Cercò il suo sguardo incerto, sapeva già che qualcosa non andava con il suo microfono e con quello di Enrica dato che la sua voce copriva quella di Giò e quella della ragazza nemmeno si sentiva. Cercò il suo sguardo, ma Alessio gli dava le spalle nel suo maglione blu. Seduto su quella cassa Gennaro cantava Best Day Of My Life pensando a quale potesse essere il suo giorno più bello. Nonostante la sua vita fosse in minore qualche buona giornata l'aveva avuta pure lui, anche se per qualche strano motivo a lui ignoto ogni momento felice era sempre preceduto o seguito da uno dei suoi momenti di crollo emotivo o qualcosa di almeno lontanamente simile, come la quiete dopo la tempesta : la prima canzone registrata e la il casino che aveva combinato, il primo bacio con Alex dopo il secondo Live, interi giorni di coccole e la prima vera litigata, due settimane senza toccarsi e poi un bacio, un 'ti amo' detto davanti ad Eleonora, un'altra litigata e una notte,o meglio, un giorno abbracciati nel letto. Altro che vita in minore, sembrava una montagna russa.
"È stato uno schifo" rise Alessio alla fine del Wind Bis.
"Il peggior Wind Bis nella storia di X-Factor 9" concordò Davide.
"La prossima volta non vi chiedo più di farlo con me" si imbronciò Giò rendendosi poi conto che non ci sarebbe stata una prossima volta.
"Mi fa ancora strano pensare che usciremo da qui" disse il barese.
"Non staremo più insieme ventiquattro ore su ventiquattro" constatò Davide stringendosi a Giò.
"Mi mancherete ragazzi" urlò Enrica abbracciandoli tutti. Si avviarono verso la cucina del loft con l'intenzione di girare l'ultimo video diario. Si sedettero vicini, troppo vicini per Gennaro il quale rabbrividí al solo contatto del proprio braccio con quello di Alessio sperando che quest'ultimo non se ne accorgesse, ma il moro se n'era accorto eccome, non era la prima volta in quella settimana appena iniziata che succedeva. E Alessio ci stava male, sembrava quasi che Genn avesse paura di lui, eppure dopo la scenata a Somma Vesuviana e dopo aver dormito di nuovo nello stesso letto sembrava tutto a posto. Invece forse non era così.
Parlarono un po' del live a Somma, delle solite stronzate di cui parlavano sempre nei video diari ovviamente con il supporto di Giò e Davide e delle battute squallide di Alessio, che per Genn quel giorno era "meno simpatico del solito" e questa "era una cosa brutta".
Alex continuava ad abbassare lo sguardo imbarazzato. Se lui era meno simpatico Gennaro era più acido del solito, ma non lo avrebbe mai detto per non rovinare il rapporto che avevano. Si poteva chiamare così? Era ciò che Alessio si chiedeva ogni qualvolta che abbassava lo sguardo torturandosi le mani.
Una volta spenta la telecamera Alessio si alzò diretto alla camera in cui stavano ormai solo lui e Genn dato che per soddisfare i loro bisogni Giò e Davide andavano in un altra stanza e lì rimanevano.
Si buttò sul letto accorgendosi di aver schiacciato un foglio. Lo prese e sorrise istintivamente guardando la scrittura da bambino di Gennaro, in alto il titolo in grande Runaway.Tre settimane prima
"L'inedito lo avete già pronto?" chiese Fedez aspirando dalla sigaretta elettronica mentre i due lo guardavano. Alessio sbarro gli occhi e iniziò a agitarsi mentre Genn ghignava. Sembrava di tornare all'audizione con i ruoli invertiti.
"Non lo so" sbottò Alessio senza pensarci. Sì, era come alle audizioni.
"Sì lo abbiamo" rispose tranquillamente Gennaro alzando le spalle tirando fuori dalla tasca un foglio accartocciato pieno di scritte e porgendolo al rapper il quale lesse ogni singola strofa.
"Mi piace, quando avete una base me lo fate sentire" disse semplicemente prima di salutarli e uscire dal loft.
Alessio si voltò verso Genn che non gli rivolgeva già più la parola.
"Genn" provò a richiamarlo mentre il biondo stava rileggendo il foglio.
"Gennaro"
"Non chiamarmi Gennaro" disse pacatamente di come avrebbe fatto di solito.
"Genn, che canzone è?"
Inutile dire che non ottenne risposta, il biondo si alzò gli porse il foglio e spiegò:"Manca una parte verso la fine, dovresti scriverla tu. Per la base ho già delle idee, niente chitarra però. Quando vuoi io sono in sala". E detto questo si allontanò senza nemmeno guardare il moro negli occhi. Sapeva che se lo avesse fatto probabilmente avrebbe ceduto, quegli occhi scuri erano come due calamite e sapere che poteva incontrarli colmi di dispiacere e magari anche di lacrime non sarebbe stato di aiuto.
Alex ricacciò indietro le lacrime che effettivamente erano sul punto di scendere e cominciò a leggere quel testo.
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I Want To Write You A Song||Gennex
Fiksi Penggemar"Quando si guardarono per la prima volta Genn si perse in quegli occhi scuri tanto diversi dai suoi, cosí come i capelli. Prese la penna nera lasciando che le parole fluissero sul foglio guidate da nemmeno lui sapeva cosa. Forse l'alcool, forse no...