Corinne
Quella sera uscii dell'enorme grattacielo più stanca del solito, sia fisicamente che mentalmente: non avevo fatto altro che pensare al mio appuntamento con Luke di cui ancora non sapevo niente, se non che ci sarebbe stato e che mi ero messa nei guai da sola come una cretina. Continuavo a cadere nella trappola del mio capo secondo dopo secondo, e questa volta mi ci ero lanciata dentro da sola, ricattandolo con un appuntamento per sapere soltanto qualcosa che neanche mi interessava. Per di più avevo paura di Chanel: sapendo che ci aveva visti venerdì, cosa le avrebbe impedito di spiarci anche al nostro appuntamento? Avrebbe screditato me e Luke in minuti contati, appena avesse avuto delle prove tangibili.
Cercai di non pensarci mentre, sul tragitto di casa, ascoltavo mia nipote raccontarmi della sua giornata a scuola. Quella sera era passata a prendermi mia sorella che, non sapendo a chi affidare Raven, l'aveva portata con sé - cosa per cui le ero segretamente grata, perché Raven aveva lo strano potere di allontanare i miei pensieri. O almeno, aveva il potere di farlo finché Luke non mi ricordava della sua presenza... Con una scatola color avorio posata davanti alla porta di casa. Una scatola enorme, senza scritte e chiusa da un fiocco bianco che quasi si mimetizzava con il colore della scatola.
«Per chi sarà?», chiese Maria, confusa.
Sospirai. «Qualcosa mi fa pensare che è per me».
Maria mi guardò con un misto di preoccupazione e malizia negli occhi. «Mmh, chi è il mittente?».
Presi il pacco e andai a sedermi sull'altalena, seguita da Raven che si sedette accanto a me, guardandomi entusiasta. Maria rimase in piedi davanti a me, fissava il pacco con aria agitata. Soltanto io ero abbastanza calma riguardo alla situazione?
«Aprilo zia Cori!», mi esortò Raven, battendo le manine.
Sospirai, sciogliendo il fiocco ed aprendo successivamente il coperchio della scatola, restando senza fiato quando intravidi un vestito all'apparenza costoso accompagnato da un paio di scarpe bordeaux. Il cuore prese a battermi all'impazzata nel petto, quando realizzai ciò che Luke mi aveva regalato.
«Corinne... Questo è un Elie Saab. È meraviglioso!», esclamò Maria, con gli occhi fissi sulla scatola.
Le parole di Maria divennero un'eco confusa mentre, osservando la scatola, notai un foglietto di carta sul fondo. C'era un numero cellulare sopra, ipotizzai fosse sicuramente Luke mentre lo digitavo.
Quando Luke rispose, Maria e Raven erano entrate dentro portandosi dietro la scatola con il vestito. «Hai ricevuto il mio regalo».
Sospirai. «E ciao anche a te. Perché mi hai appena fatto trovare un Elie Saab davanti alla porta di casa?», chiesi indagatrice, senza riuscire a frenare il sorriso che si stampò sulle mie labbra.
«Perché voglio che lo indossi al nostro appuntamento di sabato», rispose.
Alzai un sopracciglio. «Sabato? Non abbiamo ancora detto niente sul giorno».
«Oh, giusto. Beh, allora adesso sai che il nostro appuntamento è fissato per sabato. Metti il vestito che ti ho regalato, per favore. Ci tengo».
Se avessi avuto Luke davanti, in quel momento, gli avrei fatto un'occhiataccia talmente brutta da non farlo dormire più la notte. Purtroppo (o per fortuna) non c'era, quindi mi limitai ad andare contro alla sua idea assurda. «Sei pazzo. Non indosserò un Elie Saab per un appuntamento qualsiasi!», sbottai, «E poi scusa, non dovrebbe essere una cena di lavoro? Se mi presento con un Elie Saab addosso capiranno tutti qualcosa».
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Boss || Luke Hemmings
Fanfic«Luke, fermati un attimo e ragiona. Tu sei il mio capo, hai idea di che sarebbe se qualcuno ci scoprisse?». «Mmh, secondo me questo è ciò che rende il tutto più eccitante, piccola».