"Datemi. I. Fottuti. Biscotti." disse Gennaro cercando i suoi biscotti per tutta la cucina sotto gli sguardi divertiti degli altri concorrenti.
"Siamo in questo loft da quarantotto e giá mi sono scassato la minchia" sbuffò trovando finalmente il pacchetto delle gocciole taroccate.
"Manco quelle vere" si lamentó buttandosi su una sedia iniziando a mangiare un biscotto dietro l'altro.
"Passamene..." iniziò Davide.
"NO"
Tutti risero per la faccia di Davide mentre Genn stringeva a sè i biscotti.
"Oh ma giá a quest'ora state a urlare?" entrò nella cucina Alessio, spettinato e con la faccia assonnata. Gennaro rimase con un biscotto a mezz'aria e la bocca aperta quando Alessio sbadigliò stiracchiandosi e stropicciandosi gli occhi come un bambino, ignaro dell'effetto creato sul biondo.
"Ti entrano le mosche" sussurrò Giò alle spalle di Gennaro, il quale scosse la testa arrossendo.
"Tranquillo, non lo dico a nessuno piccoletto" sussurrò ancora il piú grande alzandosi spettinando i capelli biondi di Genn e andando verso Davide facendogli l'occhiolino.
"Ansia?" chiese Elisa riferendosi alle assegnazioni.
"Io non tanto, Fedez è giovane, penso che possa capirci meglio" rispose Alessio.
"Io sto sempre in ansia, quindi non chiedetemelo neanche" rispose Gennaro facendo ridacchiare i presenti e sorridere Alessio.
"Non so come farei se avessimo un uomo" disse Margherita accanto a Luca.
"Io sono tranquillo, con Mika abbiamo giá creato un ottimo rapporto, no?" chiese Luca a Leonardo che fece per aprire bocca ma fu interrotto da un:"Io ho sentito mio nome"
Mika fece il suo ingresso nella cucina seguito a ruota da Fedez.
"Alora? Ancora qua siete? Forza, preparatevi!" li spronò il riccio gesticolando sotto lo sguardo divertito di Fedez.
Si avviarono ognuno nella propria stanza. Gennaro convinto prese il proprio cambio e si avviò verso i bagni, che ovviamente erano occupati dalle ragazze.
E mo'?
Tornò nella stanza dove gli altri stavano ancora cercando i vestiti nel porcile che avevano creato in due giorni.
"Ehm... I bagni sono tutti occupati..." disse debolmente grattandosi la nuca.
"Che ti aspettavi? Conviviamo con cinque donne piú Eva" gli disse Giò facendo ridere i presenti e iniziando a spogliarsi.
"Vabbuò" disse Davide iniziando a cambiarsi a sua volta seguito da Alessio.
Gennaro rimase fermo con i vestiti in mano, gli occhi puntati su Alessio voltato di schiena che si toglieva la maglietta. Era piú robusto di lui e aveva un pochino di pancetta, il che secondo Genn lo rendeva solamente piú bello e coccoloso. Sarebbe rimasto giornate intere a coccolarlo, accarezzarlo, baciarlo... Quanto aveva pensato alle labbra del compagno sulle sue in quelle due notti? Sottili e rosee, contrapposte alle sue carnose e rosse.
Eh no, i pantaloni davanti a me non te li togli cazzo
Ma Alessio era girato e neanche si accorgeva dello sguardo del biondo. Si tolse i pantaloni come se nulla fosse rimanendo in boxer grigi per poi infilare dei normali jeans. E ancora stava a dorso nudo.
Mi vuole morto
Sempre a dorso nudo Alessio si voltò cercando una maglietta e incontrando lo sguardo incantato di Genn.
Tutta la scena era inoltre osservata da Davide e Giò che se la ridevano.
"Genná?" lo richiamò Alex.
"Mmh?" rispose questo ricomponendosi stringendo i vestiti.
"Non ti cambi?"
"Sì... Ehm... Ora, sì" balbettó.
Davide e Giòsada uscirono ridacchiando capendo che forse Genn aveva bisogno dei suoi spazi. Alessio invece si infilò la maglietta e iniziò a riordinare le sue cose quando si accorse che l'altro era ancora immobile.
"Devo uscire?" chiese dolcemente.
"N-no" rispose Gennaro poggiando i vestiti iniziando a togliersi la maglietta lasciando scoperto il suo petto pallido e magro, così come la schiena. Quella era una delle poche cose mai successe tra loro, anche quando uno stava dall'altro Gennaro per cambiarsi si chiudeva in bagno. Le motivazioni principali erano due, 1) Genn era una persona chiusa e anche piuttosto timida specialmente all'inizio, bisognava imparare a prenderlo dal lato giusto, 2) odiava il suo corpo, troppo pallido e troppo magro.
Alessio sapeva bene di questa sua caratteristia ma pensava che si sarebbe adattato alla situazione,anche perchè lui era l'unico presente, invece sembrava che Gennaro avesse ancora bisogno di tempo per abituarsi al fatto che in quell'appartamento piuttosto squallido non erano solo loro due, con la loro musica e le loro chitarre come avrebbero voluto entrambi.
Alex era girato di spalle per lasciare a Genn un po' di spazio ma dopo circa cinque minuti in cui pensava che l'altro avesse finito si girò e lo vide con una felpa nera lunga che gli arrivava quasi a metá coscia e senza pantaloni, che furono infilati subito dopo.
"Andiamo?" chiese il biondo girandosi cercando lo sguardo di Alessio che trovò immediatamente dato che era fissato proprio su di lui. E immancabilmente arrossí.
La figura imbarazzata di Gennaro, con le guance rosse e lo sguardo che si muoveva per tutta la stanza a per evitare quegli occhi scuri, era totalmente opposta da quella che tutti vedevano, pallido, triste con il mare dentro, lo sguardo anche strafottente usato come scudo per non farsi conoscere e le occhiaie violacee, che tra l'altro erano ancora piú marcate del solito.
"Genná, ma hai dormito almeno qualche ora?"
Scosse la testa abbassando lo sguardo.
"Genná..." iniziò Alex in tono protettivo.
"Vieni che dobbiamo andare" lo interruppe l'altro prendendogli il polso trascinandolo in salotto con gli altri.
Si suddivisero per categorie e uno alla volta Fedez e Faustelli assegnavano ai gruppi il brano.
Le note del brano partirono e Genn e Alex non ci misero molto per riconoscerlo, era piuttosto famoso.
Gennaro batteva il piede a tempo sul pavimento mentre Alessio faceva lo stesso movimento con la mano sulla propria coscia.
"Non mi interessa che sappiate il testo bene o male, che lo arrangiate a modo vostro o meno ma mi interessa che sia interpretata bene, è una canzone d'amore, chi non è mai stato innamorato?" sorrise Fedez pensando probabilmente a un individuo alto, impacciato, magari inglese e riccio.
"L'impressione che dovete dare è che state dedicando questa canzone all'amore della vostra vita" intervenne Faustelli.
Alessio sorrideva, al contrario di Gennaro che aveva fatto una smorfia quasi disgustata tentando di fingere un sorriso.
"Bene giovani, fatene quello che volete ma metteteci l'amore" concluse Fedez congedandoli.
Genn uscí dalla stanzetta sbuffando seguito da Alex.
"Spiegami come faccio" sbottò il primo girandosi verso l'altro.
"Prima di tutto occupiamoci dell'arrangiamento cosí ci concentriamo 'sull'emozione'" disse il moro facendo le virgolette con le dita.
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I Want To Write You A Song||Gennex
Fanfiction"Quando si guardarono per la prima volta Genn si perse in quegli occhi scuri tanto diversi dai suoi, cosí come i capelli. Prese la penna nera lasciando che le parole fluissero sul foglio guidate da nemmeno lui sapeva cosa. Forse l'alcool, forse no...