Entrambi eravamo stremati, stesi sul suo letto abbracciati, mente fuori infuriava un feroce temporale. Il cielo era sempre più scuro e stava iniziando a far più freddo nonostante fossimo solo a fine luglio. Restammo lì, a guardare fuori dalla finestra e a guardarci l'un l'altro di tanto in tanto. Aveva le guance rosse, più rosse del solito. Mi alzai dal letto, presi i miei boxer e li indossai. Dopodiché mi diressi verso la cucina, alla ricerca del mio telefono. Mentre camminavo nella grande stanza mi affiorarono alla mente dei vecchi ricordi. Come di quando eravamo tutti e quattro qui seduti alla tavola che parlavamo, Stefano aveva appena conosciuto la Marina. O di quando organizzammo la festa a sorpresa per Sabrina, per il suo compleanno... Mi scappò una lacrima. In quel momento non c'erano più nè la Marina, nè Sabrina, nè Giuseppe e mi mancavano. Con loro avevo trascorso gli anni più belli di tutta la mia vita. Io penso che le cose sarebbero andate molto meglio con loro. Tutto sarebbe stato più semplice secondo me...forse
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Ci siamo preparati tutti per la serata. Stasera andiamo al cinema. Siamo io, Stefano, Salvatore e Sandra, tutti nella macchina di Stefano. Io sono davanti, intento qui a scrivere la mia vita su questa sottospecie di diario. Io però non ho mai creduto che un diario potesse aiutare qualcuno. Gli altri pensano che stia solo chattando sul telefono o altro, non è cartaceo. E così nessuno sa che io scrivo su ques...
