3.

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Stefano era vivo. Ed era ancora a Firenze, nella stessa casa di 5 anni prima. Camminando per le fredde strade di Milano mi venne un po' di nostalgia. Mi mancava. Mi diressi verso la solita stazione ferroviaria e comprai il solito biglietto per Firenze. Salito sul treno mi preparai mentalmente a quello che mi sarei trovato davanti. Io ero lì per amicizia, giusto? Stefano mi aveva fatto soffrire anche troppo. Presi le cuffiette dalla tasca e le collegai al telefono e feci partire la playlist. Mentre ascoltavo la musica guardavo fuori da finestrino il cielo iniziare ad incupirsi ed iniziò a piovere.Un brivido mi percorse la schiena e misi il cappuccio della felpa. Arrivato alla stazione iniziai a camminare verso casa di Stefano lentamente. Vedevo le altre persone correre sotto la pioggia per la mancanza dell'ombrello. Io invece no. Amavo e amo ancora oggi la pioggia. Quando il Sole è coperto dalle spesse nuvole e tutto si ingrigisce. Con le mani in tasca mi accostai sotto il portone del palazzo di Stefano ed ero indeciso sul da farsi. Bussai al citofono e mi rispose una voce mi rispose. Era nuova, non l'avevo mai sentita e rimasi un po' incerto nel rispondere.
-S-sono Sascha-
-Un Attimo-
Sentii la persona, molto probabilmente una donna, allontanarsi. Dopo poco la risentii invitarmi a salire e così feci. Salii le bianche scale di marmo del palazzo di Stefano e arrivato alla sua porta esitai prima di bussare. Appena bussai sentii il piccolo Gordon iniziare ad abbaiare. Mi aprii la porta una donna sulla trentina, capelli rossicci e occhi castani.
-Vieni, Stefano è dentro.-
Entrai in casa ed oltre alle feste di Gordon fui accolto da un caloroso abbraccio di Stefano. Iniziò a gesticolare e la ragazza guardandolo iniziò a parlare.
-Sai cosa mi è successo?-
Mi limitai ad annuire prima di sprofondare tra le sue braccia. Lo sentii sorridere prima di staccarsi dall'abbraccio e ricominciare a gesticolare.
-Sarò felice di insegnarti l'afabeto muto-
Stavolta fui io a sorridere e fui lui ad abbracciarmi.

Remember me •Stascha•(#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora