Capitolo 22

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Sono a Hollywood. Non sono tornata a casa. Non mi andava di vedere nessuno. Sono seduta su un muretto alto molti metri,lontano da casa e sto guardando il panorama in lontananza e la strada, le persone,le macchine e gli autobus sotto di me. Non voglio tornare a casa ora perché voglio stare sola e so che in questo posto non viene nessuno.

Ho lo zainetto sulle spalle e le cuffie nelle orecchie 'Humans' di Christina Perry. Amo questa canzone.

Faccio dondolare le gambe nel vuoto per poi farle sbattere contro le pietre del muretto.

Mi alzo in piedi ed inizio a camminare sul bordo del muretto,mantenendo l'equilibrio con le braccia aperte. Gli occhi si stanno anebbiando sempre più per le lacrime e non vedo più niente.

"Jessica...non farlo" sento dietro

Giro la testa. Non riesco a identificare chi è ma dalla voce posso scommetterci che è Cam.

"Vattene..." dico sporgendomi

"Jessica,non muoverti...scendi" dice

"Ti ho detto di andartene" urlo

"Dammi la mano,vieni"

Mi giro lentamente e guardo il vuoto. Faccio un passo in avanti ma mi sento tirare da dietro.

"No! Lasciami" urlo dimenandomi

Cam si tira indietro e mi tiene stretta tra le sue braccia.

"Calmati..." mi sussurra

Continuo a piangere ma il mio respiro è tornato normale.

Mi giro verso di lui e lo guardo. Mette una mano dietro il mio collo e io faccio le stesso,ci avviciniamo entrambi fino a far scontrare le nostre bocche.

Dentro di me sento un miscuglio di emozioni,di pensieri...penso di essermi innamorata di Cameron.

Ci distacchiamo lentamente e gli sorrido,continua a stamparli dei piccolissimi baci sulle labbra e poi mi sorride.

"Andiamo..." sussurra sul mio collo.

Mi prende la mano e lo zainetto e andiamo a casa sua.

-

Non c'è nessuno. I genitori di Cameron sono assenti per un po di tempo e io posso restare a dormire qui. Mamma e papà non sanno che sono qui,credono sia a Siattle ma ho preferito non avvisarli di niente perché non mi va che devono iniziare a fare tremila domande sul perché sono tornata.

"Vuoi farti un bagno?" Chiede Cam

Annuisco. Mi porta in bagno e mi da un asciugamano poi esce e chiude la porta. Mi spoglio e mi infilo nella vasca. Le lacrime non escono più,ho bloccato come il mio istinto di piangere o forse è stata semplicemente la presenza di Cam.

Esco dalla vasca,mi rivesto ed esco dal bagno. Cameron è steso sul letto e sta giocando con una palla,la getta al soffitto e poi la riprende.

Mi avvicino e mi stendo sul letto accanto a lui.

My Worst Distraction ||Cameron Dallas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora