Capitolo 11

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▶Pompeii - Bastille

"Non sai cosa dire, vero?" chiese retorico mentre io continuavo a starmene in silenzio.

Cosa potevo dire?

Non ne avevo la minima idea.

"Io.. non lo so." mi girai e iniziai a camminare verso l'uscita del parco.

L'unica cosa da fare era andarsene.

"Brava, scappa da tutti i tuoi problemi." mi urló da lontano e i miei passi si bloccarono.

"Sei brava solo a questo.
Invece di affrontare le cose te ne vai." continuó, e sentì una lacrima percorrere la mia guancia.

Non so con quale coraggio mi girai e iniziai ad andare verso di lui a passi larghi.

"Proprio tu parli?
Proprio tu che ti ritrovi ad urbiacarti da schifo per riuscire a dire quello che provi?" puntai una mano sul suo petto, e le lacrime piano piano aumentarono.

"Non hai le palle per dirmi da sobrio.. che ti piaccio." continuai.

"E con questo?
Tu non me lo diresti in ogni caso.
Sei brava ad illudere le persone." si difese guandandomi negli occhi.

"Il..Illudere?"

"Si. Illudere.
Pensavo veramente che tu ricambiassi i miei sentimenti, ma a quanto pare non é così.
Sarei dovuto stare zitto." si allontanó da me.

Provai a dire qualcosa, ma il mio cellulare vibró nella tasca. Alice.

"Dimmi." risposi cercando di sembrare il più naturale possibile.

"Dove siete? Vi stiamo cercando per tutto il locale." urló al telefono, per sovrastare la musica alta.

"Arriviamo." le dissi.

"Aspettateci fuori, così andiamo via." attaccó la chiamata.

Lo guardai, seduto su una panchina, con la testa fra le mani, e la voglia di lasciarlo era grande.

Ma nonostante la mia rabbia, era ubriaco e non avvertirlo non era giusto nei suoi confronti.

"Ci stanno cercando, dobbiamo andare via." dissi avvicinandomi lentamente a lui.

Alzó lo sguardo verso di me e l'azzurro dei suoi occhi, illuminato dalla luce della luna, fece perdere qualche battito al mio cuore.

Quegli occhi sarebbero stati il mio punto debole per sempre.

"Tu vai." mi disse secco.

"Non fare il bambino, dobbiamo andare." allungai una mano verso di lui, ma si scansó.

"Vattene.
Non ho bisogno del tuo stupido aiuto." sputó ritornando alla sua posizione inziale.

Una parte di me sarebbe rimasta con lui, lo avrebbe preso per un braccio e trascinato verso l'auto.

L'altra sarebbe uscita da quel posto per tornarsene a casa, e fuggire di nuovo da tutto.

Dopo qualche istante di riflessione presi la decisione migliore: mi voltai e uscì da quel parco.

-

"Cosa é successo?" mi chiese preoccupata Alice appena notó la mia espressione completamente assente e le lacrime sulle guance.

Scossi la testa, come se facendolo tutti i pensieri che mi bombardavano la testa sarebbero scomparsi.

Mi abbracció e passó una mano fra i miei capelli, ripetendomi che andava tutto bene.

Ma non stava andando tutto bene.

"Dov'é Genn?" domandó Alessio vedendo che non era insieme a me.

Gli indicai la strada del parco, e lui andó dal suo amico.

Mi sedetti su una panchina posta sul marciapiede e presi la testa fra le mani.

Possibile che prima o poi doveva sempre andare tutto storto?

Trasferirsi era stata veramente la scelta migliore?

"Stai tranquilla." mi disse Alice sedendosi accanto a me.

Senza nemmeno accorgermene avevo ricominciato a piangere.

Mi ripromettevo ogni volta di non lasciarmi trasportare dalle emozioni, e ogni volta mi ritrovavo nella stessa situazione.

-

Come previsto, la mattina seguente Genn non si ricordó niente della nostra discussione, o almeno così mi aveva fatto credere.

Mi risultava veramente difficile vederlo davanti a me senza potergli dare uno schiaffo.

Soprattutto dopo la sua entusiasmante idea di andare tutti al cinema.

All'inizio rifiutai la proposta, inventando una banalissima scusa, ma poi dovetti accettare sotto le continue suppliche di Alice (che per quanto fosse intelligente non aveva ancora capito che non avevo voglia di passare la serata insieme a Genn.).

Arrivai al cinema a piedi (rifiutando il passaggio in auto) e appena varcai la soglia dell'entrata Alice si piombó su di me, con un biglietto per il film e una bottiglia di Coca Cola nell'altra.

La ringraziai e appena le porte della sala si aprirono entrai insieme agli altri tre.

Il film? Natale col Boss.

"Un film migliore non c'era?" si lamentó Alice.

"O questo o il film su Papa Francesco." rise Alessio prendendola per mano.

I posti erano i primi quattro della fila, e i primi due se li presero i due piccioncini.

Quindi ironia della sorte mi trovai seduta accanto a Genn.

"Vuoi?" mi offrì i pop corn.

"No grazie." rifiutai togliendomi il giacchetto e poggiandolo sullo schienale della mia poltroncina.

Intanto che aspettavamo che film iniziasse Alessio prese dalla sua tasca il cellulare e insistette per fare un selfie con tutti e quattro.

Mi girai verso l'obbiettivo e provai a fare un sorriso decente, ma prima che Alessio scattasse Genn si posizionó proprio accanto a me e mise una mano sul mio fianco.

Quando scattó la foto in un movimento fulmineo tornai seduta composta e ringraziai le luci che si erano appena spente per aver nascosto il rossore sulle mie guance.

Per tutta la prima parte del film provai seriamente a concentrarmi, ma la mano di Genn che ogni tanto finiva casualmente sulla mia mi sconcentrava.

Quel ragazzo mi mandava seriamente in confusione.

Non ero ancora riuscita a capire l'esatto sentimento che provavo per lui, e tutte quelle piccole cose mi scombussolavano i pensieri.

Forse provavo già dei forti sentimenti verso di lui e non me ne ero ancora accorta, oppure semplicemente non me ne volevo accorgere.



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HEY OH!
Salve piccoli coccolini alla lavanda.
Stranamente ho aggiornato prima del solito (tutto merito di una botta d'ispirazione), ma mi sono accorta che il capitolo é leggermente più corto del solito :/
Anyway.. vi ringrazio per tutti i commenti che scrivete, perché mi tirate veramente su di morale e ogni tanto una risata ci scappa♡.
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, se si lasciate una stellina e un commento che mi fa sempre piacere.
Ci vediamo al prossimo capitolo.
Un bacio, Lisa.

P.s.
Vi ricordo di stakerarmi sui miei social, che ho ricominciato ad usare dopo mesi ahah (se volete ricambio il follow)
Instagram: @_lisabertozzi
Twitter e Vine: @Lizzie_60714
Ask: @lisabertozz99
E no, non ho Snapchat.




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