Capitolo 21

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Sono in aereo,ho fatto il ceck-in, ho messo lo zainetto nella stiva e mi sono andata a sedere vicino al finestrino, solito posto.

Non vedo l'ora di raggiungere i miei amici; è da molto che non ci vediamo e sono sicura che anche loro mi stanno aspettando con impazienza. Sono felicissima.

Cuffie nelle orecchie con la canzone 'Say something' di Christina Aguilera e si parte!

-

Arrivata!! Il viaggio non è durato molto,solo un paio di ore e mi sono molo rilassata. Ritiro lo zainetto e con un sorrisone sul volto mi dirigo verso l'uscita dell'aeroporto. Non sono venuti nemmeno a prendermi,vabbe avranno avuto altro da fare o avranno pensato che,conoscendo a memoria questa città, potevo tornare da sola. Però almeno potevano tentare e venire...

Esco e vado verso casa di Taylor. Arrivata sulla soglia busso alla porta e mi viene ad aprire lei stessa.

"Jessica" dice sorridendomi

"Taylor! Mi sei mancata tanto" dico abbracciandola,la sento fredda...a stento stringe le braccia intorno a me.

"Entra...aspettiamo Patrick" dice

Non mi sorride nemmeno,il mio sorriso sparisce e la mia faccia cambia totalmente. Entro e mi siedo.

Dopo pochi minuti arriva anche Patrick e dopo avermi salutata,anche lui molto freddo, si siedono sul divano difronte al mio.
"Vedo che hai ancora l'anello..." inizia Patrick sorridendo

"Già -lo guardo- non l ho mai tolto" Sorrido

"Già,ci credo" bisbiglia Tay

La guardo perplessa

"C'è qualcosa che dovete dirmi?" Chiedo

Sì guardano e abbassano lo sguardo...

"Non mordo" Ridacchio

"Jess" inizia Patrick "Non te la devi prendere ma..." continua

"Non vogliamo essere più tuoi amici" conclude Taylor

Sono seri,io invece sorrido come una cretina perché ammetto che la mia testa non sta capendo più niente

"Che?" Chiedo strofinando le mani sulle mie gambe

"Hai capito,Jess...da quando te ne sei andata abbiamo sentito molto la tua mancanza tanto che abbiamo passato giorni a star male. Non vogliamo più soffrire" dice Taylor

"Non puoi star parlando veramente" dico seria

"Invece si..." dice Patrick

I miei occhi si stanno riempiendo di lacrime e guardo il soffitto solo per cercare di rimetterle dentro

"Perché mi avete fatta venire fin qui? Per dirmi questo?" Chiedo iniziando a far scivolare qualche lacrima sulle guancie. La voce rauca.

"Si..." dicono insieme

Li guardo,guardo la valigia,ritorno su di loro. Mi alzo e mi dirigo verso la porta

"Jess,ci dispiace" dice ad alta voce Patrick

"Non ci credo. Se a voi fosse importato qualcosa di me non mi avreste rovinato il viaggio con queste parole. Okai,voi state male ma,vi siete chiesti come starò io adesso? No,non lo avete fatto. Io accetto questa situazione se è quello che volete sentirvi dire ma sappiate che non tornerò indietro,no non lo farò. Non tornerò sui miei passi. Ho sprecato solo tempo ad esservi amica e giuro che tutto il male che state facendo a me adesso io non ve lo augurerei mai. Siate felici. Addio" grido tra le lacrime prendendo la valigia e sbattendo la porta alle mie spalle.

Correndo ritorno in aereoporto. Non vedo il senso di stare ancora qui e chiedo subito un altro biglietto per il ritorno.

"Un biglietto di ritorno per Hollywood" dico ad alta voce

"Si calmi signorina" dice la signora e mi da il biglietto arrabbiata

Giuro che sarei sul punto di gridarle contro davanti a tutti ma,ancora una volta, la mia educazione mi blocca. Mi siedo sui seggiolini e attendo che il prossimo volo arrivi.

Sblocco il cellulare e trovo vari messaggi. Uno di Trina *Spero faccia Buon viaggio,quando arrivi a Hollywood dimmelo*, un'altro da James *ehi piccola,mi manchi...*, e un'altro da Cameron *spero ti divertirai con i tuoi amici. Io ci sono*

Non rispondo a nessuno...sono troppo triste per rispondere e anche volendo con tutte le lacrime che sto versando non riesco a vedere i tasti della tastiera.

"Posso sedermi?" Chiede un ragazzo

"Certo" rispondo con la voce tremante

"Grazie" Si siede.

Mi guarda di lato e io mi asciugo subito le lacrime

"Perché piange?" Domanda

Lo guardo. È un ragazzo,non più di 19 anni ed è molto carino.

"Sono stata appena abbandonata dai miei amici" spiego

"Oh,mi dispiace..." continua

"Non preoccuparti..." dico

"Sono stati degli ingenui a farti venire fin qui per poi litigare" dice

"Lo penso anche io." Dico

"Oh, il mio volo è arrivato. Rimettiti presto e,un consiglio, non piangere per chi ti ha fatto del male" fa l'occhiolino e si allontana.

Rimango alibita dalle sue parole. Forse ha ragione...forse sono io che mi faccio inutili pianti per chi non mi merita,ma dopo 12 anni,è inevitabile.

Mi sento come morire dentro,come se qualcuno mi avesse ucciso il cuore...forse è così. Non voglio vedere o parlare con nessuno; so cosa farò.

My Worst Distraction ||Cameron Dallas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora