Corinne
«No, dai. È impossibile che non ti abbiano presa», borbottò Michael a bocca piena, con gli occhi incollati al televisore.Sospirai, rigirando le bacchette nella mia ciotola di noodles. «Sono passate quasi due settimane, Mikey. Avranno deciso che non valgo il loro tempo», dissi sovrappensiero, forse un po' ad alta voce perché Calum mi guardò male.
«State zitti, stronzi. Ci sono Daenerys e Jorah», sbottò Calum, a bocca piena. Sputacchiava dappertutto ed era leggermente disgustoso.
Michael scoppiò a ridere. «Povero illuso, ancora a supportare quella relazione morta e stramorta».
Calum si incazzò e tra i due cominciò una discussione sulle varie coppie di Game Of Thrones mentre io continuavo a guardare l'episodio senza voglia. Quella sera non avevo voglia di fare niente, era passata una settimana e mezzo effettiva, quasi due, dal colloquio e nessuno mi aveva chiamato, il che voleva dire che non mi avevano assunta. Alla fine, Luke aveva deciso di ascoltare le critiche di sua sorella.
«Sta zitto tu che stravedi per Daenerys e Jon - che non si sono mai neanche incontrati!», sbottò Calum, riportandomi alla realtà.
Guardai Michael. «In effetti Calum ha ragione», borbottai a bocca piena, proprio mentre il mio cellulare squillava. Lo afferrai, deglutendo prima di rispondere; «Pronto?».
«Corinne Barton?», chiese la donna all'altro capo del telefono; aveva una voce familiare.
«Sì... Sono io. Mi dica», dissi, alzandomi dal letto. Calum e Michael seguirono i miei movimenti, ormai la loro attenzione era focalizzata su di me e non più sull'episodio che stavamo guardando della nostra serie preferita.
«Allora, prima di tutto, dimmi che sei quella Corinne ti prego».
Sorrisi a trentadue denti, riconoscendo finalmente la proprietaria della voce. «Sono io, Kylie. Allora, come mai chiami...?», chiesi, sentendo il cuore battermi nel petto. Era più che ovvio che fossi stata assunta ora come ora, ma il solo pensiero mi faceva sentire emozionata come non mai.
«Secondo te per quale motivo ti chiamo a quest'ora? Sei stata assunta, Corinne!», esclamò Kylie, facendomi letteralmente urlare.
Cominciai a saltare di gioia. «Non ci speravo più! Quando inizio?».
Kylie rise. «Lunedì, avrai più istruzioni sul posto - sembra che alla fine i terribili gemelli Hemmings abbiano preso una decisione positiva per te».
«Già, già - Dio, sono così contenta! Lunedì sera ti porto a festeggiare», dissi, sedendomi di nuovo sul letto tra i miei migliori amici. I due mi stavano guardando sorridendo come due ebeti.
«Ci conto, eh», disse Kylie, «Ora devo staccare, ho altre dieci persone da chiamare. Ci vediamo lunedì?».
«A lunedì!», salutai Kylie, staccando.
Calum mi guardò sorridendo. «Quindi, uh... C'è qualcosa che vorresti dirci, signorina?».
In risposta cominciai ad urlare di nuovo, facendo ridere i due. Quando mi fui calmata forse non avevo più voce.
«Bene bene», borbottò Michael, quando tra di noi calò il silenzio, «Adesso puoi provare l'ebbrezza di fare sesso in ufficio».
Alzai gli occhi al cielo. «Oh Dio, Mikey, non metterti anche tu! Già a casa mi tormentano», mugolai, facendo ridere Calum.
«Hey, Michael ha ragione. Insomma, hai visto Hemmings, no? Ha quella faccia che urla scopiamo in ufficio e l'ho notato io che sono etero», disse il moro con sufficienza, facendo sbuffare Michael.
STAI LEGGENDO
Boss || Luke Hemmings
Fanfiction«Luke, fermati un attimo e ragiona. Tu sei il mio capo, hai idea di che sarebbe se qualcuno ci scoprisse?». «Mmh, secondo me questo è ciò che rende il tutto più eccitante, piccola».