza con aria distrutta.
-Hey Sal, che cosa è successo? Che cosa ti ha detto il dottore fuori?-
-Sascha...-
Stavo iniziando a preoccuparmi seriamente, scavando tra i nomi delle malattie più disastrose.
-Sascha hai un tumore.-

Remember me •Stascha•(#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora