Capitolo 2

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Mi girai di scatto e mi trovai davanti il ragazzo del bar, occhioni blu.

"N-no.. non importa" provai a sorridere.
"Ti vedo un po in difficoltà" si avvicinó.
"Posso?" indicó il foglietto nelle mie mani ed io annuì.

"Mh.. farina di mais? Hai sbagliato corsia" disse semplicemente andando nel corridoio dietro.
"Ma tu lavori qui?" chiesi sorridendo.
"No, ma vengo spesso al supermercato" lo disse come una cosa ovvia mentre rovistava su uno scaffale, dopo qualche istante mi porse un sacco.
"Oh, grazie" lo ringraziai mettendo la busta nel cestino.
"Figurati. Sei nuova di qui, vero?" alzó un sopracciglio.
"Si ahah, sono qui da poche settimane" alzai le spalle.
"Mh" ci furono pochi istante si silenzio.. un silenzio imbarazzante.
"Em.. io dovrei andare" indicai la cassa e dopo averlo salutato con un cenno della mano mi avviai.
Pagai e dopo aver preso la busta me ne tornai sui miei passi..

Ormai erano le 20:30 passate ed avevo appena finito di lavare i piatti..
Tornai nella mia stanza e mi feci una doccia veloce, per poi cambiarmi con un paio di skinny neri, una canotta bianca e sopra un'altra felpa nera con sopra stampate un paio d'ali bianche.
Lasciai i miei capelli ribelli sciolti e sopra indossai un cappellino di lana verde scuro e infine all star total black.
Mi truccai come al mio solito con una linea di eyeliner, ovviamente mai una uguale all'altra, infine mascara.
Non adoravo particolarmente mettermi il rossetto.

Riposi il telefono in una tasca e il piccolo portafoglio nell'altra, scesi al piano di sotto trovando i miei nonni seduti sul divano abbracciati che guardavano alla Tv uno dei loro soliti programmi polizieschi.
"Nonni io esco, prendo le chiavi e non aspettatemi alzati" dissi mentre andavo a dare un bacio sulla guancia ad ognuno di loro.
"Stai attenta" disse mia nonna ricambiando il bacio.
"E non portare giovanotti a casa" aggiunse mio nonno facendomi ridere.
"Non ti preoccupare ahah, ciao" uscì di casa e dopo aver chiuso a chiave con il mio mazzetto lo posai nella tasca insieme al portafoglio e mi avviai al bar.

Arrivata trovai Alice fuori che armeggiava con il cellulare, appena mi vide lo rimise in borsetta.
"Oh eccoti, stavo per scriverti un messaggio" mi venne incontro.
"Scusa il ritardo, ma ho finito tardi di cenare" mi scusai.
Mi prese sotto braccio ed entrammo nel locale.
Nel pomeriggio avevano allestito un piccolo palco, che ormai era coperto la due sgabelli, due chitare ed una pianola.
Poi nel mezzo si trovavano due aste con microfoni.
"Come si chiama il gruppo?" le chiesi appena presimo posto sotto il palco, in modo che Alessio, come si chiama il suo ragazzo, potesse vederla meglio.
"Urban Strangers"

Dopo poco, le luci si spensero in tutto il locale tranne che sul palco, poi vidi due ragazzi salire.
Alessio e.. occhioni blu.         
Quest' ultimo prese il microfono.
"Ciao a tutti, io sono Genn e lui Alex, e noi siamo gli Urban Strangers" salutó il pubblico aggiustandosi un ciuffi di capelli che era finito sul viso.
"Inizieremo con una cover" iniziarono a cantare Oceans e i miei occhi presero la forma di due cuoricini, dato il mio amore immenso per quella canzone.

Genn aveva una voce molto particolare, che farebbe apprezzare anche la peggior canzone del mondo.
Ed anche Alex cantava bene, oltre a saper suonare la chitarra in maniera sublime.
Notai inoltre che appena riuscì a vedere Alice, una scintilla attriversó i suoi occhi e appena si scambiarono due sorrisi inizió a cantare ed a suonare con più passione di quanta ne avesse prima.

Finita la cover annunciarono di aver decoso di cantare un loro pezzo "Empty Bed".
Il pezzo inizió e non ci volle molto per pensare che fosse una canzone veramente bella, sia per il testo che per il sound.
Cantarono qualche altra cover, poi il concerto terminó.

Appena Alessio poggió la sua chitarra scese dal palco ad una velocità record per andare ad abbracciare Alice, che lo accolse a braccia aperte.    

Lui la prese in braccio alzandola da terra di qualche centrimetro facendola ridere e a quella scena mi scoppió il cuore.
Si presero per mano ed uscirono fuori dal locale per parlare, ed io mi concentrai sul bicchiere di coca cola che avevo davanti.

Mentre stavo contanto quante bollicine ci fossero nel bicchiere qualcuno prese posto accanto a me.
Girai di poco la testa per vedere Genn chiedere da bere al barista.
Proprio quando tornai a contare lo sentì avvicinarsi.
"Piaciuto il concerto?" mi chiese.
"Si, siete bravi" dissi per poi prendere un sorso dal bicchiere.      
"Ti ho visto prima sotto il palco insieme ad Alice" aggiunse prima di prendere il bicchiere che il barista aveva poggiato sul bancone.
"Si, ci siamo conosciute oggi. Le ho consigliato di venire per scusarsi con Alessio e mi ha chiesto di accompagnarla" alzai le spalle.
Lui annuì.
"Ma tu alzi sempre le spalle?" chiese retorico sorridendo
Alzai le spalle in tutta risposta, facendolo ridere.

"Senti ma.. tu quanti anni hai?" mi chiese di punto in bianco.
"19, da poco" risposi picchiettando le dita sulla supericie di marmo al ritmo della musica che da poco era partita nel locale.
"E che ci fai in questo posto?"
"Vedi.. volevo prendere una paura da
tutto.
I miei nonni abitano qui da diversi anni, quindi mi sono trasferita a tempo indeterminato da loro" spiegai.
"Mh.. interessante" disse incatenando i suoi occhi ai miei.
Restai per diversi istanti a fissarsi, notando tutte le diverse colorazioni che prendevano a causa delle luci colorate.

Prima che potesse dire altro arrivarono Alessio e Alice per mano da noi.
"Ehi amore, lei é la ragazza che mi ha convinto a venire qui stasera" disse lei indicandomi.
"Ti ringrazio vivamente, piacere" allungó la mano e la strinsi presentandomi.
"Amico, noi dobbiamo caricare gli strumenti nella tua macchina.
Quando abbiamo finito che ne dite di andare tutti e quattro a fare un giro?" annunció sempre lui riferendosi a tutti, io annuì insieme as Alice.
Allora Genn si alzó e andarono insieme asistemare le loro cose.
"Grazie mille per avermi convinto" mi disse Alice abbracciandomi.
"Ma figurati" ricambiai.
"Penso che questa sarà l'inizio di una bella amicizia" aggiunse sorridendo.

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HEY OH
Salvia a tutti!
In questi giorni ho un blocco, ovvero: nella mia mente la storia c'é tutta, solo ho qualche difficoltà nel metterla per iscritto ahah.
Anyway.. spero che la storia vi stia piacendo eh.
E se avete voglia, commentate e votate che mi fa piacere.
Ci vediamo al prossimo capitolo.
Un bacio, Lisa.

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