We Cry

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"Dove cazzo ci portano?"
"A me lo chiedi? Smettila di lamentarti, ah no, tu fai solo questo"
"Alè, vedo del bianco, ci portano in Antartide?"
"Ma che sei scemo?"
"Noi non abbiamo mai visto la neve Alè" constatò Gennaro con la faccia schiacciata sul finestrino del van.
"Ma non penso che la vedremo in Antartide" rise Alessio. Ma Gennaro non lo ascoltava preso come era ad osservare le montagne.
Alessio lo guardava sorridendo per l'entusiasmo di Gennaro dovuto alla neve, e Gennaro non era mai entusiasta quindi doveva godersi la scena. La fronte e il naso erano spiaccicati sul vetro e gli occhi si muovevano veloci per riuscire a cogliere tutto di quel panorama nuovo per lui. Alessio invece cercava di cogliere tutto di lui. Non riuscí a trattenersi e con il cellulare gli scattò una foto, facendo però rumore risvegliando Gennaro dal suo stato di trance.
"Che è ,mi hai fatto una foto?" chiese sorridendo.
"Con questa due" rispose il moro scattandone una all'altro che sorrideva.
"Bastardo, odio le foto" si lamentò.
"Zitto che sei bellissimo" si lasciò sfuggire Alessio.
"Cioè... Nel senso... Sei uscito bene...GUARDA" esclamò mettendogli quasi il telefono in faccia.
"Sono daltonico, non cieco Alè" lo derise Gennaro.
"Sì... Ehm, okay" disse ricomponendosi il moro. Fortunatamente gli altri erano distratti e non si erano accorti della scena.
Dopo pochi minuti arrivarono in un grande spiazzo verde sotto il sole.
"Come puo'esserci il sole con la neve?"
"Genná, ma tu in tutto sto casino pensi veramente alla neve?"
Gennaro fece per aprire bocca ma furono interrotti dal rumore di un elicottero che atterrava davanti a loro. Ne scesero i quattro giudici che diedero loro messaggi molto ottimisti giusto per alleviare l'ansia.
"Oh ma a noi proprio Fedez dovevano dare? C'ha un'allegria" sussurrò Gennaro ad Alessio.
"Parla lui, pensa che se passiamo io dovrò sopportare due infelici" gli rispose quest'ultimo.
Dopo l'attacca di Skin Alessio osservò un edificio piuttosto alto raggiungibile tramite cabinovia.
"Dobbiamo salire su quel coso?"
"Ho sentito che ci fanno salire dopo le interviste,devono conoscerci" gli rispose Giòsada.
Genn giá stava in ansia per le domande che Fedez gli avrebbe fatto.
Alla fine non andò così male, a parte qualche errore e incertezza.
"Ma doveva proprio fare domande sull'amore?" sbottò Gennaro una volta allontanatosi.
"Non so rispondere a domande normali, cosa vuoi che ti dica sull'amore!"
"Mika sei l'unico" rispose Alessio per poi ridere da solo "L'hai capita? Ahahahahahah Mika"
"Alè sei pessimo. E comunque tu sei stato perfetto nell' intervista, come sempre" sbuffò il biondo per poi arrossire.
"Io? Perfetto? Ma hai ascoltato le stronzate che ho detto?"
Furono nuovamente interrotti dai membri della Baell che arrivarono sorridendo e facendo domande su come fosse andata l'intervista.
Arrivò una ragazza a spiegare che a coppie i concorrenti avrebbero dovuto salire sulla cabinovia a coppie o a gruppi di tre per categoria.
"Ma devo proprio?" chiese Alessio appena dovette salire.
"Posso andare anche a piedi, risparmiamo"
"Vai convinto Alè" gli rispose Gennaro spingendolo.
"Io c'ho caga" gli disse il moro una volta che si erano mossi.
"Guarda" disse invece Gennaro non considerandolo spiaccicandosi ancora contro il vetro.
"Secondo te ce la faranno toccare?" chiese riferendosi alla neve.
"Se non ce la fanno toccare ti ci porto io in spalla"
Gennaro sorrise voltandosi verso il proprio amico.
"Alè cazzo fai lì, vieni qui" disse avvicinandosi e prendendogli la mano trascinandolo al vetro. Forse non si era del tutto arreso. Per una volta nella vita Gennaro Raia aveva deciso di provare a buttarsi e non pensare troppo, proprio lui che si faceva mille paranoie per qualsiasi cosa e che era costantemente in ansia.
Alessio strinse maggiormente la mano del biondo, cosa che stupí quest'ultimo ma era felice di essere lí, con la sua metá a stringersi la mano davanti ad un panorama mozzafiato.
"Bello vero?" chiese Genn guardando fuori. Aveva quello sguardo curioso dei bambini quando vedono una cosa per la prima volta e vogliono sapere tutto di quella cosa.
Alessio invece non si era nemmeno preoccupato di voltarsi a guardare il panorama. Osservava il profilo di Gennaro nello sesso modo in cui il biondo osservava le montagne, a differenza del fatto che lui Gennaro lo vedeva tutti i giorni, eppure non si stancava mai di osservare i minimi dettagli del suo viso pallido, i capelli piú lunghi, la fronte sempre piú coperta, gli accenni di barba che cresceva, le labbra rosee, le occhiaie piú o meno marcate e uno sguardo ogni volta diverso.
"Bellissimo" rispose. Gennaro si voltò convinto di trovare anche il suo amico incantato dal paesaggio e invece si rese conto che quel complimento era diretto a lui. Tentó di nascondere il rossore delle sue guance ma essendo pallido come la neve che lo aveva tanto attratto fallí. Appoggiò la testa sulla spalla di Alessio e rimasero cosí, entrambi con un casino nello stomaco e in testa, per il resto del viaggio che durò troppo poco.
Avrebbero avuto la sera libera e avrebbero iniziato solamente il giorno dopo con gli Home Visit.
Passarono la serata a provare ma anche a divertirsi con tutti gli altri, tra le battute di Davide, Cranio e Alessio.
Verso le undici ognuno andò nella propria stanza preparandosi psicologicamente per il giorno dopo.
"Che stanza è la nostra?" chiese Gennaro.
"Mi pare la 107, sará quella lá con le valigie fuori ancora da disfare" constatò Alessio notando appunto la stanza 107 con le loro valigie fuori.
"Gli costava tanto portarle dentro immagino" si lamentò il biondo aprendo la porta con le chiavi ricevute al loro arrivo.
"Come se non avessero le chiavi di tutte le stanze" sbuffò Alex trovandosi per una volta d'accordo con le lamentele del compagno.
Accesero la luce trovandosi davanti ad un enorme stanza con un balcone, un bagno e un armadio affiancato da un letto... Matrimoniale.
"Ma che..." inizió Gennaro mentre Alessio guardava il letto abbastanza confuso. Non che non avessero mai dormito assieme, ma non gli sembrava il caso di farlo a X-Factor.
"Ce tocca" sospirò Alessio, come se gli dispiacesse. Perchè in fondo non dispiaceva a nessuno dei due.
"Sistemiamo le valigie?" chiese poi.
"Ma anche no, ce ne andiamo a dormire dato che probabilmente non dormirò un cazzo di mio" rispose Genn mentre tirava fuori vestiti a cazzo dalla valigia prendendo i pantaloni grigi di una tuta e una maglietta decisamente troppo larga per lui.
"E quella quando me l'hai fottuta?" chiese divertito Alessio.
"Non sai quante cose ti ho fottuto e tu neanche lo sai" gli rispose l'altro andando a cambiarsi nel bagno tornando due minuti dopo. Alessio si cambiò velocemente e sempre velocemente si infilarono sotto le coperte.
"Notte Genná"
"Notte Alè" si dissero dandosi le spalle dopo aver spento la luce.

I Want To Write You A Song||GennexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora