My Worst Distraction ||Cameron Dallas||

Capitolo 18

Siamo nel centro commerciale abbiamo incontrato la mamma di Cameron e Trina al bancone delle verdure e stiamo facendo insieme la spesa per questa sera.

"Jessica..." dice Laura,la mamma di Cam. La guardo. "Cameron ieri è rimasto con te?" Continua

Oh no,cosa dico?

"No,perché?" Faccio una risatina finta.

"Perché ho visto Nash e Trina rientrare ma di Cameron non c'era traccia"

"Anche mio marito ha avuto la stessa sensazione...di sentire la voce di tuo figlio" interviene mamma continuando a infilare nel carrello ogni tipo di verdura.

"No,tranquille. Vi state sbagliando" interrompo agitata e mi faccio spazio tra di loro per prendere le carote sul bancone. Dietro di me le sento confabulare.

Era meglio andare a scuola,mi sarei risparmiata i loro sermoni.
***
La spesa è fatta. Abbiamo aiutato Laura a trasportare tutto a casa sua. Non ci resta che aspettare questa sera.

-

Squilla il cellulare. È Trina.

<<ohi?>> dice

<<Trina,non immagini cosa è successo ieri sera...mi manchi!!>>

<<Ahah,dai racconta>>

<<Ieri in pratica tornati dalla festa, tu e Nash siete rientrati,Cameron invece è entrato dalla finestra in camera mia e mi ha vista mentre mi stavo infilando il pigiama. Poi abbiamo parlato un po' di James e di Jade...mi ha messo in guardia perché sostiene lo stiano facendo apposta per fare ingelosire l'altro e viceversa e poi mi ha abbracciato. Io ho ricambiato e poi gli ho detto di andare perché papà stava entrando in camera. Ora,il problema,è che mia madre e tua madre sostengono che Cameron era con me...e hanno ragione>> spiego frettolosamente

<<Cavolo Jess,ho fatto fatica a starti dietro. Comunque,non destate sospetti ai vecchi e poi quando ci vediamo mi racconti bene come ti sei trovata tra le braccia di mio fratello, non eravate litigati?>>

<<È una storia lunga...ti racconto poi. Tu oggi devi uscire con Nash vero?>> Chiedo

<<Sì, e sono super emozionata!!>>

<<Miraccomando,non fare sciocchezze...>> raccomando

<<Sì tranquilla, poi ti racconto...ora vado. Un bacio,ci vediamo al tuo ritorno da Siattle!>>

La saluto e riaggancio la chiamata. Mi preparo. Indosso dei semplici leggings,un maglioncino bianco e ho fatto una coroncina ai capelli con delle treccine. Trucco e sono pronta.

-

"Jessica!" Grida mamma "Andiamo"

La raggiungo,attraversiamo la strada e bussiamo alla porta.

"Arrivo" sentiamo

Tiro un profondo sospiro e guardo mamma felice. Sarà meglio togliermi quest'aria imbronciata per non rovinare la serata.

Laura viene ad aprirci e ci saluta.

"Buonasera!!" Salutiamo

"Buonasera...entrate. Perdonate se Trina non assisterà alla cena ma immagino che tu già lo sappia perché Trina mi ha detto che voi due siete grandi amiche" dice rivolgendosi a me.

"Si Laura. È vero" Sorrido

"Dove lascio questo dolce fatto da me?" Interviene mamma

"Vieni Lucia,portiamolo nella cucina. Oh, Jessica porta il cappotto nel salone e poggialo sul divano"

Annuisco e mi dirigo verso il salone. Mi sbottono il giubbotto e lo appoggio sul divano.

Mi tiro giù la maglia e mi aggiusto i capelli. Mi giro e alzo lo sguardo. Cameron è appoggiato alla porta e mi sta guardando,si lecca le labbra e si tocca i capelli.

"Ci trovi gusto a farmi spaventare?" Chiedo avvicinandomi

"Vieni con me" dice e mi trascina verso la sua camera. Chiude la porta e mi guarda.

Mi giro intorno, la sua cameretta è così bella...attrezzata, piena di oggetti e di trofei.

"Giocavi?" Chiedo guardando i trofei sullo scaffale

"Si,un tempo giocavo a calcio" dice

"Mi è sempre piaciuto come sport. Vorrei tanto farlo ma non so come muovermi." Ridacchio

Ride e non posso fare a meno di incantarmi

"I miei sospettato che tu ieri sia venuto a casa mia" dico

"Anche i miei...chi se ne frega"

"Bhè a me interessa,non voglio lo sappiano" dico

"Ti darebbe tanto fastidio?"

"Sì, molto..." dico

Mi guarda e sorride. Si avvicina sempre più lasciandomi in un piccolo spazio tra il letto e la libreria.

"Cam..." dico. Continua ad avvicinarsi.

"Cameron!! Jessica!!" Gridano da sotto

"Dobbiamo uscire..." dico velocemente e mi sposto scendendo le scale.

"Dove eravate?" Chiede mamma

"Io...io bhe" inizio

"Stavo facendo vedere i trofei a vostra figlia,signora" dice Cameron andando incontro a mamma per salutarla con un abbraccio.

Sorridono e poi ritornano in cucina. Blocco Cameron per il braccio e lo tiro nel salone vicino al camino.

"Ti sei comprato mia madre?"

"Assolutamente no. Perché?" Rido

"Perché a mia madre piaci..."

"Forse non solo a tua madre" fa uno stupido sorriso ed io lo seguo poi gli tiro un piccolo pugno sulla spalla.

Ridiamo.

"Andiamo in camera mia,devono ancora finire di preparare" mi prende per mano e mi porta sopra.
Mi siedo sul letto e lui si mette accanto.

"Trina mi ha detto che non accetti la sua relazione con Nash" dico

"Già...parla sempre tranne che con me" mi guarda

"Non ti fai una domanda? Secondo me dovresti" continuo

"Dovrei? Bhè no,non mi interessa"

"Perché?" Chiedo

"Perché mi ha portato via tutto..."

"Tutto cosa?" Odio le persone cui devo stare io a tirare le parole dalla bocca.

"I miei genitori,Nash..." inizia

"A Trina piace davvero Nash"

"Lo so...e non me lo ricordare" Ridacchia

"Devi provare a parlarle. Ci sta male quando tu li guardi male. Non pensi a Nash? A lei stessa? Pensi solo a te..." dico

"Solo a me?" Annuisco. Mi sorride di lato e prende il cuscino di nascosto alle sue spalle "Ci proverò..." continua e mi fa l'occhiolino.

Prima ancora che potessi parlare sento sulla testa una botta forte e vedo tante piume cadere. Inizia a sbattermi il cuscino sulle gambe. Iniziamo a ridere più forte e io gli strappo il cuscino dalle mani iniziandolo a colpire. Si sposta di lato e mi spinge giù, sul letto.

Sto ridendo talmente forte che non riesco nemmeno a parlare poi riprendo a respirare normalmente e poso il cuscino.

Ci alziamo piano piano e vediamo che la cameretta è invasa dalle piume del cuscino di Cam.

"O mio Dio,Cam..." Rido alla scena

"Non ci credo! Questo cuscino non l'ho mai usato per picchiare qualcuno" ride

"Bene...spero sia stata una buona arma" rispondo "Dai,riordiniamo prima che vengano sopra i nostri genitori"