"Sei molto bravo come insegnante, lo sai?" gli feci capire con i gesti e lo vidi sorridere. E quel fottutissimo sorriso...
Lo guardai negli occhi e lo rividi con un espressione seria e decisa. Il mio sguardo cadde poi sulle sue labbra più rossicce del solito. Quando riportai il mio sguardo sui suoi occhi, vidi il suo di sguardo perso sulle mie labbra. Istintivamente mi avvicinai piano, socchiudendo gli occhi e vidi lui fare lo stesso fino a quando le nostre labbra combaciarono in un bacio. Lo sentii dopo poco allontanarsi però, abbassando lo sguardo.
"Sono fidanzato con quella ragazza, Amanda"
"Oh...scusami...io...non lo sapevo."
Stefano alzò gli occhi al cielo ed io mi alzai
"Devo andare. Ci sentiamo Ste."
Di fretta uscii dalla casa di Stefano e ritornai alla stazione ed infine sul treno.
Davvero pensavo che ci fosse ancora qualcosa? Come disse anni prima, lui si era fidanzato con me per "provare".
Sì, ero stato uno sciocco a pensare che potesse ancora funzionare qualcosa che in realtà non era mai esistito. L'unica soluzione era quella di soffocare quel calore nel petto che provavo quando lo incontravo. Sopprimere i vecchi ricordi...ed andare avanti. Mi fiondai verso la mia camera d'albergo e mi sedetti sul letto, guardando fuori dalla grande finestra il cielo iniziare ad incupirsi. Iniziai a piangere senza nemmeno rendermene conto ed a quel punto ero sempre più convinto che ritornare a Milano fosse stata una pessima idea. Dai miei pensieri mi distolse la suoneria del telefonino.
-Dobbiamo parlarne-
-Di cosa Ste? Del fatto che sono un coglione?-
-No, del fatto che sono io un coglione. Cazzo, ti ho preso in giro tutto il tempo che siamo stati insieme ed ora che sei ritornato ti bacio anche. Scusami-
-No...è tutta colpa mia, non dovevo tornare a Milano. -
