Dopo ieri sera. La giornata è stata ancora più bella e interessante. Sono felice di vedere che il nostro rapporto fa passi in avanti giorno dopo giorno. E faccio di tutto per non pensare al fatto che fra meno di 14 giorni andrà sei mesi in Africa per lavoro. Non voglio pensare a dopo, voglio vivermi il momento, mi fa stare bene. Mi fa sorridere. Mi fa dimenticare del resto del mondo.
Tutti hanno iniziato a notare la grande sintonia che c'è fra noi, a partire dallo staff compresa mia madre fino ad arrivare persino ai clienti.
Riccardo sembra remare dalla nostra parte, dentro questo posto sembra che tutti vogliano che io ed Ale approfondiamo la nostra conoscenza e questo non mi dispiace. Tant'è che questa sera di nuovo mi riporta lui.
Siamo sullo scooter, questa volta è molto tardi e quindi mi porterà fino a casa invece della stazione. Già questo piccolo gesto di protezione nei miei confronti mi fa impazzire di gioia.
Il freddo sulla mia pelle mi fa tremare, a quanto pare non può sopportare il fatto che stia male per qualcosa, visto che non ho finito di dire che sento freddo che si è fermato sotto casa sua a prendermi un giubbino. Ogni suo gesto mi fa impazzire. È bianco e verde, è un giubbino primaverile di quelli apposta per il vento e la pioggia, mi arriva fino alle ginocchia, il profumo di Ale impregnato sul capo si diffonde sulla mia pelle. L'adoro.
Lo stringo forte e senza rendermene conto già siamo sotto casa mia, il mio solito disagio nel togliermi il casco, mi fa diventare ogni volta di tutti i colori, lui si avvicina per slacciarmelo.
Ci guardiamo negli occhi.
L'ansia e il disagio prende il sopravvento. Mi perdo nei suoi occhi castani belli da morire con le lunga ciglia nere che li contornano.
Sento le sue braccia dietro la mia schiena e senza rendermene conto siamo ad un centimetro fra il mio viso e il suo. Riesco a sentire il suo battito veloce, mi scruta attentamente cercando un segno di approvazione. Cerco di avvicinarmi il minimo possibile perché non voglio azzardarmi troppo. Senza rendermene conto il calore delle sue labbra sono sulle mie.Mi perdo nel suo bacio, caldo e appassionato. Le nostre lingue si incontrano e giocano sfrenatamente, il metallo del suo piercing sulla lingua provoca una sensazione meravigliosa al mio corpo. Inizio a indietreggiare, dandogli un bacio a stampo dietro l'altro, lo guardo negli occhi e vado via ringraziandolo e sussurrandogli la buonanotte accompagnata da un altro piccolo bacio rubato.
Sarei voluta rimanere ore lì a riempirlo di baci, ma se fosse uscito mio fratello sarei sprofondata dalla vergogna.
Non riesco ancora a crederci. Il suo bacio era vero, niente a che vedere con quelli degli stupidì ragazzini che vogliono solo scopare. Lui si è perso nei miei occhi come io nei suoi.
Inizio a credere alle parole di Mirka ma non del tutto, ho imparato ad essere scettica quando si tratta del genere maschile, nonostante i miei 16 anni ho avuto una bella batosta anch'io da quello che dovrei definire il mio primo "ragazzo". E sinceramente da un anno a questa parte preferisco andarci con i piedi di piombo.
Tornando a casa, mi rendo conto di indossare ancora il suo giubbino, un sorriso a 100 denti compare sul mio viso. Decido di scrivergli un messaggio.
" Sei consapevole che ormai il giubbino sarà mio?!! Hahahaha "