Era un colpo al cuore sentire la nuova canzone assegnatagli. Se fosse stato anche due settimane prima avrebbero saltato di gioia, si sarebbero ricordati del loro primo incontro ridendo e magari dopo si sarebbero baciati, poi chissà.
Invece se l' erano ritrovata la sesta settimana, quando non si parlavano da quasi due giorni, il che era strano non essendo mai successo da quattro anni. Non avresti nemmeno potuto dire chi dei due stesse peggio. Alessio cercava di non farlo vedere, lui era quello forte, quello ottimista e sempre sorridente, nonostante si fosse sfogato già più volte con Davide.
Genn aveva un aspetto ancora più trasandato, i capelli sporchi e disordinati e le occhiaie ancora più marcate. E non si preoccupava di nasconderlo, anche se utilizzava la scusa della stanchezza. Passava tutto il tempo con Giò, che non ci pensava troppo a consolarlo e stringerti quando crollava.
Sembravano due squadre, Giò (che ovviamente riferiva tutto a Shorty) con Genn e Davide (che faceva lo stesso) con Alex.
Ad aggravare tutto c'erano state anche le eliminazioni di Leonardo e dei LandLord. Sapevano di essere in competizione, volevano arrivare all'inedito, alla finale, ma salutare persone con cui hai vissuto per un mese e mezzo fa comunque male. Un male tra il psicologico e il fisico che si aggiunge alla stanchezza e nel caso dei due Urban anche si loro problemi.
Quando Leonardo aveva abbracciato Genn gli aveva sussurrato "Dai che ce la fai campione" riferendosi alla sera precedente Genn non ce l'aveva fatta e aveva pianto ancora di più sulla sua spalla per poi salutare l'under con un "ci vediamo alla finale". Peggio ancora era stato con i LandLord, ma in quel caso fu Francesca a consolare Alex. Aveva sentito il litigio dal salotto (come non sentirlo?) e aveva visto Gennaro che correva fuori seguito da Giò, quindi quando si avvicinò al moro gli sorrise e gli disse:"Risolverete okay? Sei forte Alex, lo abbiamo visto tutto in questa settimane" e lo aveva abbracciato lasciandogli un bacio sulla guancia sotto lo sguardo inceneritore del biondo che se ne era andato con i pugni stretti. Francesca lo aveva visto, si era staccata e lo aveva indicato ad Alessio che aveva avuto l'impulso di corrergli dietro. Ma a fare? Gennaro gli avrebbe ricordato le parole dette qualche minuto prima e gli avrebbe voltato le spalle per la seconda volta dopo l'ultimo bacio . Per questo si era fermato a guardarlo andarsene e farsi stringere dal barese mentre piangeva silenziosamente.
Mai una volta che qualcosa potesse andare giusto.
E in quel momento, dopo aver ascoltato i due brani, Genn non ce l'aveva fatta e se n'era andato in camera, aveva affondato la faccia nel cuscino e aveva urlato come mai prima. Urlava perché era stanco di rimanere chiuso lì dentro, urlava perché voleva tornare a una settimana prima e sistemare le cose, anzi a quattro anni prima e non conoscere per niente la causa di quelle urla, urlava perché nonostante avesse detto "è okay" era tutta colpa di Alessio. Urlava ma nessuno lo sentiva. Tranne Alex che lo aveva seguito e stava seduto fuori dalla stanza con la schiena appoggiata alla porta e gli veniva da piangere ma non si sarebbe lasciato andare.
Poi le urla soffocate dal cuscino cessarono lasciando posto ai singhiozzi e a frasi spezzate che il moro riuscì a sentire a stento.
"Perché io?"
"Ti odio"
"Vaffanculo"
Alex non riuscì più a contenersi e pianse a sua volta rannicchiato contro la porta.
"Ti odio" continuava a sentire dall'interno. E come non capirlo, si odiava pure lui.
Dopo quasi mezz'ora si calmarono entrambi. Alex aveva la testa fra le gambe quindi non sentì Genn che si alzava e andava verso la porta aprendosi l'attimo dopo facendolo cadere di schiena. Se non avessero avuto entrambi gli occhi rossi dal pianto sarebbe anche stato esilarante.
Genn lo fissò dall'alto puntando i suoi occhioni in quelli scuri Alex e vedendo quanto fossero rossi. Ma in quella mezz'ora aveva deciso che sarebbe stato freddo con lui. Solo musica da quel momento in poi.
Scavalcò il moro che lo squadrava invece dal basso e lo guardò mentre si allontanava.
"Vieni o no?"
Si stupì quasi che gli avesse rivolto la parola. Ma non era il tono del suo Genn. Era ancora più freddo, più distaccato, più lontano. Troppo lontano.
"Sai, almeno per suonare mi servirebbe qualcun'altro"
Si alzò e seguì il biondo in sala prove dove prese la chitarra.
Nessuna battuta, nessuna considerazione sulla loro canzone, niente. Solo musica.
Rimasero in sala praticamente tutto il pomeriggio fino alle sette.
"Io vado" disse Alex sperando di attirare l'attenzione di Gennaro "Tu vieni? "
"Mica devi sapere ogni cosa che faccio" fu la risposta. Non aveva neanche alzato la testa dallo spartito.
Alessio se ne andò guardando il pavimento trattenendo la lacrima.
"Ti serve una bella sbronza" gli disse Elisa in cucina.
"Questa è un'idea fantastica!" Esclamò Giò prendendo il suo telefono tattico ordinando pizza e birra.
"Finirà male" disse Davide scuotendo la testa.
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I Want To Write You A Song||Gennex
Fanfic"Quando si guardarono per la prima volta Genn si perse in quegli occhi scuri tanto diversi dai suoi, cosí come i capelli. Prese la penna nera lasciando che le parole fluissero sul foglio guidate da nemmeno lui sapeva cosa. Forse l'alcool, forse no...