Capitolo 11

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Alessandro
Ecco adesso ci mancava Riccardo. Qua c'è lo zampino di Mirka.

Vedo Rachel avvicinarsi, sembra essere molto sicura di se, da quel che ho capito lo è sempre. Io invece tremo per l'ansia. Non capisco cosa cazzo mi sta succedendo, so solo che non vedevo l'ora di rivederla e il fatto che in questo momento mi stia vicino, ha fatto sì che la temperatura in questo posto si sia alzata di 10 gradi.

Le faccio un sorriso di conforto, come per rassicurarla di stare tranquilla visto che questo suo primo cappuccino lo berrà Riccardo. Lei ricambia il sorriso.

Porca troia, che spettacolo.

Mi metto appena dietro di lei, per mostrarle il movimento che deve far fare al brik con il latte, durante la scarica di vapore della macchina. Poggiare la mia mano sul suo polso mi fa provare una sensazione che non provavo da tempo, anzi credo sia del tutto nuova nonostante ho 25 anni. Lei al mio tocco fa un leggero balzo, forse sto esagerando con la confidenza, di certo non avrà bisogno di uno come me che le gironzola intorno. Ma cavolo come faccio, ora che ha finito scuola la vedrò tutti i giorni, da come mi ha parlato Riccardo ha intenzione di tenerla tutti i giorni e non solo per il weekend.
Sento lo sguardo di Mirka addosso a noi. Mentre ci scruta sicuramente per tormentarmi sera. Spero di riuscire ancora a negare quella che ormai secondo me è l'evidenza.

Una crema perfettamente montata, scende nella tazza con il caffè, è il TOP. Cazzo lei è il top, ha una forza di volontà e un'autostima tanto grande da farla riuscire in tutto ciò che fa.

Siamo così diversi. Non funzionerà mai. E poi figurati se mi pensa.

Mi guarda. Mi sorride. In quel sorriso non vedo solo un grazie, vedo tanto altro che sinceramente non ho il coraggio neanche di interpretare, non voglio illudermi. Già sto male per quella merda di Carlotta.

Beh a dir la verità è una settimana che non penso a quella cretina. Ma cosa mi sta succedendo?!

A fine giornata tutti hanno mangiato, manco solo io, Lucia mi ha preparato il mio piatto preferito, il misto di verdure e frutta. L'ultima cosa che posso permettermi è abbuffarmi.

Vedo Rachel avvicinarsi al tavolo. Merda. L'ansia sale. Non riesco a nascondere un sorriso di approvazione. Altro che approvazione, di felicità.

Si siede e mi guarda.

Il telefono squilla. Mi arriva un'e-mail. No cazzo, è la compagnia.

Oltre il limiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora