No Church In The Wild

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"Ed Sheeran?"
"Naaah"
"Genná, ti ho proposto una ventina di artisti e la tua risposta per una ventina di volte è stata" si schiarì la voce per imitare quella di Genn "Naaaaah"
"Io non parlo così" fece l'offeso l'altro.
"Non è questo il punto, che cazzo portiamo?" sbottò Alessio.
"Qualcuno qui sta in ansia" lo derise Gennaro.
"Non sto in ansia" rispose imbronciato Alessio seduto sul letto di Genn, il quale invece stava seduto sul davanzale della finesta (da ragazzo tumblr quale è)
"Sì che lo sei" ribattè alzandosi e avvicinandosi al moro.
"Sei tu che mi metti in ansia"
"Dovremmo risolvere questa cosa, non credi?" gli sorrise il biondo muovendo le dita in modo strano .
"Che stai... No" disse Alex cercando di indietreggiare ma era sul letto e finí solamente per sbattere contro il muro. Gennaro ne approfittò per andargli ancora piú vicino ghignando.
"Genná, no" ma questo gli si buttò praticamente addosso iniziando a fargli il solletico ovunque finendo a cavalcioni sopra Alessio, il quale rideva a crepapelle. Si fermarono un attimo a riprendere fiato rendendosi conto della posizione in cui si trovavano e a entrambi pareva di avere un martello nel petto ma tentavano di giustificarlo con il fatto che avevano riso troppo e avevano il fiato corto.
Rimasero così, a guardarsi. Alessio pensava che una persona non potesse essere cosí bella, una persona che era riuscita in pochi giorni a fargli dimenticare Eleonora, che era cosí misteriosa e che proprio per questo lo intrigava, che era un libro aperto ma solo con lui che lo capiva con uno sguardo, che si fidava completamente solo di lui, che aveva quel fottutissimo sorriso e quegli occhi in cui perdersi, e quella persona stava proprio sopra di lui. Ormai non capiva piú niente quando erano vicini e questo era un problema quando pensava (o almeno ci provava) a cosa provava veramente per il suo Genn. Prima c'era Eleonora che in un certo senso tratteneva i suoi sentimenti per il biondo, era convinto di amare lei.
Gennaro dal canto suo aveva ben chiari i suoi sentimenti, ma insicuro come era si era fatto piú o meno ottocento complessi mentali e aveva deciso di rinunciare ad Alex. Piú o meno.
Alessio approfittò della situazione per invertire la posizione e vendicarsi facendo il solletico a Gennaro che iniziò a ridere e dimenarsi tentando di scappare ma essendo molto piú esile del moro era completamente bloccato.
"Alè, ti prego basta" riuscí a dire tra le risate. Alessio, incantato da quella risata, smise sorridendo. Guardò i lineamenti del biondo, il ciuffo sul viso, la mascella ben delineata, la pelle pallida... Tranne che in un punto. Quando lo notò il suo sorriso si spense. Genn se ne accorse imbarazzato e sempre nell'imbarazzo tornarono a sedersi.
"Non mi hai ancora detto come si chiama"
Genn alzò lo sguardo guardando Alessio che sorrideva. Si soffermò sulle sue labbra per poi arrossire.
"È... È complicato"
"Un nome complicato?" chiese divertito Alessio.
"Alè"
"Dimmi"
"Non ce l'ho la ragazza" disse dopo aver preso un respiro profondo. Alessio corrugò la fronte.
"Non è ancora ufficiale?"
"No, non c'è proprio una ragazza"
Alessio era sempre piú confuso.
"Che è, ti fai i succhiotti con l'aspirapolvere?"
Gennaro fece un mezzo sorriso per poi tornare serio.
"Peggio Alè, ho fatto un casino" disse mettendosi le mani nei capelli.
"Peggio che farsi i succhiotti con l'aspirapolvere?" chiese l'alteo avvicinandosi sfiorando il ginocchio e il braccio di Genn.
"Non hai idea" rispose questo.
"Io... Non so perchè, è successo una volta, poi due e poi troppe, cazzo"
Alessio gli accarezzava la schiena, gesto che gli consentiva di parlare in modo piú tranquillo. Alessio c'era. E sarebbe rimasto, no?
"Che hai fatto Genn?"
"Una cazzata"
Il labbro inferiore gli tremava, così come le mani e le lacrime iniziavano a farsi vedere.
"Hai... Hai presente i locali in periferia?" chiese fievolmente.
Alessio non ebbe bisogno di altro per capire cosa aveva combinato Gennaro.
"Perchè?" chiese solamente.
"Io... Non lo so, Alè è complicato" rispose iniziando a piangere sul petto di Alex che lo coccolava. E pensare che Gennaro aveva dubbi sul fatto che sarebbe rimasto accanto a lui. Alessio ci sarebbe sempre stato.
Il moro fece sdraiare Genn sul letto stringendolo a sè come il biondo stringeva la sua maglia.
Dopo qualche minuto i singhiozzi cessarono lentamente.
"Scusami Alè" sussurrò.
"E di che?"
"Tu ci sei sempre per me, e io mentre tu stavi male per la troia ero lí"
"Ehi" lo richiamò Alessio alzandogli la testa "grazie a te sono stato meglio in pochi giorni, anzi, solo a sentirti bussare a casa mia io giá stavo meglio, immagina dove sarei ora senza di te" gli sorrise. Un sorriso che venne ricambiato.
"E dove sarei io senza di te"
Si sorrisero poi Genn si accoccolò sul petto di Alessio.
"Cantami qualcosa" voleva sentire la sua voce, voleva sentirlo accanto a sè.
"Cosa vorresti?"
"Scegli tu"
Alessio iniziò a pensare a canzoni non troppo romantiche ma neanche troppo rap.
Human beings in a mob
What's a mob to a king? What's a king to a God? What's God to a non-believer who don't belive in anything?
Will he make it out alive? Alright, alright, no church in the wild
Genn si era addormentato sorridendo fra le sue braccia.

*******

"... L'ansia da prestazione"
"Abbi Fedez"
Ti pareva se Alessio Iodice non arrivava con una delle sue battute squallide che faceva ridere solo Gennaro.
"Ur-urban strangers?" li chiamò il ragazzo con la lista dei nomi.
I due si alzarono e salirono sul palco. Dopo una breve presentazione e Fedez chiese il loro genere. Genn giá nel panico non seppe cosa rispondere e Alessio a momenti rideva della situazione.
"Non lo so" rispose il biondo ridendo istericamente vedendo la faccia di Fedez. Guardò Alessio con la voglia di fargli il medio trovando invece la sicurezza in quello sguardo che si scambiarono.
Incominciarono a suonare. Fedez cambió subito espressione, decisamente ci sapevano fare.
Tears on the mausoleum floor, blood stains the Colosseum doors
Iniziò a rappare Gennaro e sia il pubblico che i giudici rimasero incantati dalla sua voce forte. Alessio avrebbe sorriso a quel suono se non fosse stato concentrato nel suonare. Si guardarono nuovamente nel secondo ritornello dandosi sicurezza l'un l'altro. Sembrava quasi si dicessero a vicenda "continua cosí, stiamo spaccando".
Coke on her black skin make strip like a zebra, i call that jungle fever
Inizia Alessio scatenando urla e commenti.
Alla fine dell'esibizione erano tutti in piedi (tranne Mika che per qualche arcano motivo stava seduto) e ad Alessio quasi veniva da piangere. E a Genn quasi veniva voglia di saltargli addosso.
Dopo quattro sì se ne andarono felici come non mai nel backstage dal padre di Alex che li abbracciò orgoglioso.
Una volta staccati da lui si guardarono e sorrisero. Non ci fu bisogno di parole, si abbracciarono stringendosi l'un l'altro come se avessero paura che uno dei due si staccasse.
"Genná?" lo chiamò Alessio bisbigliando nell'orecchio del compagno.
"Mmh?" rispose l'altro nascosto dal corpo di Alex.
"Ricordati che tu sei mio"

I Want To Write You A Song||GennexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora