Compito in classe

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Eleonora mi guarda più che sopresa con i suoi stupendi occhi castano chiaro ed io vengo presa dal panico.
E se ha frainteso le mie parole?
Ora cosa le dirò?!
"Non mi sento affatto bene. Mi gira terribilmente la testa"
Scusa banale, ma sempre efficacie.
Mi poggia una mano sulla fronte ed io arrossisco fino alla punta delle orecchie.
"Non ti sento calda, ma sei tutta arrossata. Rimanderò i miei compiti a dopo, ora vieni con me in infermeria"
Mi afferra saldamente una mano e mi trascina per i corridoi della scuola con passo deciso.
"P...posso andarci anche da sola...ti ringrazio. Tu hai altro da fare"
"Non se ne parla! Non voglio che ti senta male senza che ci sia nessuno con te ad aiutarti"
Non voglio contraddirla e tutta quella sua preoccupazione mi fa sentire le farfalle allo stomaco...quindi decido di seguirla in silenzio fino all'infermeria.
Lei lascia la mia mano per bussare, ma non ci risponde nessuno dall'altro lato. Entrambe decidiamo di entrare ugualmente ed Eleonora mi fa adagiare delicatamente nel lettino.
"Mentre attendiamo l'infermiera raccontami un po di te Marika; a parte il tuo nome non so assolutamente nulla purtroppo"
Non sono certo popolare quanto lei.
É più che normale che non mi abbia mai degnato degnato di un solo sguardo.
"

Beh...non ho una doppia vita e non possiedo qualche particolare abilitá purtroppo. Credo di essere quella che la maggior parte della gente definisce 《ragazza monotona》"
"Ci siamo conosciute perchè ti sei fatta spedire fuori dall'aula a causa delle tue fantasie ad occhi aperti sul basket. Fidati di me, puoi essere di tutto, ma non di certo monotona"
Eccola di nuovo la, di fronte a me, mentre ride. Mi fará andare fuori di testa continuando di questo passo.
"Ti senti di nuovo male Marika?" mi chiese, ritornando seria.
"P...perchè me lo chiedi?"
"Sei nuovamente tutta rossa. Lasciati toccare la fronte per farmi un'idea"
I primi bottoni della camicetta bianca che indossa non sono bottonati, forse per il caldo, e chinandosi per poggiarmi la mano sulla fronte mette in mostra gran parte del suo seno dall-ampia scollatura e a distanza ravvicinata.
Questo è troppo per me.
Mi alzo di scatto non facendola per poco cadere e, fissando il pavimento (non avendo il coraggio di guardarla negli occhi), vado spedita verso la porta ed arrivata li mi blocco.
"Ascolta...so che non sembra magari, ma ora mi sento decisamente meglio e tutto grazie a te. Quindi...ehm...mille grazie!! Ora scappo in classe perchè l'ora seguente avrò il tema d'italiano!"
Cavolo cavolo cavolo! Sono proprio una cavolo di idiota.

(Continua 😉)

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Salve a tutti cari!!
Ok, so che é un capitolo un po lento questo, ma voglio sviluppare poco per volta questo sentimento verso Eleonora che diventa via via sempre più forte.
Chissá se lei se ne accorgerá...eh eh 😜
Come sapete ormai, i commenti sono mooolto ben voluti 😉
Un bacione a tutti e grazie

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